Autoveicoli: in Italia aumenta nel 2018 la spesa complessiva
Pesa l’incremento del costo dei carburanti, la crescita dei prezzi per manutenzione e riparazione, gli adeguamenti tariffari dei pedaggi autostradali e la voce pneumatici.
Gli italiani tornano a spendere per le quattro ruote, sia in termini di acquisto che di esercizio. È questa la sintesi estrema che emerge dalle cifre contenute in una stima diramata quest’oggi dall’Osservatorio Autopromotec, struttura di ricerca di Autopromotec, la biennale internazionale delle attrezzature e dell’aftermarket automobilistico, la cui prossima edizione è in programma dal 22 al 26 maggio 2019 presso il quartiere fieristico di Bologna.
195,3 miliardi di Euro, pari quasi all’11,10 % del Prodotto Interno Lordo nazionale è il totale sostenuto dalle famiglie e dalle imprese del Paese (quindi nel conto sono compresi anche veicoli commerciali e industriali e autobus) con un considerevole incremento del 3,3% rispetto alla spesa del 2017 che si è attestata sui 189 miliardi.
Andando ad analizzare i vari capitoli di spesa che concorrono al raggiungimento della cifra sopra esposta e al loro peso relativo, si scopre che – ma il sentire comune lo aveva già ampiamento intuito – la principale “voce”, in termini di importanza è quella relativa ai carburanti: 60,7 miliardi di Euro spesi nel 2018 e che “pesano” per il 31,1% sul totale.
Tra l’altro, nell’anno che va a concludersi si è assistito ad una crescita della spesa per i carburanti pari al +8,3% rispetto allo scorso anno, un incremento dovuto sì all’aumento dei consumi dopo anni di crisi, ma soprattutto al rincaro dei prezzi alla pompa.
La voce di spesa relativa all’acquisto di autoveicoli presenta, invece, solo un lieve incremento rispetto al 2017: appena + 0,2% che si traduce in 50,3 miliardi di Euro contro i precedenti 50,2 miliardi.
Seguono, in ordine di peso, le voci manutenzione e riparazione che, in totale, assorbono circa 1/5 della spesa globale e presentano anch’esse un lieve incremento del 2,5% pari ai 39,3 miliardi del 2018 contro i 38,4 del 2017.
Tali cifre, secondo l’Osservatorio, si giustificano con l’incremento del parco auto circolante e la parallela crescita dei prezzi per manutenzione e riparazione come già anticipato in un precedente articolo di fine agosto.
Anche le cifre sborsate per assicurazione RC auto, incendio e furto hanno il loro peso nel totale; nell’anno in corso famiglie e imprese italiane hanno pagato alle imprese di assicurazione la bella cifra di 17,7 miliardi con un leggero incremento dello 0,3% in più rispetto al 2017.
Che dire poi dei pedaggi autostradali: un salasso da 8,3 miliardi di Euro peraltro cresciuto del 3,4% rispetto al “prelievo” del 2017. È vero che il traffico veicolare è risalito grazie alla ripresa economica generale, tuttavia, gli adeguamenti tariffari ci hanno messo del loro.
Vera e propria croce per gli abitanti dei centri urbani, la voce parcheggi ha pesato per 8 miliardi (+ 1,1% rispetto all’anno prima) mentre le tasse automobilistiche assommano una cifra pari a 6,9 miliardi (+1,2% rispetto al 2017).
Anche la spesa per gli pneumatici è aumentata rispetto all’anno scorso: +2,5% per un totale di 4,1 miliardi.
Certamente un aumento della spesa complessiva per il settore auto può significare un aumento della fiducia in generale da parte dei consumatori ed una ripresa dell’economia; resta da considerare se, come taluni sostengono, il Prodotto Interno Lordo a cui certamente questo settore dà un contributo considerevole, sia un indicatore efficace per fotografare lo stato di benessere del Paese.