Veicoli commerciali leggeri: l’Ue spinge sulle eco-innovazioni
Prossimamente in vigore il nuovo Regolamento n. 2015/45/UE concernente tecnologie innovative per la riduzione delle emissioni di CO2 dai veicoli commerciali leggeri.
A partire dal 4 febbraio 2015 entrerà in vigore il nuovo Regolamento europeo che concerne le tecnologie innovative per la riduzione delle emissioni di CO2 dai veicoli commerciali leggeri, ovvero furgoni e furgoncini fino a un massimo di 3,5 tonnellate di peso totale (Regolamento n. 2015/45/UE in G.U.U.E n. L 9 del 15.1.2015).
Il provvedimento si inserisce all’interno del quadro normativo integrato che l’Ue ha predisposto per ridurre le emissioni di CO2 prodotte dai veicoli leggeri, stabilendo come target di riferimento a lungo termine (2020) 147 grammi di CO2 per chilometro.
La novità riguarda la modifica dei documenti utilizzati nella procedura di omologazione dei veicoli commerciali leggeri, che dovranno riflettere in modo adeguato le informazioni relative alle eco-innovazioni. Dal punto di vista normativo il nuovo Regolamento apporta alcune modifiche rispetto alla Direttiva 2007 e al Regolamento 2008 e si colloca all’interno del quadro europeo generale volto alla riduzione delle emissioni inquinanti dei veicoli.
Secondo i dati della Commissione europea, infatti, i veicoli commerciali e le autovetture generano più della metà delle emissioni totali di gas serra prodotte dal settore dei trasporti in Europa. Seppure le emissioni di gas serra generate da altri settori, in generale, stiano diminuendo quelle derivanti dal settore dei trasporti dal 1990 sono aumentate del 23%. Nello specifico i veicoli commerciali leggeri, da soli, sono responsabili di circa l’1,5% della CO2 prodotta dall’Unione Europea.
L’obiettivo 2020 di 147 grammi di CO2/Km, stabilito dalla legislazione europea, comporta una riduzione del consumo annuale del carburante pari al 17% rispetto all’obiettivo di 175 g del 2017. Questo dato dovrebbe stimolare la ricerca e l’innovazione promuovendo una crescita e una “occupazione” verdi e migliorare la competitività a livello internazionale dell’industria della UE.
Le tecnologie che consentono di perseguire l’obiettivo 2020 sono disponibili e proprio per consentire una misurazione della loro efficacia nella riduzione delle emissioni di CO2 dei veicoli commerciali leggeri il nuovo regolamento stabilisce che i veicoli equipaggiati con eco-innovazioni devono essere certificati nel quadro della omologazione del veicolo, specificando i risparmi di CO2 separatamente nella documentazione di omologazione e nel certificato di conformità rilasciato a norma della precedente direttiva 2007/46/CE.
La modificazione dei documenti utilizzati per l’omologazione ha lo scopo, da un lato, di fornire alle autorità di omologazione i dati pertinenti per omologare i veicoli commerciali leggeri equipaggiati con eco-innovazioni e, d’altro lato, di integrare il risparmio di CO2 ottenuto grazie alle eco-innovazioni nelle informazioni rappresentative di un tipo, di una variante o di una versione specifica di un veicolo.
Il nuovo regolamento Ue si applica a quei costruttori che immatricolano più di 1000 vetture l’anno in Europa e prevede che venga tenuto conto delle riduzioni delle emissioni rese possibili grazie alle tecnologie innovative o a una combinazione di queste con un contributo totale fissato a 7 grammi di CO2/km. Il regolamento entrerà in vigore fra pochi giorni, ma verrà concesso un periodo di tempo sufficiente per consentire ai fabbricanti e alle autorità nazionali di adeguare le loro procedure alle nuove norme.
I fabbricanti avranno anche la possibilità di chiedere, su base volontaria, la certificazione dei risparmi di CO2 dovuto alla realizzazione di tecnologie innovative, prima della data di applicazione delle nuove norme. La multa per i costruttori che non si adegueranno ai nuovi limiti sarà di 95 euro a veicolo per ciascun grammo di CO2 oltre la soglia, una cifra meno salata considerando la proposta iniziale di 120 euro.
Secondo l’ex Commissario Ue per il Clima, la danese Connie Hedegaard, questa nuova normativa non solo “stimolerà l’innovazione dell’industria, permettendo ai costruttori di trarre tutti i vantaggi dal passaggio ad un’economia verde”, ma “genererà importanti risparmi di carburante per i consumatori“.
La Commissione Ue riesaminerà il regolamento entro la fine del 2015 per fissare gli obiettivi di taglio delle emissioni dei veicoli leggeri per il periodo post 2020.