Batterie elettriche: il Parlamento Ue dà il via libera alle nuove norme
Sotto la lente dei co-legislatori europei l’intero ciclo di vita delle batterie, dalla progettazione alla produzione, sino alla gestione di ogni tipo di batteria venduto nell’UE e dei loro rifiuti.
Il futuro delle batterie elettriche nelle loro diverse applicazioni, in Europa, sarà sempre più sostenibile.
La scorsa settimana, in data 14 giugno, il Parlamento Europeo ha approvato in via definitiva le nuove regole per la progettazione, la produzione e la gestione di batterie vendute nell’Ue loro rifiuti.
Il voto (587 voti a favore, 9 contrari e 20 astensioni), dà il “semaforo verde” all’accordo raggiunto con il Consiglio (in via provvisoria già in dicembre 2022) per la revisione delle norme UE sulle batterie e sui rifiuti derivati da quest’ultime. Il nuovo testo legislativo tiene conto degli sviluppi tecnologici e delle sfide future del settore e coprirà l’intero ciclo di vita delle batterie.
Va detto che l’iter di revisione delle norme sulle batterie e sui loro rifiuti, era iniziato nel dicembre 2020, allorquando la Commissione europea aveva presentato una proposta di regolamento ad hoc mirante a rafforzare il mercato interno, promuovere un’economia circolare e riducendo, al contempo, l’impatto ambientale e sociale in tutto il ciclo di vita delle batterie; iniziativa strettamente connessa al Green Deal europeo, al Piano d’azione per l’economia circolare e alla Nuova strategia industriale dell’Ue.
Ora, adottando questa legislazione, il Parlamento risponde alle aspettative dei cittadini di costruire e investire in un’economia circolare, promuovendo prodotti e metodi di produzione sostenibili e non inquinanti, come espresso nelle proposte e nelle conclusioni della Conferenza sul futuro dell’Europa.
Obiettivi più ambiziosi per la raccolta dei rifiuti, maggior riciclo e recupero dei materiali; requisiti più rigidi in materia di sostenibilità, prestazioni ed etichettatura; adozione di una politica di “due diligence” nell’approccio dei rischi sociali e ambientali; maggiore facilità di sostituzione delle batterie portatili per gli elettrodomestici; sono questi gli indirizzi principali verso cui muove la norma nell’ottica di rendere tutte le batterie: più sostenibili, durevoli e performanti.
Le misure-chiave previste dal Regolamento prevedono:
– una dichiarazione e l’etichetta dell’impronta di carbonio obbligatorie per le batterie dei veicoli elettrici (EV) e dei mezzi di trasporto leggeri (LMT) e per le batterie industriali ricaricabili con capacità superiore a 2kWh;
– la progettazione delle batterie portatili degli elettrodomestici in funzione della loro facilità di rimozione e sostituzione da parte dei consumatori;
– un passaporto digitale per le batterie dei mezzi di trasporto leggeri, le batterie industriali con capacità superiore a 2 kWh e le batterie EV;
– una politica di “due diligence” per tutti gli operatori economici, coerente con gli standard internazionali, per affrontare i rischi sociali e ambientali legati all’approvvigionamento, trasformazione e commercializzazione di materie prime e materie prime secondarie, ad eccezione delle PMI.
Inoltre sono indicati obiettivi di raccolta dei rifiuti molto più ambiziosi per le batterie portatili (45% entro il 2023, 63% entro il 2027 e 73% entro il 2030) e per le batterie dei mezzi di trasporto leggeri (51% entro il 2028 e 61% entro il 2031).
Per quanto concerne i livelli minimi di materiali recuperati dai rifiuti di batterie la norma uscita dall’accordo votato dal PE prevede per il litio, 50% entro il 2027 e 80% entro il 2031; per cobalto, rame, piombo e nichel: 90% entro il 2027 e 95% entro il 2031; mentre sul fronte dei livelli minimi di contenuto riciclato da scarti di produzione e di consumo da utilizzare nelle nuove batterie gli step previsti sono:
– 8 anni dopo l’entrata in vigore del regolamento: 16% per il cobalto, 85% per il piombo, 6% per il litio e 6% per il nichel;
– 13 anni dopo: 26% per il cobalto, 85% per il piombo, 12% per il litio e 15% per il nichel.
“Per la prima volta abbiamo una legislazione sull’economia circolare che copre l’intero ciclo di vita di un prodotto – ha dichiarato il relatore Achille Variati (S&D, IT) – un approccio che è positivo sia per l’ambiente che per l’economia”.
“Abbiamo raggiunto un accordo su misure che portano grandi benefici ai consumatori: le batterie saranno ben funzionanti, più sicure e più facili da rimuovere. Il nostro obiettivo è costruire un’industria europea del riciclaggio più forte, in particolare per il litio, e un settore industriale competitivo. Aspetti che saranno fondamentali nei prossimi decenni per la transizione energetica e l’autonomia strategica del nostro continente. Queste misure – ha concluso – potrebbero diventare un punto di riferimento per l’intero mercato globale delle batterie”.
A questo punto, dopo il voto finale in plenaria, il Consiglio dovrà approvare formalmente il testo prima della sua pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell’UE e della sua entrata in vigore.