Sistemi Intelligent Speed Assistance – ISA: al via dal 2022 su tutte le nuove auto
Con l’approvazione degli standard tecnici per sistemi ISA si apre la strada all’installazione di vari sistemi avanzati di assistenza alla guida su tutte le auto di nuova omologazione già dal prossimo anno.
Più sicurezza sulle strade d’Europa a partire già dal prossimo anno quando saranno di serie sulle auto di nuova omologazione, sistemi avanzati di assistenza alla guida – ADAS che, successivamente dovranno essere obbligatori su tutte le nuove auto a partire dal 2024.
Lo ha reso noto ieri il Consiglio Europeo per la Sicurezza dei Trasporti, ETSC con un Comunicato nel quale esprime di aver accolto favorevolmente l’approvazione, da parte degli Stati membri dell’Unione, degli standard tecnici di sicurezza per l’assistenza intelligente alla velocità (ISA), approvazione che, di fatto, apre la strada all’installazione della tecnologia su tutti i nuovi modelli di veicoli venduti nell’Unione europea a partire dal 2022.
Al contempo, però, ETSC ha chiesto ai produttori di veicoli di andare oltre i requisiti minimi della legislazione per massimizzare gli enormi potenziali vantaggi in termini di sicurezza della tecnologia.
“Entro il prossimo anno, l’Unione Europea avrà di gran lunga gli standard di sicurezza dei veicoli più rigorosi al mondo”, hanno rimarcato da ETSC, sottolineando altresì come le tecnologie che rientrano nei nuovi obblighi includono:
– sistemi di frenata automatica di emergenza (Advanced Emergency Braking – AEB),
– sistemi di assistenza al mantenimento di corsia (Emergency Lane Keeping Assist – ELKS),
– sistemi di monitoraggio della sonnolenza e riconoscimento della distrazione del conducente,
– sistemi di assistenza intelligente della velocità (Intelligent Speed Assistance – ISA).
È stato lungo e accidentato il percorso per la definizione della nuova legge sulla sicurezza dei veicoli nell’Ue, più nota come: “Regolamento Generale sulla sicurezza”; ETSC ha ricordato che dall’accordo finale – raggiunto già nel 2019 – è passato un ulteriore anno durante il quale i vari Paesi membri hanno discusso parecchio e non senza difficoltà per arrivare alla definizione dei requisiti tecnici dettagliati per ognuno dei vari sistemi proposti.
Proprio le caratteristiche dei sistemi ISA sono stati al centro del più acceso dibattito; motivo della contesa, tra l’altro, l’inclusione nella bozza delle specifiche tecniche di sistemi basati su segnali acustici quando viene raggiunto il limite di velocità, anziché il feedback diretto sull’acceleratore; proposta, tra l’altro, sostenuta dai funzionari dei Paesi che ospitano i principali produttori automobilistici europei.
Recentemente, scrive ETSC, all’inizio di maggio, nel corso dell’ennesima riunione, “i rappresentanti degli Stati membri dell’UE hanno segnalato la loro approvazione informale per la bozza delle specifiche tecniche per l’ISA che sarà adottata formalmente a giugno”.
A questo punto, il messaggio del Consiglio Europeo per la Sicurezza dei Trasporti va certo nella direzione di salutare con favore l’accordo raggiunto e quindi il nuovo orizzonte del 2022 per l’obbligo dei vari ADAS nei nuovi veicoli, tuttavia, non nasconde la delusione per il fatto che: alle case automobilistiche venga data la possibilità di installare un sistema non testato che potrebbe avere pochi vantaggi in termini di sicurezza”, come ha ammesso, Antonio Avenoso, Direttore Esecutivo di ETSC.
Il fatto è, ricordano da Bruxelles che i requisiti approvati consentono l’installazione di diversi tipi di sistemi ISA, ma per legge, ogni tipo di sistema deve essere escludibile e consentire al conducente di disattivare il sistema per tutta la durata del viaggio in corso.
Sistemi più efficaci e già ampiamente installati e testati consentono di “tagliare” automaticamente la potenza del motore allorquando si raggiunge il limite consentito di velocità e anche se il conducente può intervenire premendo di nuove sull’acceleratore per escludere il sistema, si è già notato un effetto positivo in termini di riduzione delle vittime della strada.
Tuttavia, sottolineano da ETSC, le pressioni esercitate dall’industria automobilistica hanno spinto l’Ue a consentire “l’installazione di un sistema per il quale non è disponibile alcuna ricerca e che dovrebbe essere molto meno efficace… Il sistema più elementare consentito prevede semplicemente un segnale acustico che inizia pochi istanti dopo che il veicolo ha superato il limite di velocità e continua a suonare per un massimo di cinque secondi”.
Ma già da tempo da Bruxelles si avverte che semplici avvisi acustici non incontrerebbero il favore degli automobilisti e verrebbero ignorati e/o disattivati, senza alcun vantaggio in termini di sicurezza.
“Ci auguriamo sinceramente – ha commentato Avenoso – che le case automobilistiche vadano oltre le specifiche minime e sfruttino appieno il potenziale salvavita della tecnologia di assistenza alla velocità. Salva vite, previene lesioni gravi e consente di risparmiare carburante ed emissioni”.
Al momento, concludono da ETSC: “la bozza dei requisiti tecnici approvata stabilisce che le case automobilistiche dovranno riportare dati aggregati e anonimi su come vengono utilizzati i sistemi ISA e se questi vengono spenti dai conducenti. Due anni dopo l’entrata in vigore della legislazione, dovrebbe essere possibile vedere, sulla base dei dati del mondo reale, quali sistemi sono più efficaci. Sarà una buona opportunità per imparare e reagire per migliorare la tecnologia in futuro”.