Veicoli commerciali: bene le immatricolazioni nel primo quadrimestre
Crescono, anche se in maniera disomogenea, tutti i segmenti del settore (LCV, HCV, MHCV) ad eccezione degli autobus (MHBC).
Buone notizie dal mercato europeo dei veicoli commerciali che confermano, anche nel mese di aprile, il trend in crescita iniziato nel 2019.
Sono 215.497 le nuove immatricolazioni nell’area Ue, un aumento del 7,8% rispetto all’analoga misurazione di aprile 2018, mentre, da gennaio 2019 le immatricolazioni sono cresciute del 5,8% pari a 871.000 nuovi veicoli (dati forniti da ACEA – European Automobile Manufacturers Association).
Prendendo come riferimento i cinque mercati principali: Germania, Francia, Italia, Regno Unito e Spagna, si osserva che la Germania ha guidato la crescita con un aumento del 12,1%, seguita dal Regno Unito (+ 8,3%), dalla Francia (+ 6,5%), dalla Spagna (+ 3,8%) e dall’Italia (+ 3,4%).
Vediamo, di seguito, i singoli segmenti.
Nuovi veicoli commerciali leggeri (LCV) fino a 3,5 ton.
Il segmento dei furgoni (che da solo rappresenta circa l’82% della domanda di veicoli commerciali nell’Ue), nel mese di aprile ha registrato i maggiori risultati: + 8,4%. Tutti i principali mercati confermano percentuali più che positive: Italia in testa con un invidiabile 15,6%, seguita da Germania (+ 13,2%) e dalla Francia (+ 12,4%). Considerevole la distanza con i pur apprezzabili risultati di Spagna (7,8%) e Regno Unito (+4,7%).
Anche i dati complessivi del primo quadrimestre confermano la crescita delle immatricolazioni di veicoli commerciali leggeri (+ 5,9% pari 721,303 veicoli) con la Germania che si segnala quale primo mercato a sostenere il segmento (+ 12,4%) seguita dai Paesi dell’Europa centrale che, comunque, hanno apportato un significativo contributo del + 10,9%).
Nuovi veicoli commerciali pesanti (HCV) di 16 ton. e oltre.
Anche per gli autocarri pesanti il mese di aprile ha registrato un deciso aumento rispetto alle rilevazioni dell’anno precedente: + 5,6%; una crescita trainata dagli ottimi risultati di Francia (+ 18,4%) e Regno Unito (+ 14,3%), anche se la domanda è diminuita in Spagna (-15,9%) e in Italia (-12,2%).
L’analisi del segmento nell’intero quadrimestre fotografa comunque una crescita del 4,9% rispetto all’analogo periodo del 2018, pari a 111.230 nuovi autocarri pesanti. In questo caso a trainare la crescita sono state le buone performance del Regno Unito (+ 18,1%) e della Germania (+ 12,2%), mentre il mercato italiano e quello spagnolo hanno registrato un calo delle immatricolazioni rispettivamente del – 11,4% e del -5,6%.
Nuovi veicoli commerciali medi e pesanti (MHCV) oltre 3,5 ton.
Aprile 2019 è stato un buon mese anche per quanto riguarda il segmento dei camion la cui domanda è cresciuta complessivamente del 5,8% rispetto ad aprile 2018. In questo caso, però, la fotografia dei cinque principali mercati di riferimento mostra dei risultati disomogenei: Francia e Regno Unito spuntano successi a doppia cifra (+ 17,7% e + 10,3%), distanziando la Germania che pure mostra un apprezzabile + 4,7%, mentre le immatricolazioni di nuovi camion calano in maniera significativa nell’area mediterranea con la Spagna che registra il risultato peggiore (- 15,0%) e l’Italia che presenta un negativo 7,4%.
A livello quadrimestrale, in Europa, il mercato degli autocarri registra una crescita del 6,1% (136.575 unità in totale), con Regno Unito e Germania che guidano la crescita (rispettivamente: + 15,7% e + 13%), mentre, per contro, le immatricolazioni di nuovi autocarri sono diminuite in Spagna e in Italia con un calo rispettivo del 5,7% e del 10,4% nel periodo gennaio-aprile 2019.
Nuovi autobus e autobus medi e pesanti (MHBC) oltre 3,5 ton.
Unico segmento in calo, nel più ampio quadro dei veicoli commerciali, quello degli autobus che continua, anche in aprile, il trend in discesa già registrato a marzo: – 4,4%. Ad eccezione della Spagna, nella quale la domanda è cresciuta sensibilmente a due cifre (+ 23,6%), tutti i principali mercati hanno registrato cali significativi: Regno Unito (-28,4%), Germania (-24,1%) e Francia (-16,7%).
La fotografia del mercato Ue nell’intero quadrimestre mostra che la domanda di nuovi autobus è leggermente diminuita (- 0,9%); un dato contenuto grazie al contributo dei mercati dell’Europa centrale che da soli hanno supportato la domanda (+ 23%) a differenza delle contrazioni registrate nei mercati maggiori.