La sicurezza stradale in tavola e alla guida
Tutto è pronto per Expo2015, la manifestazione internazionale dedicata alla nutrizione sana e sostenibile che, tra i tanti argomenti, darà ampio spazio anche alla sicurezza in strada e alla mitigazione degli incidenti. Ad anticipare alcuni temi, il workshop dell’Aci a “Dieta Live 2015” e la nuova normativa di guida direttamente dall’Inghilterra.
Sta per partire Expo Milano 2015, il grande evento mondiale dedicato alla nutrizione dal titolo particolarmente significativo: “Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita“. Da maggio potremo riflettere su temi importanti come l’attenzione alla salute, l’agricoltura sostenibile, la qualità degli ingredienti, l’alimentazione sana, i comportamenti corretti a tavola, ma anche la sicurezza alla guida.
Proprio su quest’ultimo punto, infatti, un ruolo cardine all’interno del progetto Expo 2015 sarà giocato dai più importanti chef stellati italiani a cui è stato chiesto, in qualità di ambassador, di presentare all’Esposizione Universale un “ingrediente” che sia rappresentativo dei temi della manifestazione e che caratterizzi la loro personalità e il loro lavoro. Tra questi ci sarà Davide Oldani, lo chef stellato già intervenuto al forum “Dimmi come mangi (e come bevi) ti dirò come guidi” che si è svolto a Milano durante il #ForumAutomotive, che metterà in guardia sugli effetti del cibo mentre si guida “Perché l’impatto negativo dell’alcool quando si è al volante di un’automobile è paragonabile al troppo cibo che si è ingerito durante il pasto“.
Ad anticipare il tema della sicurezza alla guida, prima di Expo 2015, il workshop organizzato dall’ACI a “Dieta Live 2015” il 28 e 29 marzo scorsi al palazzo dei Congressi dell’Eur.
L’evento dal titolo “Alimentazione e guida in sicurezza” ha affrontato proprio le questioni relative al cibo e alla sicurezza in strada.
“Semaforo rosso per le fritture, i cibi grassi e i piatti molto elaborati – hanno spiegato durante l’evento gli organizzatori – Via libera, invece, per le verdure fresche e la frutta di stagione, ma anche per un piatto di pasta o di riso, purché in quantità non eccessiva e insaporito con condimenti semplici e naturali. L’alimentazione riveste un ruolo determinante nel settore della sicurezza stradale e chi si mette al volante dovrebbe sempre conoscere e rispettare alcune fondamentali regole alimentari per evitare rischi che possano seriamente compromettere la propria vita e quella degli altri utenti della strada: primo fra tutti l’irresistibile torpore che assale chi ha appena consumato un pasto luculliano o ha comunque ingerito cibi che presentino un’elevata difficoltà digestiva, annebbiandone progressivamente i riflessi e la coscienza fino al vero e proprio drammatico colpo di sonno“.
Un “killer silenzioso”, quest’ultimo, che secondo autorevoli stime internazionali è correlato a circa il 22% di tutti gli incidenti stradali (oltre 40.000 sinistri l’anno solo in Italia, quasi 240.000 nell’intera Unione Europea) e che annovera tra le sue cause scatenanti proprio le abitudini alimentari sbagliate. Gli incidenti causati dal “colpo di sonno” tra l’altro sono quasi sempre i più gravi, con un elevato rischio di mortalità dovuto all’assoluta mancanza di interventi per evitare l’incidente da parte del guidatore che, addormentandosi, non si rende neppure conto dell’imminente pericolo.
Sempre in tema di sicurezza sulla strada, merita un piccolo approfondimento la nuova normativa introdotta nel Regno Unito che, secondo l’Associazione sostenitori amici polizia stradale (ASAPS), andrebbe applicata anche in Italia.
Sulle strade di “Sua Maestà” è stato, infatti, avviato un inasprimento di sanzioni e pene per chi viene sorpreso alla guida di un veicolo in stato di alterazione da sostanze stupefacenti, causa purtroppo di tanti incidenti stradali.
“Lo scorso 2 marzo la Camera dei Lords britannica ha modificato, piuttosto radicalmente, la legge che disciplina la guida sotto l’effetto di sostanze stupefacenti – spiegano dall’Asaps – Lo scopo è quello di accelerare le pratiche di accertamento e quelle che, in caso di positività, possano condurre alla condanna del conducente positivo. A partire dal 12 marzo scorso, data in cui la modifica legislativa è entrata in vigore, la polizia ha piena facoltà di sottoporre tutti i conducenti ad alcuni test preliminari di valutazione e di eseguire, sulla base dei primi risultati ottenuti, accertamenti con narco-test per lo screening di cannabis o cocaina. In caso di ulteriore positività o nel caso comunque sia evidente che una sostanza non sul momento rilevabile alteri lo stato psicofisico del conducente controllato, gli agenti potranno obbligare il soggetto a sottoporsi ad un prelievo di sangue o di urina“.
Il testo della legge prevede una lista di 16 sostanze psicoattive, anche di tipo legale, come ad esempio un farmaco, come cannabis, cocaina, anfetamina e uno spettro molto vasto di principi attivi presenti in medicine, il cui uso condurrà all’interdizione minima della guida per un periodo di 12 mesi, una denuncia all’autorità giudiziaria, un’ammenda fino a 5mila sterline e carcere fino a due mesi.
“In Italia dovremmo semplicemente copiare la norma e riscriverla al posto di quella attualmente prevista dall’articolo 187 del CDS – concludono dall’ASAPS – La gravissima falla del nostro ordinamento, infatti, è costituita dalla quasi assoluta impossibilità di poter dimostrare l’ebbrezza da stupefacenti al momento del controllo su strada: mancano i test salivari e non esiste una sintomatologia di riferimento che l’operatore di polizia possa utilizzare per una contestazione immediata. Serve, insomma, un bell’aiuto legislativo e l’occasione potrebbe essere proprio l’esempio offerto dal coraggio di paesi assai più avanti di noi su questo fronte“.