Aumentano i pirati della strada
Cresce la tentazione della fuga per farla franca, ma il 70% dei pirati degli episodi mortali e più gravi viene poi identificato dalle forze di polizia.
Davvero preoccupanti i dati della pirateria stradale nel primo semestre 2019.
Secondo l’Osservatorio ASAPS, infatti, nei primi 6 mesi del 2019 sono stati registrati 543 episodi gravi di pirateria stradale, 89 in più rispetto al primo semestre del 2018, per una crescita del 19,6%.
I morti nel primo semestre 2019 sono stati 55 e 670 le persone ferite, mentre nello stesso semestre 2018 i morti erano stati 47 e i feriti 511.
L’incremento delle vittime mortali quindi è del 17%, quello dei feriti è del 31%.
La maggior parte dei casi (89,6%) è avvenuta di giorno e solo il 10,4% di notte.
Tuttavia, per i casi in cui le piraterie sono state mortali, le percentuali cambiano e salgono al 37,3% di notte e quelle di giorno sono state il 62,7%, con la triste conclusione che, quando si uccide di notte, si scappa di più.
Nella metà dei casi (51,8%) il pirata viene poi individuato dalle forze di polizia che rilevano il sinistro e l’identificazione schizza addirittura al 70,6% nei casi delle piraterie mortali!
Le donne sono meno portate alla fuga, appena l’8%, e gli stranieri sono stati il 15,8% del totale.
I ciclisti vittime mortali di pirati sono stati 7 quest’anno e 87 i feriti, mentre lo scorso anno nella prima parte dell’anno erano stati 9 e 71 i feriti.
I pedoni 28 quest’anno e 29 lo scorso anno.
Nei casi di identificazione immediata dopo l’incidente, è risultato positivo all’alcol o alla droga il 15,8% dei pirati.
Terribili anche i dati del mese di luglio 2019: 115 episodi di pirateria grave registrati dall’ASAPS, 13 dei quali mortali con 17 morti.
I 2 incidenti plurimortali hanno coinvolto i 2 bambini di Vittoria e le 4 giovani vittime di Jesolo con la macchina speronata e finita nel canale.