ON LINE LA GUIDA ALL’ACQUISTO E ALL’USO ECOCOMPATIBILE DELL’AUTO
Nella Guida, la lista dei modelli che emettono meno CO2 e consigli per una guida all’insegna del risparmio di consumi e di emissioni
Propone piccoli consigli ed utili accorgimenti per una guida sicura, ecocompatibile e anche economica la “Guida annuale 2010 sul risparmio di carburanti e sulle emissioni di anidride carbonica delle automobili”, pubblicata dal Ministero per lo Sviluppo Economico, insieme al Ministero dell’Ambiente della Tutela del Territorio e del Mare e a quello delle Infrastrutture e dei Trasporti, pubblicata on line su www.sviluppoeconomico.gov.it, oltre che sui siti degli altri Ministeri interessati e sulla Gazzetta Ufficiale. Lungi dall’essere semplicemente una sorta di vademecum all’uso “responsabile” dell’auto, la pubblicazione ministeriale si propone in primis come guida al suo acquisto “consapevole”. Al suo interno, infatti, è possibile trovare informazioni utili per aiutare il consumatore, alle prese con la scelta di un’auto nuova, a districarsi nella giungla di modelli e marche che affollano il mercato e orientarlo verso la scelta, con un occhio al risparmio energetico e uno a quello economico. La Guida, approvata con decreto interministeriale del Ministero dello Sviluppo Economico di concetto con il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare e delle Infrastrutture e Trasporti contiene, infatti, un elenco di tutti i modelli di autovetture commercializzate con i rispettivi consumi ed emissioni di CO2, una lista dei modelli a più basse emissioni, divisi per alimentazione a benzina o a gasolio, nonché consigli utili agli automobilisti per guidare in modo ecologico ed economico.
È quanto prevede la Direttiva 1999/94/ CEE, recepita in Italia con il Decreto del Presidente della Repubblica 17 febbraio 20003, n.84 (art. 4), che richiede agli Stati membri di pubblicare annualmente una guida sul risparmio di carburante e sulle emissioni di CO2 delle autovetture al fine di fornire ai consumatori informazioni utili per l’acquisto di auto nuovo con lo scopo di contribuire alla riduzione delle missioni di gas serra e al risparmio energetico. Quello dei trasporti è infatti un settore critico per il raggiungimento degli obiettivi di Kyoto. Basta dare un’occhiata ai dati contenuti nella guida stessa.Tra il 1990-2007 il parco veicolare in Italia è cresciuto del 40,5%. Le autovetture, in particolare, sono aumen- tate del 30,1%. Nello stesso periodo la densità delle auto è passata da 0,484 a 0,603 veicoli pro capite facendo guadagna- re all’Italia il triste primato mondiale di auto private pro-capite (1,7 abitanti per auto) e numeri da record: 47 milioni di veicoli circolanti (inclusi i ciclomotori) che percorrono circa 13.000 km/anno (il 26% in più della media UE). La densità di auto rispetto alla popolazione residente in Italia sale così a 597 per 1.000 abitanti è tra le più alte in Europa, che invece si attesta su una media di 466 auto. L’Italia è seconda solo al Lussemburgo. Ma a crescere in Italia non è solo la domanda di trasporto, ma anche le stesse emissioni del settore dei trasporti, aumentate del 20,3% nel periodo 1990- 2008. Nel 2008 i trasporti sono stati responsabili del 22,9% delle emissioni totali nazionali di gas serra. Il trasporto passeggeri su strada ha contribuito per circa il 60% a tale valore. Nella giungla del traffico urbano, è quindi l’auto la regina incontrastata delle emissioni. Smantellare la tradizione dell’auto personale, profondamente radicata nel nostro Paese, è difficile e la rivoluzione delle abitudini di trasporto verso forme di mobilità più sostenibili (car sharing, car pooling, bike sharing…) è lontana. Sradicare le cattive abitudini di guida degli automobilisti è ancora più difficile. Se i fattori che determinano livelli elevati di emissioni di gas serra sono legati in par te alle prestazioni dei singoli modelli di autovettura, in termini di consumi ed emissioni di CO2, oltre che alle elevate percorrenze annue dei veicoli, è pur vero che ad influire è anche lo stile di guida del conducente. Buone pratiche di guida e di manutenzione dell’autoveicolo consentono, infatti, di ridurre i consumi e le emissioni di CO2 del 10-15%, con il vantaggio di migliorare anche la sicurezza su strada. Basta dare un’occhiata alla lista delle 10 regole per l’ecodriving, alle indicazioni sul corretto stile di guida e ai suggerimenti sulla manutenzione dell’autoveicolo riportate nella Guida, per capire come piccoli e semplici accorgimenti possano influire sui consumi e sull’ambiente. Al di là del comportamento di guida, anche il compor tamento di acquisto è fondamentale per la riduzione di CO2. Oltre ai consigli per una guida ecocompatibile, all’interno del manuale è, infatti, possibile consultare i dati dei consumi nei vari cicli (urbano, extraurbano e misto) e delle emissioni di tutti i modelli di automobile in vendita al 28 febbraio 2010, completi anche di una lista dei modelli che emettono meno anidride carbonica, divisi per alimentazione a benzina o a gasolio. Menzione speciale anche per i modelli che ottengono ottimi risultati in termini di basse emissioni mediante alimentazione “bifuel” (con utilizzo di GPL o metano), oppure con propulsione ibrida (benzina -elettrico). Tra i modelli con minor emissioni di CO2 spiccano la Toyota PRIUS 1.8 due vol. 5P CVT, sia in configurazione con i cerchi da 15 che da 17 pollici, dotata di propulsione ibrida e in grado di emettere solamente 89 gr/km di C02. LastessaToyotaPriusèstataanchel’automobile a primeggiare nella EcoTopTen delle auto di Legambiente. A vantare la stessa performace (89 gr/km di emissioni di C02) è la Smart FORTWO aut/seq 2P DPF, sia in versione cabrio che coupè, “prima della classe” tra le vetture a gasolio. Tra le autovetture bifuel, svetta nella clas- sifica la Suzuki ALTO 1.0 GPL. Dalla A alla Z, nelle 264 pagine di numeri e tabelle, la Guida analizza le performance ambientali di tutti i modelli di tutte le marche presenti sul mercato. Oltre che all’automobilista, la Guida pensa così anche all’acquirente e oltre ai consigli per un “buon” uso dell’auto, dispensa anche utili informazioni per un “buon” acquisto. Sempre con un occhio ai consumi e uno all’ambiente. LE CONDIZIONI DEL VEICOLO 1. Curare la manutenzione del veicolo eseguendo i controlli e le registrazioni previste dalla casa costruttrice. In particolare, cambiare l’olio al momento giusto e smaltirlo correttamente. 2. Controllare periodicamente la pressione di gonfiaggio quando gli pneumatici sono freddi, almeno una volta al mese e prima di lunghi percorsi. Pressionidieserciziotroppobasseaumentanosignificativamenteiconsumidicarburanteinquantodiventamaggiorelaresistenza al rotolamento. In tali condizioni, inoltre, lo pneumatico è soggetto ad un’usura più rapida e ad un deterioramento delle prestazioni. 3. Variazioni delle dimensioni degli pneumatici, possono alterare le prestazioni originali.
4. Utilizzare gli pneumatici invernali solo nelle stagioni in cui le condizioni climatiche li rendono necessari in quanto essi causano un incrementodei consumi di carburante oltre che del rumore di rotolamento.
5. Non viaggiare in condizioni di carico gravose: il peso del veicolo ed il suo assetto influenzano fortemente i consumi e la stabilità del veicolo. Ricordare che è vietato superare la massa massima complessiva del veicolo indicata sul libretto di circolazione (veicolo sovraccarico).
6. Togliere portapacchi o portasci dal tetto al termine del loro utilizzo. Questi accessori, infatti, come altre modifiche della carrozzeria quali spoiler o deflettori, peggiorano l’aerodinamica del veicolo influendo negativamente sui consumi di carburante.
7. Evitare di viaggiare con i finestrini aperti in quanto ciò determina un effetto negativo sull’aerodinamica del veicolo e, conseguentemente, sui consumi di carburante.
8. Utilizzare i dispositivi elettrici solo per il tempo necessario. Il lunotto termico del veicolo, i proiettori supplementari, i tergicristalli, la ventola dell’impianto di riscaldamento, assorbono una notevole quantità di corrente, provocando di conseguenza un aumento del consumo di carburante.
9. L’utilizzo del climatizzatore incrementa sensibilmente i consumi, anche del 25% in certe condizioni. Pertanto, quando la temperatura esterna lo consente, evitarne l’uso ed utilizzare preferibilmente gli aeratori. LO STILE DI GUIDA 1. Dopo l’avviamento del motore è consigliabile partire subito e lentamente, evitando di portare il motore a regimi di rotazione elevati. Non far riscaldare il motore a veicolo fermo, né al regime minimo né a regime elevato: in queste condizioni infatti il motore si scalda più lentamente, aumentando consumi, emissioni ed usura degli organi meccanici. 2. Evitare manovre inutili quali colpi di acceleratore quando si è fermi al semaforo o prima di spegnere il motore. Questo tipo di manovre, infatti, provoca un aumento dei consumi e dell’inquinamento. 3. Spegnere il motore in caso di sosta o di fermata. 4. Selezione delle marce: passare il più presto possibile alla marcia più alta (compatibilmente alla regolarità di funzionamento del motore ed alle condizioni di traffico) senza spingere il motore ad elevati regimi sui rapporti intermedi. Utilizzare marce basse ad elevati regimi per ottenere accelerazioni brillanti comporta un sensibile aumento dei consumi, delle emissioni inquinanti e dell’usura del motore. 5. Velocità del veicolo: il consumo di carburante aumenta esponenzialmente all’aumentare della velocità. Si rende, pertanto, necessario mantenere una velocità moderata e il più possibile uniforme, evitando frenate e riprese superflue che provocano un incremento del consumo di carburante e delle emissioni. Il mantenimento di un’adeguata distanza di sicurezza dal veicolo che precede favorisce un’andatura regolare. 6. Accelerazione: accelerare violentemente bruscamente penalizza notevolmente i consumi e le emissioni. Si consiglia, pertanto, qualora le condizioni di marcia lo consentano, di accelerare con gradualità. 7. Decelerazione: decelerare, preferibilmente, rilasciando il pedale dell’acceleratore e tenendo la marcia innestata, facendo at- tenzione ad evitare il fuori giri per non danneggiare il motore (in questa modalità il motore non consuma combustibile, se dotato del dispositivo “cut-off”).