Veicoli pesanti: nuovi limiti alle emissioni di CO2
Approvato dal Parlamento Ue il primo Regolamento sulla riduzione delle emissioni di CO2 per camion e autocarri: – 30% al 2030 con uno step intermedio entro il 2025 rispetto ai valori emessi nel 2019.
Approvato ieri, giovedì 18 aprile, dal Parlamento europeo il primo Regolamento comunitario sulla riduzione delle emissioni di CO2 da camion e autocarri. La nuova legislazione, precedentemente concordata in via informale con i ministri europei già a febbraio, è stata adottata con 474 voti favorevoli, 47 contrari e 11 astensioni.
I veicoli pesanti, rimarcano da Strasburgo, sono responsabili del 27% delle emissioni di CO2 del trasporto su strada e di quasi il 5% delle emissioni di gas serra dell’UE (dati riferiti al 2016). Dal 1990 le emissioni dei veicoli pesanti sono aumentate del 25%, soprattutto a causa dell’aumento del traffico merci su strada e si prevede che aumenteranno ulteriormente se non si dovessero adottare e applicare nuove politiche.
Orbene, nel testo viene stabilito che le emissioni di CO2 dei veicoli pesanti, quali camion e autocarri, dovranno essere ridotte del 30% entro il 2030, con un obiettivo intermedio di riduzione del 15% entro il 2025, rispetto ai valori emessi nel 2019.
Sempre entro il 2025, i costruttori dovranno garantire che almeno il 2% della quota di mercato delle vendite di veicoli nuovi sia costituito da veicoli a basse o a zero emissioni, al fine di contrastare il costante aumento delle emissioni del traffico stradale, di cui circa un quarto è dovuto ai veicoli pesanti.
Inoltre, in linea con gli accordi di Parigi sulle azioni volte al contenimento del riscaldamento globale, si prevede che la Commissione europea dovrà proporre nel 2022 nuovi obiettivi per il periodo successivo al 2030.
“È un grande successo che l’UE si attivi per la prima volta sulle emissioni di CO2 dei veicoli pesanti – ha dichiarato Bas Eickhout parlamentare del Gruppo dei Verdi europei/Alleanza Libera Europea, Relatore del provvedimento – Il regolamento contribuirà a ridurre l’inquinamento sulle nostre strade e a migliorare la qualità dell’aria. Il futuro degli autocarri più puliti sarà guidato dall’innovazione. Questa legislazione dovrebbe pertanto incoraggiare l’industria a stimolare il cambiamento e i progressi tecnologici“.
Transport & Environment – Federazione Europea per i trasporti e l’ambiente ha accolto favorevolmente la notizia sottolineando come la riduzione delle emissioni dei veicoli pesanti comporterà, non solo vantaggi per l’ambiente e la qualità dell’aria, ma anche un notevole risparmio sui costi di acquisto carburante per i camionisti.
Inoltre, sempre da T&E, si rimarca positivamente la scelta dei deputati europei di premiare i veicoli pesanti a trazione elettrica, quelli ibridi e quelli a idrogeno con un obiettivo di riduzione di CO2 meno rigoroso affermando che tale incentivo alle vendite di autoveicoli pesanti ad emissioni zero contribuirà a far decollare anche in questo settore la transizione dai combustibili fossili a quelli meno impattanti.
Stef Cornelis, cleaner truck manager di T&E ha dichiarato: “Questa legge rappresenta un momento cruciale per l’industria dei camion in Europa. Dopo vent’anni caratterizzati da pochissimi progressi nell’efficienza dei consumi e le maggiori multe comminate nella storia del settore per il cartello tra produttori, ora questi dovranno tagliare le emissioni di quasi un terzo nell’arco di un decennio e iniziare a produrre camion a emissioni zero. Ma questo è solo l’inizio e le regole dovranno essere riviste in un’ottica più ambiziosa alla data del 2022“.
Gli obiettivi di riduzione delle emissioni saranno determinati in base ai livelli di emissioni raggiunti dalla nuova flotta di camion a partire dalla metà del 2019 sino alla metà del 2020. T&E mette in guardia i regolatori dell’ovvia tentazione per i produttori di gonfiare i livelli delle emissioni a partire da luglio per ridurre gli sforzi necessari per raggiungere gli obiettivi di riduzione della CO2 nel decennio successivo.
“L’industria automobilistica europea ha una comprovata esperienza di collusione – ha dichiarato Stef Cornelis – I regolatori dell’UE devono restare in guardia; nessuna porta deve essere lasciata aperta alla manipolazione e all’imbroglio negli obiettivi di riduzione delle emissioni. La Commissione europea dovrebbe pertanto presentare quanto prima una metodologia rigorosa per verificare e adeguare, se necessario, i valori di riferimento. Gonfiare i livelli di emissione del 2019/2020 comprometterà gravemente l’obiettivo del regolamento, determinerà un minore risparmio di carburante, comprometterà le riduzioni delle emissioni e comprometterà ulteriormente il raggiungimento degli obiettivi di Parigi“.
A questo punto il Consiglio dovrà approvare formalmente il testo prima che questo possa entrare in vigore.