CNA E CAR PROMUOVONO, IN PUGLIA, LA DIVULGAZIONE DELLE NOVITÀ NORMATIVE PRESSO GLI OPERATORI DEL SETTORE
A margine dell’Assemblea Regionale CAR, il Responsabile dei Servizi alle Comunità, CNA Puglia spiega l’iniziativa congiunta
In un momento di grave incertezza economica, quando i costi di gestione dei centri di demolizione non sono più supportati da prezzi di mercato favorevoli per il rottame e da più parti, all’interno della stessa filiera ELV si assiste a dinamiche di concorrenza, si è inserita la novità normativa costituita dalla Legge n. 166 del 20/11/2009 di conversione del precedente D. L. n. 135/2009.
Per gli Autodemolitori, questo significa la certezza di ottimizzare la captazione di ulteriori parti di veicoli riparati presso le Officine di autoriparazione.
Tuttavia, questa recente novità non è ancora del tutto metabolizzata dalle diverse imprese del settore, per cui si rende necessaria una capillare diffusione e spiegazione della norma. In questo senso, è stata presentata una apposita Relazione durante la prima Assemblea Regionale CAR (Confederazione Autodemolitori Riuniti), tenutasi a Bari lo scorso 27 novembre. Per saperne di più, all’indomani dell’Assemblea regionale CAR Puglia, dove era presente per illustrare il progetto mirato all’informazione degli stakeholders circa le novità normative introdotte dalla… , abbiamo rivolto alcune domande a Giovanni Merchich, Responsabile dei Servizi alle Comunità, CNA Puglia.
Dott. Merchich, può parlarci dell’iniziativa che CNA – Unione Servizi alla Comunità di Puglia, sta intraprendendo per coinvolgere autodemolitori ed autoriparatori nel rispetto della normativa vigente? In quanto coordinatore dell’Unione, mi occupo, in generale di tutta la filiera dell’autoriparazione e quindi, anche degli Autodemolitori.
Ora, è avvenuto che conseguentemente all’emanazione del D. L. n. 135/2009, definitivamente convertito in Legge 20 novembre 2009, n. 166, ed entrato in vigore il 25 novembre 2009, sono state introdotte alcune novità in tema di gestione dei veicoli fuori uso.
Nella fattispecie è stato stabilito, previa modifica al D. Lgs n. 209/2003 che le imprese di autoriparazione devono consegnare i pezzi usati classificabili come rifiuti prodotti durante la riparazione dei veicoli (esclusi quelli destinati ai consorzi obbligatori) ad un centro di raccolta apposito.
In questo senso, la novità principale è costituita dal fatto che la consegna di questa tipologia di rifiuti potrà essere effettuata direttamente dagli autoriparatori qualora siano iscritti all’Albo gestori ambientali; resta altresì invariata la consegna presso gli operatori che non risultano iscritti all’Albo summenzionato, che deve essere svolta tramite un operatore autorizzato. Ovviamente i produttori dei componenti dei veicoli dovranno redigere adeguate informazioni sulla demolizione, lo stoccaggio e la verifica di componenti che possono essere reimpiegati e metterle a disposizione dei centri di raccolta autorizzati alla messa in sicurezza ed alla demolizione dei veicoli fuori uso.
Il tutto, tende ad un riquadramento delle potenzialità della filiera e ad una miglior tracciabilità delle operazioni che intercorrono fra Autoriparatori ed Autodemolitori, fermi restanti gli obblighi comunitari di maggior efficienza nelle dinamiche di riciclo e riutilizzo.
Siccome questa novità è per lo più ignorata, soprattutto dagli Autoriparatori, come Unione siamo impegnati a divulgare e socializzare la norma, con l’intento di favorire l’incontro e lo scambio, anche di informazioni oltre che di opportunità di lavoro, fra le due categorie intertessate.
Vogliamo, quindi cercare di essere più incisivi minimizzare l’impatto sull’ambiente dei cicli produttivi di queste aziende. In tal senso, cercheremo di favorire i contatti fra stakeholders (magari mettendo mano ad apposite convenzioni da stipulare fra i diversi soggetti), e promuovere, nel contempo, iniziative sul territorio per divulgare la Legge che se non rispettata, prevede pesanti sanzioni.
Quali sono stati i primi passi mossi in questa direzione? Abbiamo annunciato le prime iniziative nel corso dell’Assemblea regionale CAR del 27 febbraio scorso, allorquando, proprio gli Autodemolitori convenuti sono stati messi al corrente delle nuove possibilità di captazione dei pezzi di ricambio provenienti dalle officine di autoriparazione.
Si consideri che il numero degli operatori coinvolti nella sola Puglia assomma a circa 77 aziende di autodemolizione e 5.500 imprese di autoriparazione (meccanici, carrozzieri ed elettrauto), quindi la partita è piuttosto grande e a pieno regime contiamo di favorire oltre che i clienti degli autoriparatori anche l’ambiente.
In un contesto di crisi economica, anche queste piccole iniziative posso portare benefici.
Si intenderà replicare questo tipo di iniziativa anche in altre Regioni? Guardi, la nostra idea coinvolgerà le Amministrazioni Provinciali che sono le istituzioni più vicine al territorio ed agli operatori; e naturalmente faremo sì che questa iniziativa sia conosciuta anche a livello nazionale, poi saranno le singole organizzazioni, autonomamente, a valutare l’opportunità di una sua eventuale replica.
Tuttavia, va detto che a livello nazionale l’Unione è già impegnata a mettere in rete gli Autodemolitori al fine di creare una rete accreditata presso i nostri Autoriparatori.