Riciclaggio e Recupero dei Catalizzatori Esausti: anche Invemet socio ADA dal 2006

Associazione Nazionale Demolitori Autoveicoli

Creata nel 2001 e frutto di una joint venture tra una società finanziaria a capitale italiano, Investo, e uno tra i maggiori riciclatori di catalizzatori automobilistici e industriali al mondo, Techemet a Houston, a cinque anni dalla sua fondazione Invemet si conferma primo operatore in Italia e tra i primi in Europa. Un successo di cui sia Torino che Houston vanno fieri, malgrado si scherniscano con una modestia di tradizione sabauda gli uni e ostentino un sano pragmatismo anglosassone gli altri, senza lasciarsi andare a inutili auto celebrazioni. Si attengono ai fatti, italiani e americani: questo successo non viene dal nulla ma è frutto di notevoli investimenti non solo finanziari, ma anche tecnologici e di capitale umano. Basti pensare alla rete di raccolta organizzata in Italia e cresciuta negli anni per offrire quotidianamente ai fornitori di catalizza- tori un servizio puntuale, capillare e affidabile. Allo sviluppo di network che grazie alla cooperazione con altre aziende nel settore del recupero ha permesso di coprire sempre meglio il territorio nazionale.

Alla ricerca costante di nuove intese con grandi e piccoli raccoglitori all’estero, sul territorio del- l’Unione Europea a 25 e oltremare. “Ma resta ancora molto da fare,” afferma il Presidente Riccardo Campanile “c’è sempre spazio per il miglioramento.” E per passare dalle parole ai fatti, aggiunge: “Il nostro trasferimento in una nuova sede, che ci consentirà di triplicare la nostra attuale produzione, è programmato per settembre di quest’anno. A Cirié (TO), dove sorge il nuovo stabilimento, svilupperemo anche un laboratorio analisi ed effettueremo le operazioni di campionatura, che attualmente vengono svolte a Houston, per essere ancora più competitivi”. La decisione di iscriversi ad ADA giunge dopo quattro anni di rapporti amichevoli e di ottima collaborazione. “Pur esulando dalle attività proprie dell’autodemolizione,” spiega Andrea Montevecchi, responsabile aziendale per le que-tioni ambientali e regolamentative “la nostra azienda opera quotidianamente a contatto con questa realtà e molte delle tematiche risultano per forza di cose comuni. È stata una decisione naturale, di cui siamo soddisfatti.” Tra i motivi che hanno spinto all’iscrizione non solo quello di ricevere consulenza e supporto su argomenti di ordine legislativo e corporativo, ma anche la volontà di essere a più stretto contatto con gli altri Soci per offrire un servizio sempre migliore. Attualmente infatti è tramite ADA che Invemet comunica le fluttuazioni registrate sui mercati internazionali ai propri fornitori italiani. “Una delle sfide di questo mestiere è aggiornare costantemente i propri interlocutori rispetto alle variazioni di prezzo, in modo da potere garantire loro le migliori condizioni possibili ogni volta.” commenta a questo riguardo Donato Prosdocimo, responsabile commerciale per l’Europa Occidentale. “Perseguendo questo obiettivo sarà a breve disponibile un numero verde al quale tutti gli operatori nazionali, dagli autodemolitori ai commercianti in metalli fino agli intermediari potranno telefonare gratuitamente per avere aggiornamenti sui prezzi e concordare i ritiri.” Ma Invemet punta alla qualità della cooperazione con gli operatori del settore, facendone occasione di scambio e arricchimento reciproco, non solo in termini di mero business. “È quello che alcuni definirebbero un po’ pomposamente marketing relazionale” chiosa il Presidente Campanile. “Per 3noi si traduce molto più semplicemente in eventi gestiti con alcuni dei nostri fornitori, con i quali ci sembra giusto rinsaldare i rapporti, peraltro già ottimi.” Il più recente è quello che ha visto la nascita di una visita tecnica da parte dell’Associazione degli Autodemolitori Danesi (DAG) presso gli attuali stabilimenti Invemet e in seguito alla sede di FM Autodemolizioni a Druento. Lì specialisti del settore scan-inavi e italiani hanno potuto confrontarsi su tematiche di grande attualità come l’attuazione della Direttiva 53/2000 e scambiare opinioni su argomenti di interesse comune. Una giornata molto intensa in cui realtà geograficamente diverse hanno potuto toccare con mano la comunanza, malgrado le distanze, di interessi e problemi. Per Invemet un momento di scambio e riflessione importante, che si ripeterà, anche se con altri interlocutori e protagonisti, tra meno di un mese in Romania, dove si terrà un convegno sulle tematiche inerenti al riciclo e al recupero dei catalizzatori. “Nella tana del lupo,” commenta sorridendo Campanile “poiché è proprio dai Paesi dell’Est Europa che a volte giunge una concorrenza sleale. Mi riferisco ad operatori “volanti”, senza permessi né autorizzazioni, che agiscono in totale o parziale illegalità a rischio dell’economia e dell’ambiente.” L’ultima sfida, forse tra le più difficili per chi invece si attiene scrupolosamente alle regole del gioco. “Ma non impossibile” conclude Campanile. A noi sembra che abbia ragione.

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