Gennaio col botto per il mercato auto: +10,9%
Registrata finalmente la prima crescita a doppia cifra da marzo 2010.
Secondo i dati dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, la Motorizzazione a gennaio ha immatricolato 131.385 autovetture, registrando una crescita del 10,91% rispetto a gennaio dello scorso anno, durante il quale ne furono immatricolate 118.465 (nel mese di dicembre 2014 sono state invece immatricolate 91.984 autovetture, con una variazione di +2,87% rispetto a dicembre 2013, durante il quale ne furono immatricolate 89.415).
Per quanto riguarda l’usato, il segno è negativo con un calo del 2,27%. A dicembre, invece, furono registrati 379.125 trasferimenti di proprietà di auto usate, con una variazione di +9,27% rispetto all’anno precedente, durante il quale ne furono registrati 346.970. Nel mese di gennaio 2015 il volume globale delle vendite (483.254 autovetture) ha interessato per il 27,19% auto nuove e per il 72,81% auto usate.
Per quanto riguarda l’alimentazione, i dati di preliminari ANFIA (Associazione Nazionale Filiera Industria Automobilistica) confermano che le immatricolazioni di auto ecologiche sono state oltre 20.700 nel mese, in crescita del 20% rispetto sia a dicembre , che a gennaio 2014, conquistando, in termini di quota, il 15,8% del mercato, -0,3% rispetto alla media annua
2014 (16,1%). Le vetture puro elettrico e ibride immatricolate sono state oltre 2.300, con un aumento del 36% rispetto a gennaio 2014.
Dal 2007 al 2013 le auto alimentate a metano sono aumentate da 423.000 a oltre 773.000 unità, mentre quelle a GPL sono passate da 1 milione a oltre 1.943.000. In Italia, la diffusione dei veicoli leggeri (auto e furgoni) alimentati a gas è storicamente molto più elevata della media europea.
“Com’è noto, la crisi economica e occupazionale e la perdurante stagnazione economica hanno determinato, negli ultimi anni, una forte contrazione dei consumi e hanno alimentato un atteggiamento di estrema cautela da parte dei consumatori, inducendoli a rinviare il più possibile la sostituzione dell’automobile. – ha affermato Roberto Vavassori, Presidente di ANFIA – Negli anni 1998-2002 sono state immatricolate in Italia 11,8 milioni di nuove autovetture, di cui, a fine 2013, l’84% risultava circolante. Si tratta di vetture con un’anzianità tra gli 11 e 15 anni, la cui sostituzione verosimilmente non potrà essere rinviata ancora per molto tempo, soprattutto laddove non siano disponibili alternative di trasporto per esigenze di lavoro-studio“.
Le auto preferite questo mese sono state le Superutilitarie, seguite da Suv piccoli, compatti e medi.
Le marche nazionali, nel complesso, hanno immatricolato 37.385 auto (+11,3%). I marchi di Fiat Group Automobiles hanno registrato quasi tutti segni positivi: Alfa Romeo (+2,6%), Jeep (+388,3%), Ferrari (+11,1%), Maserati (+1,6%) e Lamborghini (+100%). Solo Lancia-Chrysler cala dell’11,28%.
Segno negativo per Citroen , Mini e Suzuki. Aumenti di oltre il 25% per Ford, Renault e Opel, mentre Volkswagen (+3,67%) e Peugeot (2,81%) registrano cresite più moderate. Buona performance per Toyota con +20% e crescite superiori al 20% anche per Nissan, Dacia (che sfiora il 30%), Kia, Smart (+31,8%), Land Rover, Seat (+32,27%).
“Che lo scenario dell’economia italiana sia cambiato in gennaio – ha dichiarato Gian Primo Quagliano, Presidente del Centro Studi Promotor – emerge anche dal fatto che il partito della crescita si è visto servire un poker d’assi in parte inatteso, anche se prevedibile, e costituito dal calo dei costi dei carburanti iniziato già nel 2014, dal deprezzamento dell’euro, dall’effetto Draghi (QE e tassi eccezionalmente bassi) e dal risultato elettorale in Grecia che potrebbe indurre a più miti consigli il partito dell’austerity. Non a caso i principali osservatori economici hanno già rivisto al rialzo le previsioni di crescita dell’economia italiana nel 2015. Naturalmente questa situazione si rifletterà anche sugli acquisti di autovetture e potrebbe comportare a breve una revisione al rialzo delle previsioni molto caute per il 2015 formulate nel dicembre scorso”.
Il buon risultato di gennaio avrebbe potuto essere migliore, se non si fosse verificato nei giorni scorsi il problema della mancanza di targhe. Al momento non ci sono dati che possano stimare l’impatto di questa carenza sulle immatricolazioni di gennaio, tuttavia è importante segnalare questa situazione perché rafforza il segnale positivo che si evince dai dati diffusi dalla Motorizzazione.