Emissioni medie auto in Europa: nel 2019 ancora un aumento
Alla sbarra, secondo l’Agenzia Europa dell’Ambiente, la crescente domanda di modelli SUV e di altre tipologie di auto sempre più grandi e pesanti.
La strada per la riduzione significativa delle emissioni di anidride carbonica (che ricordiamo essere uno dei principali gas-serra) dalle auto è ancora in salita, almeno a guardare gli ultimi dati comunicati il 1° giugno dall’Agenzia Europa dell’Ambiente – AEA.
Secondo l’ultimo aggiornamento dell’indicatore “Prestazioni di CO2 delle autovetture nuove in Europa” nell’anno 2019 si è registrato il terzo aumento consecutivo delle emissioni medie di CO2 per le autovetture che ha raggiunto la quota di 122,3g di CO2/Km; un trend da non prendere sottogamba dal momento che le emissioni dei trasporti rappresentano ancora un quarto delle emissioni di gas serra dell’Unione e che l’obiettivo del Green Deal europeo chiede una riduzione del 90 % delle emissioni di gas serra dei trasporti, rispetto ai livelli del 1990.
Già lo scorso anno, in occasione della pubblicazione 2020 (riferita all’anno 2018), l’AEA aveva evidenziato un calo costante delle emissioni medie di CO2 allo scarico negli anni 2000-2016, andamento che, tuttavia, a partire dal 2017 si è invertito registrando quindi aumenti di 0,4 g CO2/Km nel 2017 e di 2,3 g CO2/ km nel 2018.
Ora, è pur vero che la quota media di 122,3g di CO2/Km è inferiore all’obiettivo di 130 g CO2/Km previsto per il periodo 2015-2019, tuttavia risulta decisamente al di sopra dell’obiettivo 2020-2024 fissato a 95 g CO2/Km.
Fra le cause evidenziate dall’AEA ancora una volta alla sbarra ci sono gli Sport Utility Vehicles: i SUV che sembrano riscontrare sempre più il favore dei consumatori e che, nel 2019, hanno rappresentato circa il 38% del totale di 15,5 milioni di auto nuove immatricolate in area UE + Islanda, Norvegia e Regno Unito.
Modelli più invitanti dal punto di vista delle prestazioni e della sicurezza, tuttavia, molto più pesanti delle altre auto e decisamente più impegnativi dal punto di vista dei consumi a causa delle motorizzazioni più potenti, della massa e della resistenza offerta all’attrito dell’aria.
Non solo, l’AEA sottolinea che, sempre considerando i numeri del 2019, la maggior parte dei SUV immatricolati allora erano a benzina con emissioni medie di 134 g CO2/Km, circa 13 g CO2/Km superiori rispetto alle altre nuove auto a benzina. Peraltro, non bisogna dimenticare che anche la massa media delle auto tradizionali, esclusi i SUV, ha subìto un aumento significativo di circa 22 Kg dal 2018 al 2019.
Fra gli altri fattori che hanno portato la media delle emissioni climalteranti delle auto a crescere nel 2019 l’AEA ricorda che quell’anno, così come il precedente, le alimentazioni a benzina sono state decisamente le preferite dai consumatori (59% di tutte le nuove immatricolazioni), mentre la penetrazione delle auto elettriche si era mantenuta ancora piuttosto bassa (le vendite di veicoli elettrici ibridi plug-in e i veicoli elettrici a batteria hanno raggiunto nel 2019 la quota del 3,5% con un leggero aumento rispetto al 2018; mentre i veicoli elettrici ibridi non plug-in, alimentati esclusivamente con combustibili convenzionali, hanno rappresentato circa il 4% delle nuove immatricolazioni).
Anche il diesel aveva mantenuto una solida posizione nelle preferenze dei consumatori attestandosi alla quota del 31% delle nuove immatricolazioni.
L’AEA ha rimarcato anche che nell’anno preso in esame si è osservata una crescita, seppur leggera, delle emissioni medie nei nuovi furgoni, attestatesi a 158 g CO2/Km , circa il 7% in più rispetto all’obiettivo di 147 g CO2/Km previsto per il 2020.
Per quanto riguarda il segmento dei veicoli commerciali leggeri, va detto che la quota degli elettrici è quasi raddoppiata rispetto all’anno precedente, seppur fermandosi alla posizione marginale dell’1,4% del mercato; mentre, nel 2019, il 94% dei furgoni nuovi era alimentato a diesel.
Per quanto concerne, invece, il segmento dei veicoli commerciali pesanti (autobus e camion), l’AEA ha rilasciato una nuova serie di dati sulle emissioni di tali mezzi dal quale emerge che la media delle emissioni CO2 di tutti i nuovi veicoli pesanti immatricolati nell’UE dal 2019 a metà del 2020 è ferma a 53g CO2 /t/Km. I dati dell’AEA 2019-2020 stabiliscono una base di riferimento per la riduzione delle emissioni di questi veicoli, con obiettivi inferiori del 15% al 2025 e del 30% al 2030.