Grazie a uno studio americano ragazzi più consapevoli sui pericoli dell’eccesso di velocità

I giovani alla guida diventano più responsabili se vedono con i proprio occhi i danni che gli incidenti stradali possono provocare.

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Un recentissimo studio, pubblicato sulla rivista Transportation Research, e concentrato sul programma Texas Reality Education for Drivers ha dimostrato che far vedere agli adolescenti i danni provocati dagli incidenti stradali direttamente al pronto soccorso, ai reparti e financo all’obitorio porta loro una maggior consapevolezza sulle conseguenze di una guida spericolata.

Tutto è partito da una ricerca condotta dalla Baylor University negli Usa (dove le regole per la guida sono diverse rispetto all’Italia) che ha analizzato il comportamento di alcuni giovani al volante, scoprendo che gli incidenti automobilistici sono proprio la loro principale causa di morte accidentale.

Gli incidenti automobilistici sono la principale causa di morte per adolescenti negli Stati Uniti e, secondo i Centers for Disease Control and Prevention, ammontano a circa uno su tre” così ha dichiarato l’autore principale dello studio Beth A. Lanning, presidente associato e professore associato di salute pubblica nel Baylor’s Robbins College of Health and Human Sciences.

Lo studio, basato sul programma Texas Reality Education for Drivers ha incluso 21 giovani indirizzati da un tribunale o da un amministratore scolastico per azioni disciplinari e come parte del programma di formazione di sei ore prevedeva che fosse tenuto direttamente in ospedale (pronto soccorso, reparti di terapia intensiva e obitorio), dove i ragazzi hanno avuto modo di ascoltare direttamente dagli infermieri e dagli altri operatori sanitari gli effetti devastanti sulle vittime degli incidenti.

Il risultato al termine del progetto e della formazione “sul campo” è stato un grande cambiamento da parte dei ragazzi coinvolti, legato soprattutto alla maggiore consapevolezza sui pericoli dell’eccesso di velocità e sull’influenza degli amici alla guida dopo aver bevuto alcolici.

“In ogni caso – ha concluso Lanning – gli incidenti dei giovani driver sono dovuti a molteplici fattori che richiedono una soluzione complessa. Un cambiamento nella percezione e nella consapevolezza del rischio non sempre si traduce in un cambiamento nel comportamento: occorre aiutare gli adolescenti a guidare in sicurezza tutti insieme: educatori, ricercatori e soprattutto genitori”.

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