Batterie al piombo: l’impegno congiunto delle industrie leader per la sostenibilità
International Lead Association, Battery Council International, Association of Battery Recyclers ed EUROBAT hanno sottoscritto un impegno congiunto per la gestione sostenibile dei materiali e per aumentare la sicurezza dei lavoratori e la tutela dell’ambiente.
Recentemente, in concomitanza con la celebrazione del World Economic Forum di Davos i soggetti che rappresentano grandi Gruppi industriali e le Associazioni che raccolgono insieme i produttori e i riciclatori di batterie per autoveicoli e industriali in Europa e negli USA, hanno stabilito un accordo congiunto finalizzato alla miglior gestione dei materiali dalla produzione al fine-vita delle batterie al piombo.
In sostanza, International Lead Association (ILA), Battery Council International (BCI), con sede negli Stati Uniti, Association of Battery Recyclers (ABR) ed EUROBAT, Associazione europea dei produttori di batterie per autoveicoli e industriali hanno sottoscritto un impegno e lanciato una task force per implementare un ampio programma di gestione dei materiali nell’ottica della sostenibilità e della salvaguardia della sicurezza dei lavoratori e dell’ambiente.
L’impegno congiunto mira alla condivisione delle migliori pratiche per la gestione responsabile del piombo durante tutto il ciclo di vita delle batterie, non solo quelle per applicazioni automotive, e alla promozione del miglioramento continuo nel settore ed è riassunto nei sette seguenti principi-chiave:
– supportare la produzione e il riciclaggio responsabile delle batterie ponendo l’eccellenza della salute e della sicurezza ambientale al centro delle operazioni;
– promuovere la sana gestione dell’esposizione e delle emissioni di piombo fissando obiettivi di miglioramento continuo e condividendo le migliori pratiche;
– adottare politiche di approvvigionamento responsabile per materiali contenenti piombo, cercare di identificare i rischi nella catena di approvvigionamento e utilizzare l’influenza delle Associazioni per promuovere le migliori pratiche per le prestazioni EHS nelle operazioni dei fornitori;
– ridurre al minimo l’impatto ambientale dei prodotti incoraggiando lo sviluppo di programmi che garantiscano un’efficace raccolta, trasporto e riciclaggio ecologico delle batterie al piombo usate;
– adottare pratiche commerciali che considerino le comunità interessate dalle operazioni, rispettino i diritti umani e del lavoro dei dipendenti e lavorino contro la corruzione in tutte le sue forme;
– coinvolgere in modo proattivo le principali parti interessate in modo aperto e trasparente;
– collaborare con le principali parti interessate e agenzie governative per condividere le competenze e promuovere il riciclaggio ecologico delle batterie al piombo nei paesi a basso e medio reddito.
“L’obiettivo principale di questo programma è collaborare con le parti interessate come le principali autorità ambientali globali, le ONG e le autorità di regolamentazione e contribuire a migliorare gli standard globali soprattutto a basso e paesi a medio reddito“, ha dichiarato Marc Zoellner, Presidente di EUROBAT e Amministratore delegato di Hoppecke Batteries con sede in UE.
“In quanto settore responsabile – ha proseguito – ci impegniamo a sviluppare una politica di approvvigionamento formale e prestazioni in materia di salute e sicurezza con l’obiettivo finale di stabilire un nuovo insieme di obiettivi. Questo progetto di Material Stewardship integrerà un’altra iniziativa autoimposta dell’industria delle batterie, in particolare il suo programma di successo “riduzione del piombo nel sangue dei dipendenti”, che è stato implementato in Europa e negli USA più di 20 anni fa“.
L’impegno sottoscritto dai vari soggetti emerge dalle valutazioni fatte nel contesto globale di riferimento che vedrà aumentare nel prossimo futuro in maniera significativa la domanda mondiale di batterie stante la diffusione dell’elettrificazione e la promozione di politiche di accumulo di energia.
All’aumentare della domanda, spiegano i soggetti in un comunicato stampa congiunto del 21 gennaio scorso, si assisterà ad un parallelo aumento della concorrenza per l’accesso alle materie prime; dinamica, questa, temono i produttori e riciclatori, che potrebbe ingenerare un aumento delle pratiche di riciclo non regolamentato.
In questo senso sta la volontà di fare rete fra realtà diverse unendo le forze per affrontare meglio dinamiche improprie a svantaggio di tutti, tanto più che, ricordano i produttori, se è vero che in USA e in Europa il riciclaggio delle batterie al piombo viene effettuato nel pieno rispetto delle norme a tutela della salute degli operatori e dell’ambiente; è altrettanto vero che nei Paesi in via di sviluppo le attività di riciclo, improprie e non regolamentate, causano gravi rischi per la salute dei dipendenti e per la salubrità di luoghi e comunità limitrofe.
“Questo è un momento significativo per l’industria delle batterie al piombo e i suoi fornitori leader in Nord America ed Europa – ha dichiarato David Shaffer, Presidente di BCI, e Presidente e Amministratore delegato di EnerSys, con sede negli Stati Uniti – A settembre abbiamo deciso di andare avanti con questo programma e abbiamo collaborato negli ultimi quattro mesi per concordare questo insieme di principi guida. Ci impegniamo a lavorare insieme per la produzione e il riciclaggio sicuri e responsabili delle batterie e crediamo di poter fare la differenza nei paesi in cui la necessità di miglioramento è maggiore“.
Ricordiamo che già lo scorso autunno (NdR: ne avevamo dato conto nell’articolo di settembre: “Batterie al piombo: occorre migliorare il riciclo nei Paesi in via di sviluppo“) i vari soggetti avevano siglato un protocollo di cooperazione internazionale volto ad aumentare gli sforzi congiunti per migliorare il riciclaggio delle batterie nei Paesi a basso e medio reddito.
Ora, una task force dei firmatari supervisionerà il progetto che includerà la definizione di misure per le aziende associate onde valutare le loro prestazioni e garantire che siano in linea con i principi guida.
Saranno fornite risorse aggiuntive per proseguire la divulgazione e la condivisione delle migliori pratiche nei Paesi a basso e medio reddito accanto al Programma delle Nazioni Unite per l’ambiente e con le ONG che stanno lavorando per ridurre l’impatto dell’inquinamento derivante dal riciclaggio non regolamentato delle batterie al piombo.