Invemet Sud: nasce per servire il Mezzogiorno la terza consociata del Gruppo Techemet
Quanto sia complessa e al tempo stesso fondamentale per le imprese una Logistica efficiente lo sa bene chi, in Italia, deve predisporre regolarmente ritiri di quantitativi anche modesti di materiale, trasferendoli da un capo all’altro della Penisola. Solcato dai monti e bagnato dal mare, il nostro Paese si snoda, da nord a sud, per circa 1.300 km – non sempre di facile percorrenza. Si può quindi facilmente immaginare quanto sia stato spesso difficile, in questi sette anni di attività, gestire efficacemente la rete di raccolta Invemet del Sud Italia che, contrariamente a quanto avviene al Nord e al Centro, non è servito capillarmente. Invemet non ha mai fatto mistero della propria predilezione per i rapporti diretti con i Fornitori: si tratta infatti di una consolidata pratica aziendale, che permette di offrire da un lato un servizio migliore, e dall’altro garantisce una sempre maggiore competitività, grazie all’assenza di intermediari. È però altrettanto vero che, al pari di qualsiasi altra attività industriale, questo servizio esige il conforto di una sostenibilità economica, ma, considerati gli attuali costi del trasporto, questo è un obiettivo non facilmente perseguibile. Senza dimenticare che, affidandosi a terzi, o essendo a volte costretti a posticipare un giro di ritiri, curare attentamente la propria Clientela diventava sempre più faticoso.
Alla luce di queste complessità e comunque di fronte alle enormi potenzialità che il mercato del Meridione offre rispetto all’approvvigionamento di catalizzatori automobilistici esausti (CER 16 08 01), Invemet aveva iniziato, già nella seconda metà dello scorso anno, a riflettere seriamente per tentare di trovare una soluzione a questo problema. E come spesso accade, le cose non succedono per caso; ma a questo punto bisogna fare un passo indietro, e tornare con la memoria all’estate del 2005, quando alcuni imprenditori pugliesi, dopo una serie di contatti telefonici, fecero una prima visita nell’allora sede di Ceretta della Invemet. Si trattava di un piccolo gruppo di amici, titolari di alcune autodemolizioni ubicate in provincia di Lecce, che desideravano iniziare un’attività di recupero di catalizzatori esausti. Il possesso di tutte le autorizzazioni adeguate a trasportare, stoccare e commercializzare questo tipo di rifiuto, nonché una lodevole attitudine alla trasparenza, conquistarono velocemente la fiducia della Direzione aziendale Invemet. Si instaurò quindi un rapporto di collaborazione proficuo e soddisfacente per entrambe le parti, malgrado, come avviene solitamente in questi casi, all’inizio le quantità fossero modeste e i ritiri si succedessero con cadenza trimestrale. In seguito a una serie di cambiamenti nell’assetto iniziale del gruppo di raccolta, la gestione del recupero dei catalizzatori fu successivamente assunta in toto dalla Ditta “Cesarino Greco” di Veglie (LE), che nella persona di Gianni Greco già si occupava dell’approvvigionamento dei materiali. Nel frattempo era trascorso quasi un anno: è a questo punto che Andrea Zacchini, responsabile del Mercato Italia per Invemet, propone alla propria Direzione aziendale di passare da una relazione Cliente-Fornitore a un assetto societario comune, dando vita così a una nuova realtà aziendale. È il primo passo verso la creazione di Invemet Sud S.r.l. Il Presidente Campanile accoglie positivamente la proposta: sulla base degli ottimi rapporti instaurati con la ditta Greco, infatti, nonché per rispondere alle sempre più pressanti esigenze di presenza capillare nel Meridione, questa opzione gli appare subito come un’ottima opportunità di crescita. Avvengono i primi incontri esplorativi, seguiti da alcune visite e sopralluoghi tecnici per decidere il luogo della futura sede operativa, fino alla sigla ufficiale della fondazione della Invemet Sud, felicemente conclusasi martedì 5 febbraio 2008. La Società avrà sede a Veglie e sarà ospitata per il momento da una struttura preesistente, così da essere operativa da subito, in attesa di potere usufruire di un capannone proprio e dei relativi permessi. L’ultima nata del Gruppo (dopo la fondazione nel 2007 di Techemet Belgium e Techemet Deutschland), gestirà l’approvvigionamento, lo stoccaggio e il trasporto dei catalizzatori esausti provenienti da tutto il Meridione, Isole escluse, e avrà come Amministratore unico la signora Cinzia Attanasi, che da anni si occupa attivamente della gestione amministrativa dell’Autodemolizione Greco, dove affianca il marito Gianni. Inutile dire che questa nuova realtà permetterà un’attenzione sempre più puntuale ai Fornitori locali e – ci si augura – contribuirà così a un’ulteriore crescita dei volumi per Invemet. Terminiamo, come è uso negli editoriali pubblicati su questa rivista, con un’interessante anticipazione: si concluderanno a breve gli accordi che porteranno, nella vicina primavera, alla fondazione della Techemet Asia, un’azienda partecipata da Invemet con sede a Singapore, che si occuperà della gestione della raccolta dei catalizzatori esausti provenienti da tutto il Sud Est asiatico e dall’India. È un ulteriore passo per il Gruppo Techemet e per Invemet in particolare verso una presenza sempre più globale ma al contempo adattata, di volta in volta, alle esigenze dei singoli Mercati.