Esportare la cultura del riciclo per dare nuove opportunità alle aziende italiane

La Federazione Europea Riutilizzatori – F.E.R. ha guidato una delegazione di imprese italiane in visita in Turchia.

Cartolina FER

Nei giorni 26 e 28 gennaio 2015, F.E.R. – Federazione Europea Riutilizzatori, rappresentata dal Presidente Gabriele Cotti ha guidato una delegazione di aziende italiane ad Ankara, in TurchiaLo scopo di questa visita, a seguito dell’invito della locale Camera di Commercio, è stato quello di prendere conoscenza delle opportunitàà di lavoro offerte da questo paese. 

La Turchia ha un’influenza molto forte sui paesi limitrofi: Uzbekistan, Kazakistan, Azerbaigian, Turkmenistan, Georgia, Bulgaria, Cipro, Siria, Iran e Iraq
Questi luoghi sono ricchi di risorse e con piani di sviluppo approvati, finanziati e in divenire con un bacino di utenza pari a 250 milioni di abitanti di cui 80 solo in Turchia con una età media di 30 anni circa. 

Le aziende che F.E.R. ha accompagnato e che ha rappresentato in questa visita hanno potuto verificare come il Paese ha un impianto politico stabile e finanziariamente solido in grado di attirare investimenti d’impresa tanto a breve, quanto a lungo termine. 
Durante i due giorni sono state visitate, tra l’altro:
– una fonderia a cui é possibile dare supporti di materia di qualità e sicurezza;
– una ditta di recupero e riciclo di carta e plastica ove si é riscontrato che in prossimità della capitale gli impianti sono equiparabili a quelli europei, ma la Turchia ha un territorio enorme e realtà diverse, dove è possibile inserirsi con le imprese di esperienza e qualità italiane (delle 81 provincie solo 25 sono tecnicamente organizzate per le attività “ecologiche” e di riciclo).
– un impianto di pirolisi per l’estrazione del gasolio, del metano e del polverino di carbone dai pneumatici fuori uso dove la delegazione FER è stata in grado di suggerire i necessari miglioramenti.

Sempre nel corso della due-giorni la delegazione guidata da FER è stata anche accolta dal vice ministro dell’Industria che nel rimandare doverosi approfondimenti ad ulteriori incontri futuri, ha espresso la volontà del governo di accogliere investitori europei che apportino in modo stabile e continuativo tecnologie innovative e/o utili.

Da un’analisi a consuntivo è emerso che, nel merito dell’iniziativa, l’opinione dei partecipanti è stata molto positiva al punto che seguirà a breve un incontro in Italia per approfondire il successivo step operativo. L’idea è quella di creare una Società di appalti che possa, con tutti i contatti ed influenze che possiede, fare propri i lavori da far eseguire ai propri soci.
Per saperne di più abbiamo rivolto alcune domande al Presidente F.E.R., Gabriele Cotti.

Presidente, qual è il suo bilancio personale al termine della missione in Turchia?
Molto positivo. Conoscevo già le potenzialità del Paese e questa volta con la visita a impianti dediti al riuso dei materiali e con l’ulteriore incontro il Ministero dell’ Economia, mi sono convinto ancora di più delle opportunità da poter cogliere.

Quali opportunità di sviluppo del business si sono intraviste?
Molte in campo ecologico, che è quello che abbiamo prioritariamente esplorato. Ma ancora di più ve ne sono in tutti gli altri settori se consideriamo l’indotto e la possibilità di costituire un Consorzio locale in grado di promuovere le aziende italiane.

Come hanno risposte le aziende italiane contattate all’opportunità offerta dalla FER?
Con entusiasmo. Ricevo continui solleciti per riunirci in Italia e iniziare a definire un piano d’azione ed iniziare a lavorare.

In che misura il mercato del riutilizzo si gioverà di un allargamento ad est?
Nonostante l’atteggiamento spesso negativo che abbiamo in Italia, il nostro Paese, dopo secoli di cultura del riutilizzo, è all’avanguardia coi mezzi e i processi per nobilitare la materia ed in ultima analisi i rifiuti. Sono certo che possiamo operare in mercati dove ancora non è recepito appieno il pensiero ambientale e dimostrare che le nostre aziende sarebbero capaci di apportare un valore aggiunto indiscutibile.

Quali sono le garanzie offerte dal partner straniero?
I partners sono sia pubblici che privati. La Turchia ha un indice di solvibilità e serietà molto alti. Sicuramente gli operatori dovranno assicurare i loro crediti qualora ritengano che sia necessario. In Italia esistono Enti che fanno queste operazioni di assicurazione del credito e chi opera già all’estero conosce bene i sistemi e le procedure.

Presidente, la FER ha in programma altre missioni di questo tipo e, se si, dove?
Ora concentriamoci sulla Turchia. La FER ha comunque una rete di contatti in altri Paesi e sarà mia cura comunicare ai soci le opportunità che via via si presenteranno.

Ankara

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