PNEUMATICI AMICI DELL’AMBIENTE? OCCHIO ALL’ETICHETTA
Dalla classe A alla G, l’etichetta terrà conto di efficienza, sicurezza e rumorosita
Pneumtatici amici dell’ambiente? Perché no? Anche le gomme possono dare il loro contributo alla riduzione dell’inquinamento. Se si considera infatti che i pneumatici sono una delle principali cause dell’eccessivo e inutile consumo di carburante, ecco allora che “pneumatici efficienti” sono anche “pneumatici sostenibili”. La lotta alle emissioni parte quindi dalle gomme. A partire da quelle ben gonfie. Una pressione troppo bassa provoca un maggiore attrito tra pneumatico e strada causando un effetto frenante, un consumo maggiore di carburante e una rapida usura del battistrada. E non solo. Un pneumatico sgonfio riduce l’aderenza sull’asfalto e allunga la distanza di frenata. In breve, un pneumatico sgonfio riduce la sicurezza della guida, aumenta i consumi di carburante del 3-4% e riduce la durata delle gomme del 40%.
Gonfiare le gomme fa risparmiare così sul pieno di benzina. Ma se i pneumatici gonfi fanno bene alle nostre tasche, fanno ancor più bene all’ambiente. E se vengono sostituiti con gomme più performanti è ancora meglio. Se ne sono accorti in California dove, secondo quanto riporta la rivista Scientific American, stanno cercando di spingere, da un lato gli utenti al turn over dei pneumatici e dall’altro le case produttrici alla produzione di gomme dalla miglior resa e dalla minor resistenza al rotolamento, grazie ad una proposta di etichettatura dei pneumatici. Il vantaggio? Secondo la Commmissione energetica governativa, una riduzione del 2% del consumo di carburante. L’equazione è presto fatta: miglior qualità dei pneumatici, minor resistenza al rotolamento, minor consumo di carburante, maggior risparmio, minori emissioni e minor inquinamento. In Europa un quarto delle emissioni di CO2 è prodotto dalle automobili, (circa 220 milioni), con un aumento del 40% dal 1990 al 2004. Il 20-30% del consumo di carburante (e quindi delle emissioni di CO2) dipende dallo stato dei pneumatici. Circa un quarto delle emissioni pro- dotte da un’auto dipende così dalla qualità dei pneumatici. Di qui, sulla scia della soluzione made in California, la proposta della Com- missione Industria del Parlamento Europeo di un sistema di etichettatura per i pneumatici basato sulla loro efficienza energetica. L’eticchetta servirà dunque ad informa- re gli acquirenti dei pneumatici sulla loro efficienza, sicurezza e rumorosità grazie ad una scala di efficienza dalla “A” ( la classe “verde”, la migliore) alla “G” (la classe “rossa”, la peggiore). Le etichette, mostreranno le categorie di efficienza energetica (ovvero la resistenza al rotolamento), sicurezza (ovvero l’aderenza sul bagnato) ed il rumore e dovranno essere chiaramente esposte ovunque verranno venduti pneumatici, inclusi i concessionari di automobili. Obbligo dei rivenditori sarà dunque quello di informare in modo trasparente gli acquirenti-automobilisti sulla performance di tutte le tipologie di gomme in vendita: consumi, presa sul bagnato e anche rumore. Oltre che performanti ed efficienti, le nuove gomme dovranno infatti essere anche silenziose. La proposta è quella di un bollino che raffigura una gomma con i paraorecchie se il rumore è inferiore ai 68 decibel (C1), 69 decibel (C2) or 70 decibel (C3). Le informazioni, poi, secondo quanto decretato dal Parlamento Europeo, dovranno essere stampate sia sulle ricevute d’acquisto, sia sui gli stessi pneumatici. Un sito web, invece, dovrebbe aiutare i consumatori a districarsi tra le varie offerte del mercato, classificando e comparando le varie tipologie di pneumatici in base alle loro caratteristiche e performance. Secondo il deputato belga Ivo Belet del gruppo del centro-destra PPE, responsabile della relazione della Commissione Industria, pneumatici più efficienti permetterebbero di abbattere il consumo di carburante fino al 10% con un risparmio energetico equivalente a 1,3 milioni di macchine in meno sulle nostre strade. “Scegliere le gomme amiche dell’ambiente diventerà molto semplice grazie alle etichette europee – commenta Belet – E il risparmio sulla benzina sarà evidente: una misura molto semplice che aiuterà sia le tasche degli automobilisti che il clima”. La proposta è inclusa nel “Pacchetto efficienza energetica”, adottato dall’Unione Europea nel dicembre scorso che punta in tre direzioni: 20% di emissioni in meno, 20% di energia risparmiata grazie a maggiore efficienza energetica e 20% di energie rinnovabili in più entro il 2020. Se fino ad ora a dare la pagella ai pneumatici aveva pensato Altroconsumo, ora, con le etichette ci penseranno gli stessi Costruttori. Nell’attesa, l’esito dei test sui pneumatici estivi condotti da Altroconsumo su 18 gomme di diverse marche su fondo asciutto e fondo bagnato, è un’ottima guida all’acquisto, utile per districarsi nella miriade di offerte del mercato con un occhio all’aderenza, all’affidabilità, al consumo e alla durata, oltre che all’inquinamento prodotto dalle gomme (attraverso il rilascio di sostanze inquinanti) e al prezzo. Considerando la miriade di variabili da tener conto nell’acquisto e la difficoltà nel reperire tutte le informazioni relative, trovare l’optimum oggi non è quindi così facile. Con l’etichetta arriverà anche più trasparenza nell’informazione e semplicità nelle valutazioni che conducono all’acquisto.