Sempre più on line il futuro delle vendite e degli acquisti d’auto
Un sondaggio della società di consulenza strategica Areté Methodos, evidenzia come in poco tempo la pandemia abbia mutato il sentimento degli italiani sul futuro dei loro acquisti d’auto.
Come cambierà l’approccio degli italiani alla guida nel periodo che seguirà il termine della fase acuta di questa pandemia? Quale futuro è ipotizzabile per la nuova mobilità stretta fra la necessità di un suo ripensamento generale in termini di sostenibilità e l’analogo imperativo di mantenere distanziamenti sociali?
Come evolverà il mercato dell’auto dal punto di vista della vendita dal momento che, in ogni caso e tanto più per le conseguenze dello stesso distanziamento sociale, è quantomeno poco pensabile un immediato futuro senza le quattro ruote?
A tutte queste domande ha tentato di rispondere la nuova ricerca “Come cambiano le tue abitudini” realizzata da Areté Methodos, società di consulenze strategiche altamente specializzata nel settore automotive e non solo, che sviluppa strategie e piani d’Azione e relativo follow up, per migliorare il profitto delle aziende.
La ricerca che si è svolta in due fasi nei mesi di marzo e di aprile 2020 aveva lo scopo di identificare, nella prima fase, le nuove modalità di acquisto delle vetture, le aspettative nel post-vendita, la possibilità di capire se c’è spazio per un nuovo processo di acquisto digitale; nella seconda, il processo di vendita digitale.
Entrambe le fasi hanno previsto una serie di interviste (rispettivamente, 504 e 502) su un campione desunto da tutte le regioni italiane (70% di sesso maschile e 30% di sesso femminile) e per larghe fasce d’età attraverso la metodologia CAWI – Computer Assisted Web Interviewing (in sostanza, tramite l’invio web di un questionario da compilare in remoto).
Ebbene, dall’analisi dei dati raccolti è emerso che gli stravolgimenti causati dalla pandemia da coronavirus hanno, in poco più di 2 mesi, cambiato radicalmente l’approccio del pubblico in materia di auto.
Innanzi tutto, per quanto riguarda gli spostamenti abituali, mediamente, 7 italiani su 10 hanno dichiarato che, quando la situazione sarà tornata alla normalità preferiranno usare l’auto personale (75,79% nella rilevazione di marzo; 72,71% in quella di aprile), invece che i mezzi pubblici (10,32% in marzo e 8,76% in aprile), evidentemente per garantire la massima distanza interpersonale e l’assembramento.
Analogamente e per gli stessi motivi, in calo le preferenze per quanto riguarda la mobilità in sharing, sia car che bike.
Provocati sulla opportunità di poter effettuare la trattativa con il commerciale della concessionaria direttamente da casa utilizzando anche il canale video gli italiani hanno risposto con crescente entusiasmo (81,15% a marzo e 90% in aprile) utilizzando piattaforme come WhattsApp (59%) o Skype (32%), addirittura condividendo lo schermo (82%) con il commerciale e con l’ulteriore opportunità di ricevere/effettuare videochiamate anche nei giorni di sabato e di domenica.
Ma non è tutto, dal sondaggio emerge altresì che oltre il 75% degli intervistati gradirebbe ricevere dal commerciale contributi video circa le prove su strada dell’automezzo nonchè tutte le realtive schede tecniche; così come quasi il 70% (69,84% per l’esattezza), sarebbe disposto a perfezionare l’acquisto dell’auto online.
Insomma, in tempi di restrizioni alla mobilità e ai rapporti sociali anche la compravendita di auto tende (almeno nelle intenzioni) a spostarsi sul web imponendo ai concessionari l’apertura di nuovi canali di vendita, veri e propri “Saloni digitali“.
Anche sul fronte della prevenzione del rischio sanitario e della salvaguardia della salute il sentimento dei potenziali acquirenti del prossimo futuro ha subìto una vera e propria accelerazione e per il campione intervistato sono significativamente molto importanti i seguenti servizi e comportamenti da attuare presso concessionari e officine:
– mantenere la distanza di sicurezza di almeno 1 m da parte dello staff (65%),
– presenza in salone e officina di guanti e disinfettante mani (63%),
– consegna a domicilio dell’auto con guanti e coprisedili (51%),
– sanificazione certificata dell’abitacolo post-intervento in officina (67%),
– consegna della vettura con sanificazione dell’abitacolo certificata (66%),
– rimozione dei coprisedili e del coprivolante al momento della consegna dell’auto (52%).
Non resta che osservare come effettivamente evolveranno le cose quando si allenterà la morsa di questo lockdown; sicuramente non mancheranno novità.