DIRETTIVA PER LA PROMOZIONE DI VEICOLI PULITI NEL TRASPORTO STRADALE

Gli Enti pubblici saranno obbligati ad acquistare una quota dei loro mezzi a basse emissioni

La Commissione UE ha espresso la propria soddisfazione per la decisione del Consiglio dei Ministri europeo di adottare una nuova Direttiva per promuovere i veicoli puliti nel trasporto stradale che obbligherà le Pubbliche Amministrazioni e gli incaricati del pubblico servizio a considerare gli effetti ambientali dei veicoli, lungo l’intero ciclo di vita. La Direttiva, approvata il 30 marzo, era stata proposta dalla Commissione a fine 2005 mira a stimolare il mercato dei veicoli puliti ed efficienti, in grado di ridurre le emissioni inquinanti e il consumo di carburanti e di incoraggiare gli investimenti e gli sviluppi nell’innovazione tecnologica da parte dell’industria. L’aumento delle vendite contribuirà a ridurre i costi grazie alle economie di scala e si tradurrà in un miglioramento delle prestazioni energetiche e ambientali di tutto il parco veicoli.
Nell’Unione europea il trasporto stradale rappresenta circa un quarto del consumo di energia e delle emissioni di CO2. Il potenziale di riduzione delle emissioni prodotte e di risparmio energetico è notevole, ma le tecnologie necessarie sono più costose di quelle utilizzate per la costruzione di veicoli tradizionali. Ora, la Direttiva prevede che gli Enti pubblici (le autorità statali, regionali o locali, gli organismi di diritto pubblico, le imprese pubbliche e gli operatori vincolati da contratti con enti pubblici per la fornitura di servizi di trasporto) siano soggetti all’obbligo di attribuire una quota dei loro acquisti annui (acquisto o leasing) di mezzi pesanti, come autobus e camion adibiti alla raccolta dei rifiuti ai veicoli ecologici migliorati, secondo la definizione fornita dalla norma di rendimento europea EEV). Si tratta, appunto, di veicoli adattati alle miscele di alto tenore di biocarburanti, a Gas naturale, a Gas di petrolio liquefatto, ad idrogeno e alle motorizzazioni elettriche o ibride che combinano il motore a combustione con quello elettrico. La Direttiva prevede, inoltre, che nelle decisioni di acquisto si deve tener conto delle prestazioni nel corso dell’intero ciclo di vita dei veicoli, sia in termini di consumi energetici, che in relazione alle emissioni di CO2 e delle sostanze inquinanti regolamentate di NOx (ossidi di azoto), NMHC (idrocarburi non metanici) e PM (particolato atmosferico). Gli operatori pubblici potranno comunque scegliere tra definire le specifiche tecniche per l’energia e le prestazioni ambientali o inserire le stesse considerazioni nei criteri di aggiudicazione dei bandi di acquisto o appalto. Il Commissario responsabile delle politiche energetiche dell’UE, Andris Piebalgs, ha affermato che “Queste misure con il tempo permetteranno di migliorare l’efficienza energetica dei trasporti, uno dei settori che inquinano di più e consumano più energia”. Per facilitare il processo di attuazione, la Commissione ha istituito un sito internet dedicato ai veicoli puliti e a basso consumo energetico, che include una Guida legislativa, un Calcolatore della durata di vita di un veicolo, informazioni e riferimenti sui progetti finanziati nel settore dalla Comunità.


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