Quando ingegneria e tecnologia sposano risparmio e sostenibilità
Secondo una ricerca di mercato di Trends Market Research nei prossimi 5 anni raddoppieranno gli investimenti tecnologici per ridurre il peso (ed i relativi consumi) delle auto.
La necessità di affrontare la riduzione del consumo di combustibili fossili al fine di ridurre le emissioni di gas climalteranti favorendo al contempo l’ottimizzazione dell’energia impiegata per lo spostamento dei veicoli sta spingendo il mercato delle tecnologie che si muovono nella direzione della progressiva diminuzione del peso (o meglio della massa) degli autoveicoli.
Intervenire sul peso dei mezzi a motore, infatti, è una delle soluzioni possibili (fatta salva la necessità di garantire la sicurezza interna degli utenti) per coniugare mobilità e sostenibilità.
La risposta del mercato, in questo senso, non si fa attendere e un recente studio di Trends Market Research ha evidenziato che il mercato globale delle tecnologie e delle soluzioni ingegneristiche di alleggerimento dei veicoli dovrebbe raggiungere un valore di 250,9 miliardi di dollari (pari agli attuali 232,5 miliardi di euro) entro il 2024, crescendo a un tasso annuo composto del 13,6%.
Praticamente un raddoppio degli investimenti attuali, dal momento che lo studio sul valore economico delle tecnologie di alleggerimento degli autoveicoli ha indicato che lo stesso ha raggiunto nell’anno appena concluso un traguardo di 132,8 miliardi di dollari (pari a 123 miliardi di euro).
L’obiettivo di riduzione della massa generale dei veicoli, ovviamente, non si limita a scocca e telaio, ma coinvolge tutta la filiera dalla progettazione alla produzione innescando di conseguenza un percorso virtuoso di riduzione del peso della componentistica, dei motori, delle varie attrezzature installate che, insieme, abbasseranno la massa finale del veicolo del futuro rispetto a quella dei mezzi convenzionali.
“La tendenza all’alleggerimento è evidente – ha affermato Piyada Charoensirisomboon, vicepresidente Innovation Campus Asia Pacific di BASF – e particolarmente nel settore dei trasporti. La leggerezza è un must per raggiungere gli obiettivi di riduzione delle emissioni dato che si stima che, in media, una riduzione di peso di 100 kg permetta di ridurre le emissioni di CO2 di 10 g/Km“.
Un risultato non da poco e che, infatti, figura fra le strategie di ricerca e sviluppo che tutti i produttori stanno perseguendo al fine di limitare le emissioni dei propri mezzi.
A questo punto la corsa industriale si gioca nei laboratori di sperimentazione dove la partita per raggiungere una maggior leggerezza degli autoveicoli si gioca sul terreno dei nuovi materiali; dall’acciaio speciale, alle leghe alluminio/magnesio; dai polimeri di nuova generazione ai prodotti compositi, sino a prodotti naturali ad alta resistenza.
Una partita che, come in altri ambiti di applicazione industriale, si gioca anche nella rielaborazione di soluzioni avveniristiche già sperimentate nei settori strategici dell’aeronautica e militare, anticipatori per antonomasia.
Naturalmente, questa rivoluzione del concetto di autoveicolo più leggero più performante dal punto di vista dei consumi e delle emissioni, dovrà fare i conti con la percezione favorevole degli acquirenti del futuro.
“Per quanto riguarda i trasporti non solo gli aerei ma anche automobili, truck e treni più sono leggeri e meno energia consumano – ha puntualizzato Ates Erk, responsabile del centro di ricerca e sviluppo tecnico del poliuretano di BASF – Non c’è dubbio che i consumatori preferiscano oggetti più leggeri, ma a una condizione: che prestazioni e sicurezza non siano influenzate negativamente“.
Senza contare che i costi di produzione e il prezzo finale faranno la differenza dal punto di vista della domanda.
Crediamo, tuttavia, anche alla luce di quanto avvenuto nell’ultimo decennio, ad esempio, per quanto concerne il mercato dei veicoli elettrici, che la combinazione di elementi favorevoli quali una maggiore e più diffusa coscienza ambientale e un nuovo approccio alla mobilità, favoriranno soluzioni e applicazioni tecnologiche più rispettose ed anche economicamente appetibili.