Carburanti: effetto pandemia sui consumi di benzina e diesel
Nei primi 9 mesi del 2020 gli automobilisti italiani hanno speso ben 11,5 miliardi di euro in meno per acquistare benzina e diesel.
L’impatto dell’emergenza Covid sui consumi di benzina e gasolio auto è stato particolarmente pesante.
Nei primi 9 mesi del 2020 le quantità vendute alla pompa hanno subito una contrazione del 18,9% sullo stesso periodo del 2019.
Secondo le elaborazioni condotte dal Centro Studi Promotor sulla sua banca dati sui prezzi e i consumi di benzina e gasolio per autotrazione diffusi dal Ministero dello Sviluppo Economico, ancora più consistente è stata la diminuzione della spesa.
Si tratta di una diminuzione del 26,4%, ben 11,5 miliardi di euro in meno, considerando che la spesa è passata da 43,6 miliardi del gennaio-settembre 2019 a 32,1 miliardi.
Tra le cause, al calo dei consumi si sono aggiunte anche le consistenti diminuzioni dei prezzi medi ponderati.
Per la benzina si è passati da 1,572 euro al litro dei primi 9 mesi del 2019 a 1,443 euro al litro dello stesso periodo del 2020, mentre per il gasolio si è passati da 1,481 a 1,340 euro al litro.
A subirne gli effetti anche le casse dello Stato.
I proventi per l’Erario derivanti dall’Iva e dalle accise su benzina e gasolio auto sono infatti diminuiti di 5,6 miliardi, passando da 26,5 miliardi del gennaio-settembre 2019 a 20,9 miliardi dello stesso periodo del 2020.
Dall’analisi dell’andamento mensile dei consumi di benzina e diesel nel 2020 emerge che i consumi sono stati sostanzialmente stabili nel primo bimestre per subire poi una forte caduta a marzo (-43,7%) e un tracollo ad aprile (-63,3%), seguita da cali via via più contenuti nei mesi successivi e da una prima modestissima crescita in settembre (+0,8%).
“Il riaccendersi dell’emergenza coronavirus – ha spiegato Gian Primo Quagliano, Presidente del Centro Studi Promotor – determinerà una nuova forte contrazione della mobilità e quindi dei consumi di benzina e gasolio”.
Il Centro Studi Promotor stima, infatti, che nel 2020 si registreranno un calo di 15,1 miliardi nella spesa complessiva e un calo del gettito fiscale di 7,3 miliardi di euro.