Gestione PFU: istituito il Registro nazionale dei produttori e degli importatori di pneumatici
Istituito dal Ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica faciliterà e garantirà la gestione sostenibile degli pneumatici fuori uso (PFU).
Il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica ha istituito il Registro nazionale dei produttori e degli importatori di pneumatici con l’obiettivo di facilitare e garantire la gestione degli pneumatici fuori uso (PFU).
Il registro, la cui realizzazione era già prevista nell’art. 7 del Decreto dell’allora Ministero dell’Ambiente e della tutela del territorio e del mare n. 182/2019 recante la disciplina dei tempi e delle modalità attuative dell’obbligo di gestione degli pneumatici fuori uso ai sensi dell’articolo 228, comma 2, DLgs 152/2006 (il cosiddetto Testo Unico ambientale), prevede l’iscrizione dei soggetti obbligati al Registro per via telematica, attraverso il Portale messo a disposizione dalle Camere di commercio.
Gli operatori, le amministrazioni e i cittadini, si legge in una nota del MASE, possono consultare sul portale le informazioni sulla gestione degli PFU, le statistiche e gli elenchi di imprese iscritte.
Viceversa, le imprese coinvolte, attraverso l’apposita “Area riservata”, dovranno trasmettere le informazioni per l’iscrizione e le comunicazioni periodiche relative ai dati sugli pneumatici immessi sul mercato e su quelli raccolti al termine del loro utilizzo.
Come è spiegato nel provvedimento, anche i soggetti che immettono pneumatici sul mercato nazionale attraverso la vendita a distanza devono adempiere agli obblighi di gestione e rendere, pertanto, visibile nel proprio sito internet il numero di iscrizione al Registro, che deve essere comunicato alle piattaforme on-line dai soggetti che utilizzano le stesse per la vendita a distanza.
L’allegato I al decreto del Ministero fornisce indicazioni sulle informazioni necessarie ai soggetti obbligati all’iscrizione e sulle modalità per comunicare i dati e procedere agli aggiornamenti necessari.
“Con il Registro Pneumatici – ha spiegato il ministro Gilberto Pichetto – viene istituito uno strumento importante che contribuirà alla gestione corretta e sostenibile degli pneumatici che non possono più essere utilizzati”.
Non è nascosta, quindi, la finalità di aumentare le performance nazionali relativamente alla gestione sempre più sostenibile di questa tipologia di rifiuti che opportunamente gestiti possono divenire materiali strategici dalle molteplici applicazioni ed utilizzi in grado di creare nuova economia green e di favorire l’utilizzo di materiali innovativi e meno impattanti.
“Un tassello importante, atteso da tempo dal Sistema Nazionale di gestione dei PFU, che potrà contribuire ad una più efficiente gestione dei PFU in Italia, da sempre primo ed unico obiettivo per Ecopneus”.
Questo il commento di Giuseppina Carnimeo, Direttore Generale di Ecopneus, società consortile senza scopo di lucro che ogni anno gestisce il rintracciamento, la raccolta, il trattamento e il recupero di, mediamente, 200.000 tonnellate di PFU e si occupa di trasformare la gomma riciclata in un materiale utilizzabile per il recupero energetico o in molteplici applicazioni: dallo sporto alle infrastrutture, dal benessere animale, alle soluzioni di arredo urbano e asfalti, e che lo scorso gennaio aveva comunicato come nel 2023 il sistema di raccolta e riciclo dei PFU gestito dalla Società ha consentito la raccolta di oltre 187.000 tonnellate di gomme esauste su tutto il territorio nazionale con il risultato ulteriore del superamento del 12% del proprio target di legge.
“Il sistema nazionale attivo da oltre 14 anni ha visto emergere nel tempo ambiti di miglioramento che non possiamo ignorare – ha aggiunto – e che il Ministero, con questo provvedimento, conferma che sono ben presenti e che rappresentano un tema prioritario per le istituzioni…. Si tratta di un primo passo di un percorso obbligato che dovrà vedere interventi normativi da un lato e di promozione dall’altro, volti ad una gestione sempre più sostenibile e partecipativa della filiera. Serietà, responsabilità ed etica devono guidare il sistema”.
Ma, intanto, quali sono le quantità di immesso relative allo scorso anno?
Il MASE, sulla base delle comunicazioni pervenute alla Direzione generale economia circolare dai produttori e dagli importatori degli pneumatici, ha elaborato i dati trasmessi ai sensi dell’articolo 3, comma 8 del DM n.182 del 19 novembre 2019, mediante il modulo di cui all’allegato III dello stesso d.m., relativi alle quantità e alle tipologie degli pneumatici immesse sul mercato del ricambio nell’anno 2023.
Ebbene, sulla base di tali informazioni, si legge sul sito del MASE, le quantità degli pneumatici destinate al mercato del ricambio immesse nell’anno 2023 ammontano a 394.705,4 tonnellate.
Ci auguriamo che l’istituzione del Registro nazionale dei produttori e degli importatori di pneumatici offra la spinta necessaria al sistema settore per una implementazione dei risultati ambientali ed economici.
Foto di recyclind da Pixabay