Ritiro della patente di guida: dal Parlamento Ue l’ok per una stretta a livello comunitario
Obiettivi: aumentare la sicurezza stradale, ampliare l’elenco delle infrazioni più gravi, contribuire all’azzeramento delle vittime del trasporto stradale entro il 2050.
Mercoledì 6 febbraio, il Parlamento Europeo ha adottato la sua posizione sulle norme che regolano l’applicazione a livello UE di alcune decisioni in merito al ritiro della patente di guida.
Tali norme, fanno parte del pacchetto di proposte sulla sicurezza stradale presentato dalla Commissione a marzo 2023, che contiene anche norme sullo scambio transfrontaliero di informazioni sulle infrazioni stradali.
Va da se che le proposte della Commissione mirano a migliorare la sicurezza di tutti gli utenti della strada e ad avvicinarsi il più possibile all’ambizioso obiettivo di azzerare le vittime nel trasporto stradale dell’Ue entro il 2050.
Per tornare allo specifico della patente di guida, attualmente, nel caso in cui un conducente dovesse subire il ritiro della patente a seguito di una infrazione stradale grave commessa in uno Stato membro dell’Unione diverso da quello che ha rilasciato la patente, nella maggior parte dei casi la sanzione è applicabile solo nel Paese in cui è stata commessa l’infrazione e non comporta alcuna restrizione nel resto del territorio europeo, rendendo, di fatto, meno incisiva l’azione del ritiro.
Al fine di garantire, pertanto, che la sospensione, la restrizione o la revoca della patente di guida di una persona non residente sia applicata in tutti i Paesi UE, le nuove norme, una volta adottate in via definitiva, imporranno la trasmissione della decisione al Paese che ha rilasciato la patente.
“Sono convinto che questa direttiva non solo aiuterà a ridurre gli incidenti stradali – dichiarato il relatore Petar Vitanov (S&D, BG) – ma contribuirà anche a sensibilizzare i cittadini a una guida più responsabile e ad accettare le conseguenze della loro violazione, indipendentemente dal luogo dell’UE in cui si guida”.
I deputati europei propongono di aggiungere la guida senza una patente valida all’elenco delle infrazioni stradali gravi, come la guida in stato di ebbrezza o l’incidente stradale mortale, che fanno scattare l’obbligo di scambio di informazioni sul ritiro della patente.
Ma la stretta ipotizzata da Strasburgo potrebbe riguardare anche l’eccesso di velocità: non solo la guida a 50 km/h oltre il limite di velocità dovrebbe rientrare, secondo i deputati UE, tra le infrazioni gravi che potrebbero comportare il ritiro della patente, ma anche il superamento dei 30 Km/h nelle zone residenziali dovrebbe poter comportare la perdita o la sospensione della patente.
Il Parlamento suggerisce di fissare un termine di massimo 10 giorni lavorativi entro il quale i Paesi UE dovranno informarsi reciprocamente sulle decisioni relative al ritiro della patente di guida, e un altro termine di 15 giorni lavorativi per decidere se il ritiro della patente di guida sarà applicato in tutta l’UE. Il conducente interessato dovrebbe essere informato della decisione finale entro sette giorni lavorativi.
A questo punto, il PE ha chiuso la sua prima lettura, ma dal momento che il Consiglio non ha ancora adottato la sua posizione negoziale, sarà il nuovo Parlamento eletto nella tornata del prossimo giugno a proseguire il lavoro su questa legge.
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