PRELIEVO STRAORDINARIO DI PFU NELLE PROVINCE DI NAPOLI E CASERTA

Firmato un Protocollo di Intesa tra Ministero dell’Ambiente, Ecopneus e le Autorità locali campane

pneumatico

Il Ministero dell’Ambiente, le Autorità locali ed Ecopneus, la società senza scopo di lucro che dal 2011 si occupa della gestione di pneumatici fuori uso sul territorio italiano – hanno firmato un Protocollo di Intesa per l’avvio delle operazioni di prelievo straordinario di PFU nelle Province di Napoli e Caserta.
Il Protocollo prevede anche la partecipazione attiva del Prefetto incaricato dal Ministro dell’Interno per il fenomeno degli incendi dolosi in Campania, oltre che delle Prefetture e delle Amministrazioni comunali delle due Province, che si impegnano a rintracciare gli pneumatici fuori uso abbandonati e a conferirli agli operatori del sistema Ecopneus presso centri idonei e autorizzati, in modo che possano essere avviati al riciclo.

Ad Ecopneus spetterà la gestione delle attività di recupero e riciclo, assicurando il successo di questo intervento straordinario, che si svilupperà in un arco temporale previsto di un anno.
In particolare per la propria area di competenza, aderendo al protocollo Ecopneus si impegna:

  1. a far prelevare gratuitamente le quantità di PFU presso i centri concordati con i Comuni ed a assicurarne la gestione nel rispetto della normativa vigente e delle proprie procedure
  2. a mettere a disposizione dei Comuni il polverino ottenuto dalla frazione migliore degli PFU gestiti in base al Protocollo, da utilizzare, nel rispetto delle norme vigenti, per la realizzazione di una pista ciclabile
  3. ad effettuare idonee attività di informazione e sensibilizzazione degli utilizzatori di pneumatici e dei soggetti coinvolti nelle loro fasi di commercializzazione, sull’importanza della regolarità fiscale al momento dell’acquisto degli pneumatici come strumento per contrastare il fenomeno dell’abbandono dei PFU.

Inoltre Ecopneus garantirà regolarmente l’ordinaria raccolta quotidiana presso gli oltre 2000 gommisti serviti in Campania.

Non è previsto nessuna maggiorazione di costo per i consumatori che acquistano pneumatici nuovi, né alle Amministrazioni Pubbliche, dal momento che il Protocollo di Intesa prevede il finanziamento di tale intervento da parte di alcuni produttori ed importatori di pneumatici soci di Ecopneus, che mettono a disposizione per tale scopo una somma di oltre un milione e mezzo di Euro derivante dai propri avanzi di gestione maturati individualmente prima della adesione ad Ecopneus.

I rappresentanti del Ministro dell’Ambiente, del Ministro dell’Interno, delle  Prefetture di Napoli e di Caserta, dei Comuni di Napoli e  di Caserta e di Ecopneus saranno i componenti del Comitato di vigilanza che avrà il compito di monitorare l’andamento delle attività per tutta la durata del Protocollo.

Dopo la firma del Protocollo d’Intesa per il prelievo straordinario di Pneumatici Fuori Uso sul territorio di Napoli e Caserta,  si è tenuto presso il Centro di Formazione Nazionale di Castel Volturno del Corpo Forestale dello Stato, dedicato a Don Peppe Diana, il primo Workshop della PFU Academy, dal titolo “La gestione dei PFU in Italia: competenze, strumenti e sinergie per la valorizzazione di una risorsa e il contrasto all’illegalità” una iniziativa di formazione promossa da Ecopneus, che ha coinvolto i principali referenti sul territorio intorno ad un tema di grande rilievo sociale in Campania ed in particolare in quella che è ormai nota come la “Terra dei Fuochi”, ossia la gestione “legale” dei pneumatici arrivati a fine vita.

Durante l’incontro è stata tracciata una fotografia della realtà campana in materia di gestione dei PFU nel più ampio quadro della tematica a livello nazionale, grazie agli interventi dei relatori Giovanni Corbetta, Direttore Generale di Ecopneus insieme a Vincenzo Stabile, Comandante regionale del CFS della Campania, Giuseppe Vadalà, Direttore Div.2 N.A.F. del Corpo Forestale dello Stato, Donato Cafagna, Prefetto – Commissario ai roghi tossici in Campania, Donato Ceglie, Sostituto Procuratore Generale di Napoli e l’Avv. Maurizio Pernice, Direttore Generale del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare.

Quello della gestione dei PFU in Italia ed anche in Campania – ha affermato Giovanni Corbetta, DG di Ecopneus – è un caso di successo per il nostro Paese. Con il progetto della PFU Academy intendiamo effettuare formazione per rafforzare la gestione legale di questo rifiuto. Questo sistema basa la sua efficienza sul regolare pagamento del contributo ambientale, con relativa emissione di fattura o scontrino; laddove vi sono acquisti ‘in nero’ ed evasione di IVA, è automatico che vi sia anche dispersione illegale del pneumatico fuori uso, con le conseguenze che conosciamo sia per l’ambiente che per la salute dei cittadini in caso di roghi”.

Nel corso della giornata è stato presentato anche il freebookLa gestione dei Pneumatici fuori uso (Pfu), sintesi degli obblighi alla luce del ‘Codice ambientale’”, realizzato da Edizioni Ambiente e a cura di Paola Ficco, scaricabile gratuitamente online.

Nei soli primi 5 mesi di quest’anno più di 7.600 tonnellate di Pneumatici Fuori Uso sono state raccolte in Campania da Ecopneus presso i 2131 punti di generazione del rifiuto e correttamente inviate a recupero; di queste, 600 nella Provincia di Avellino, 545 in quella di Benevento, 1.225 a Caserta, 3.525 a Napoli e 1.775 a Salerno.

In tutta Italia nel 2012 Ecopneus ha raccolto 240.000 tonnellate di PFU, monitorando in tempo reale ogni singolo PFU dal momento del ritiro presso il gommista, stazione di servizio, sede di flotte aziendali o autofficine, alle successive movimentazioni verso i centri di stoccaggio, fino agli impianti di lavorazione.
Grazie alla estrema adattabilità della gomma derivante dal corretto riciclo dei PFU è stato possibile realizzare superfici sportive, asfalti “gommati” che offrono ottime prestazioni di durata, silenziosità, sicurezza e soluzioni per l’isolamento acustico.
Queste sono solo alcune delle applicazioni possibili con la gomma riciclata dei PFU, che in molti Paesi europei ed extraeuropei hanno avuto ampia diffusione già da alcuni anni.

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