Veicoli commerciali UE; giugno ancora un mese in calo: -22,5%
I risultato positivi conseguiti nei segmenti camion e autocarri non sono riusciti a compensare l’ennesima diminuzione complessiva delle immatricolazioni nel settore dei veicoli commerciali leggeri.
Al giro di boa della prima parte dell’anno il mercato europeo dei veicoli commerciali continua a segnare un forte rosso nel confronto con il sesto mese e il primo semestre dello scorso anno; un risultato in linea con i mesi precedenti e che, tuttavia, non può che preoccupare produttori e operatori.
Gli ultimi dati li ha forniti stamani l’ACEA (Associazione di categoria con sede a Bruxelles dei 16 principali produttori di automobili, furgoni, camion e autobus in Europa) e la “fotografia” è tutt’altro che limpida: –22,5% a giugno in Ue (-22,2% nell’insieme del mercato Ue + Paesi EFTA + Regno Unito) e –20,3% nel semestre (con la percentuale che scende al -20,7% se si considera tutta l’area Ue + EFTA + UK).
Un calo che porta le unità immatricolate nell’UE a giugno a 144.210 unità contro le 186.050 di giugno 2021 e a 817.090 unità immatricolate nel primo semestre contro le precedenti 1.025.799 del periodo gennaio-giugno 2021.
Ancora una volta, nonostante l’aumento della domanda di autocarri, è il segmento dei veicoli commerciali leggeri il responsabile del calo generale considerando che, da solo, il segmento dei furgoni rappresenta l’80% del totale delle immatricolazioni di veicoli commerciali.
Il mese scorso salvo le pochissime eccezioni di Repubblica Ceca, Grecia, Lituania, Olanda e Slovacchia, tutti i mercati dell’Unione hanno subìto pesanti perdite di mercato con tutti i key-market che hanno contratto le loro perdite a doppia cifra: Spagna (-26,9%), Germania (-26,1%), Italia (-21,3%) e Francia (-20,9%).
I dati del semestre, non sono più consolanti: considerando che solo Lettonia e Slovacchia hanno potuto vantare una crescita; altrove il segno meno campeggia davanti a numeri importati e una tale dinamica ha interessato, ovviamente, anche tutti i mercati principali con la Spagna al -30,4%, seguita da Francia (-22,1%), Germania (-18,8). %) e Italia (-10,3%).
Ma vediamo i dati dei singoli segmenti.
Nuovi veicoli commerciali leggeri fino a 3,5 tonnellate
Ancora un calo, come già anticipato poc’anzi per le immatricolazioni Ue di veicoli commerciali leggeri che, ha giugno, hanno raggiunto il numero di 115.080 unità contro le precedenti 157.270 di giugno 2021 (-26,8%). Nell’Unione sono stati pochissimi i Paesi che hanno raggiunto una crescita (Grecia, Lituania, Slovacchia), mentre ovunque si sono registrate perdite importanti, come nel caso dell’Austria che ha segnato una variazione percentuale negativa del -77,6%!
Notevole, in termini negativi il contributo dato dai principali mercati dell’area e che hanno trascinato in basso il consuntivo mensile; fra questi è la Spagna che ha registrato la perdita percentuale più alta (-32,4%), seguita da Germania (-31,6%), Italia (-25,3%) e Francia (-21,9%).
Al termine del primo semestre 2022 il mercato dei furgoni ha registrato una nuova, pesante contrazione (-23,9% nell’Ue e -24% nell’insieme dell’Europa occidentale) arrivando a 653.731 unità immatricolate (Ue).
Risultati positivi solo a Cipro e in Slovacchia, mentre i principali mercati hanno ricalcato e spinto al ribasso l’andamento generale. È stata ala Spagna ad aver conseguito il risultato peggiore (-35,4%), seguita da Francia (-24,4%), Germania (-22,1%) e Italia (-11,6%).
Nuovi veicoli commerciali pesanti di 16 tonnellate e oltre
Risultati decisamente migliori nel segmento dei camion pesanti che, al sesto mese dell’anno, hanno visto crescere la domanda in Ue di un timido, ma significativo, +4,6% portando le immatricolazioni a 22.482 unità contro le precedenti 21.491.
Poche le eccezioni negative: Austria, Finlandia, Portogallo, Romania; ma fra queste figura anche la Francia col -8,2%. Contrasto molto forte tra i risultati conseguiti nei restanti mercati principali: la Spagna, ad esempio, ha registrato una crescita del 30,8%, l’Italia è cresciuta un po’ meno (+10,2%), mentre la Germania è rimasta stabile sul risultato dello scorso anno (+0,1%).
Si segnala la performance della Polonia (+10,4%) che, decisamente, ormai, può annoverarsi fra i principali mercati per volumi sopra Spagna e Italia.
Il consuntivo del semestre in zona Ue, secondo i dati ACEA, mostra una crescita della domanda di camion pesanti del +0,4%, per un totale di 128.501 unità, grazie soprattutto ai risultati mensili di maggio e di giugno.
Tuttavia, ancora una volta, sono stati proprio i mercati principali ad aver registrato performance differenti con Spagna e Francia in crescita, rispettivamente del +5,9% e +2,6%, mentre la Germania ha conseguito un risultato (-3,3%) e l’Italia non ha variato la domanda rispetto al primo semestre dello scorso anno.
Nuovi veicoli commerciali medi e pesanti oltre 3,5 tonnellate
Anche il segmento degli autocarri ha mostrato segni di ripresa lo scorso mese, tanto in area Ue che nell’insieme del mercato europeo (rispettivamente +2,2% e +2,1%).
In generale, fra i vari mercati hanno predominato le positività che hanno compensato le variazioni percentuali negative di due dei principali mercati: Francia e Germania, infatti, hanno visto calare le immatricolazioni nel segmento, rispettivamente del -10,9% e del -4,2%.
Al contrario, Spagna (+25,6%) e Italia (+5%) sono cresciute ma con forti differenze, mentre la Polonia, ormai terzo mercato per volumi, ha registrato un buon +11,1%.
La prima metà dell’anno, tuttavia, ha evidenziato una leggera diminuzione delle immatricolazioni di veicoli commerciali medi e pesanti: -2,5%; diminuzione che cresce ulteriormente al -3% si si considera la performance consuntiva di tutta l’area UE + EFTA + Regno Unito.
Nonostante diverse positività, fra le quali spicca il +5,1% della Spagna, la media Ue è stata abbassata dalle performance negative di Germania (-7,6%), Francia (-1,5%) e Italia (-1,1%).
Nuovi autobus e pullman medi e pesanti oltre 3,5 tonnellate
Al sesto mese dell’anno le immatricolazioni di nuovi autobus e pullman nell’UE sono calate dell’8,7% arrivando a 2.394 unità; il tutto nonostante alcuni mercati abbiano registrato variazioni percentuali positive anche a tre cifre (come nel caso di Repubblica Ceca, Lussemburgo, Portogallo Slovenia).
Fra i mercati principali solo Spagna e Italia hanno registrato guadagni, rispettivamente del +2,5% e del +27,4%; mentre Germania e Francia hanno diminuito le rispettive immatricolazioni (-36,7% e -27,1%).
A livello di semestre il segmento dei veicoli adibiti al trasporto pubblico e privato di persone ha visto un aumento delle vendite in Ue del 2,8%, (soprattutto, affermano da ACEA, grazie ai risultati conseguiti nei mesi di marzo e di maggio). Anche a livello di macro-area Europa il risultato è stato positivo: +4,9%.
Tuttavia la “fotografia” del consuntivo semestrale nei quattro mercati chiave della regione ha mostrato forti contrasti con la Spagna che ha registrato il risultato più alto (+46,2%), a differenza della Francia che ha mantenuto una sostanziale stabilità con il 2021 (+0,2%); mentre Germania e Italia hanno subìto cali a due cifre, (rispettivamente -20,5% e –10,5%).