Coronavirus: crollano noleggi negli aeroporti e car sharing

Il mercato auto italiano è destinato a un crollo verticale senza interventi immediati del Governo a tutela dei lavoratori e delle imprese del settore.

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Secondo il report sull’impatto dell’emergenza COVID-19 sulle attività di noleggio reso noto da ANIASA, la diffusione del Coronavirus e le nuove misure restrittive del Governo su tutto il territorio nazionale hanno determinato un blocco quasi totale delle attività di noleggio a breve termine (-90%) presso aeroporti, stazioni e centri cittadini e del car sharing nelle principali città (-60%).

Il settore è oggi sull’orlo del precipizio, sta vivendo una crisi senza precedenti, neanche eventi drammatici come l’11 settembre avevano determinato effetti così nefasti, – ha evidenziato Massimiliano Archiapatti, Presidente di ANIASA – Dopo gli ultimi provvedimenti assunti dal Governo in questi giorni abbiamo ricevuto disdette di quasi tutte le prenotazioni di noleggi di qui a giugno. Il rent-a-car registra oggi un crollo dei noleggi pari al 90% e la situazione è in costante peggioramento. Non va meglio al car sharing, perno della mobilità condivisa nelle nostre città, che accusa una decisa contrazione dei noleggi (-60%)”.

Non solo. Anche le aziende clienti del noleggio a lungo termine, che conta oltre 1 milione di veicoli in circolazione in Italia, stanno bloccando gli ordinativi di veicoli nuovi e preferiscono prolungare i contratti in essere.

Tutto ciò avrà pesanti ripercussioni sul mercato auto italiano che negli ultimi mesi ha registrato un deciso calo delle immatricolazioni da parte dei privati.
Un’auto nuova su 4 è immatricolata a noleggio, pertanto, senza il suo consueto sostegno, assisteremo a un crollo verticale del mercato auto.

Più che un report, sembra un vero e proprio bollettino di guerra e ANIASA chiede interventi immediati al Governo a tutela dei lavoratori e delle imprese del settore che impiega 20.000 addetti e ogni anno immatricola 461.000 vetture (25% del totale), gestendo quotidianamente la mobilità di oltre 1 milione e 200.000 veicoli di ultima generazione.

Ci aspettiamo che nei provvedimenti di sostegno agli operatori economici allo studio del Governo, – ha concluso Archiapattitrovino spazio misure in grado di assicurare la sopravvivenza di un settore strategico per la mobilità cittadina, turistica e aziendale del Paese. Chiediamo per le tante persone che operano nel nostro settore provvedimenti di sostegno come la cassa integrazione in deroga e per le imprese strumenti come il superammortamento che post-emergenza possano ridare ossigeno al mondo della mobilità aziendale attualmente in quarantena”.


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