Nel 2024 boom delle vendite di veicoli a metano

Tra meno di dieci anni si venderanno 3,9 milioni di mezzi ecologici contro i 2,3 milioni del 2014, per un incremento di quasi il 70%. Sono le previsioni dell’Istituto di Ricerca Navigant Research, rese note dall’Osservatorio Federmetano.

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Lo avevamo già evidenziato a dicembre (NdR: vedasi l’articolo: “Entro il 2020 invasione di auto a metano sulle strade europee“), sulla base della ricerca condotta a livello europeo dalla NGVA (Natural & Bio Gas Vehicle Association) e adesso ne abbiamo un’ulteriore conferma: secondo le previsioni dell’Istituto di Ricerca indipendente Navigant Research, rese note dall’Osservatorio Federmetano, nel 2024 non solo in Europa ma in tutto il mondo si venderanno quasi 4 milioni di veicoli a metano (3,9 milioni, per la precisione) contro i 2,3 milioni venduti nel 2014.

Si tratta di un aumento di 1,6 milioni di veicoli nel giro di soli nove anni, che in termini percentuali rappresenta un incremento di quasi il 70%. La crescita maggiore per i veicoli a metano è attesa in Cina, USA e Canada, dove la disponibilità di metano è aumentata molto negli ultimi anni grazie all’estrazione dello shale gas, noto anche come il “gas da argille“.

Secondo l’Osservatorio Federmetano alla base del rinnovato interesse nei confronti di questo tipo di veicoli vi sono innanzitutto motivi economici. L’uso di metano, infatti, consente di risparmiare notevolmente sulla spesa per il carburante. Le nuove tecnologie che sono oggi in fase di diffusione, poi, allargano ulteriormente il numero di potenziali utenti di metano. Particolarmente importante è il dual fuel, che permette di alimentare i motori diesel con una miscela di gasolio e metano, consentendone l’uso anche sui veicoli pesanti, per un risparmio nella spesa del carburante (rispetto all’utilizzo di solo gasolio) che può arrivare al 30%.

l dual fuel, però, non permettono di risparmiare solo sui consumi, ma garantiscono anche un taglio netto delle emissioni di sostanze nocive (in particolare di CO2 e polveri sottili) e del rumore prodotto dal motore. Questi fattori sono di vitale importanza per i veicoli pesanti che operano in contesti urbani, come ad esempio i camion per la raccolta dei rifiuti.

Vi è grande interesse, soprattutto nel settore dell’autotrasporto – sottolinea Dante Natali, presidente di Federmetano e a capo dell’Osservatorio Metanautoper soluzioni che riducono i costi operativi delle flotte e contribuiscono così a ridare competitività ad un settore che sta vivendo una forte crisi. La tecnologia dual fuel risponde alla perfezione a questo identikit, ed in più è pronta per l’uso. Sono infatti già disponibili kit di trasformazione per i veicoli commerciali (sia leggeri che pesanti) e presto saranno fruibili sul mercato anche veicoli dual fuel prodotti direttamente dalle case costruttrici“.

Sarà possibile fare il punto sulla situazione dello sviluppo dei veicoli a metano nel nostro Paese, ed in particolare sulle prospettive offerte dal dual fuel e dal GNL (metano liquido), in occasione della prossima edizione di Autopromotec, la manifestazione biennale dedicata alle attrezzature e all’aftermarket automobilistico in programma a Bologna dal 20 al 24 maggio 2015. Nell’area 44 del quartiere fieristico sarà, infatti, allestita una struttura espositiva esterna in cui saranno presenti i più importanti attori del comparto del metano per autotrazione, ed in particolare le società maggiormente attive nel settore del dual fuel e del Gnl (metano liquido). Ma il focus sui veicoli a metano non si esaurirà solo nella parte espositiva: nei giorni della manifestazione sono previsti anche convegni, riunioni e tavole rotonde dedicate al settore dei veicoli a metano, al fine di creare attenzione sulle tematiche più attuali e proporre soluzioni alle problematiche del settore trasporti pesanti.

In collaborazione con Federmetano, inoltre, sono stati avviati due progetti di forum e convegni in cui saranno coinvolte le associazioni di categoria dell’autotrasporto e i Ministeri interessati non solo ad aggiornare le norme, ma anche a sviluppare questo distretto strategico per l’intero Paese.

 

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