E-call: scatta l’obbligo a partire dal 31 marzo
Il dispositivo di chiamata di emergenza compone automaticamente il 112 in caso di incidente stradale grave e consente ai servizi di soccorso di decidere tempestivamente il tipo e le dimensioni delle operazioni necessarie.
Dal 31 marzo tutti i nuovi veicoli immatricolati in Europa dovranno essere dotati dell’E-call, il dispositivo di chiamata d’emergenza in grado di allertare automaticamente i servizi di soccorso in caso d’incidente stradale.
L’iniziativa europea ha lo scopo di utilizzare un apparecchio installato a bordo di tutti i veicoli che, nel momento in cui rileva il forte impatto di un incidente, genera automaticamente una chiamata al numero unico di emergenza 112.
Oltre a stabilire una connessione vocale tra il veicolo ed il centro di soccorso più vicino, l’E-call invierà in allegato l’esatta localizzazione dell’incidente e altri dati rilevanti del sinistro che permetteranno ai servizi di soccorso di decidere tempestivamente sul tipo e le dimensioni delle operazioni necessarie.
La chiamata può essere attivata anche in modo manuale tramite un apposito pulsante, funzionalità utile nel caso si sia invece testimoni di un incidente.
“Il sistema E-call – ha dichiarato Olga Sehnalová, la parlamentare europea che ha guidato l’iter legislativo – contribuirà ad aumentare la sicurezza degli utenti della strada riducendo significativamente i tempi di arrivo dei servizi di soccorso in caso di incidente grave. Sfortunatamente, il numero di morti sulle strade europee è ancora inaccettabilmente alto”.
Secondo le statistiche sulla sicurezza stradale, nel 2016 circa 25.500 persone hanno perso la vita e 135.000 sono state ferite gravemente sulle strade dell’UE.
Sebbene sia stata registrata un calo di vittime del 2% rispetto al 2015, tale riduzione risulta ancora troppo modesta per raggiungere l’obiettivo UE di dimezzare il numero di vittime della strada entro il 2020.
Nel 2016, la maggior parte degli incidenti stradali (55%) si è verificata sulle strade extraurbane, circa l’8% sulle autostrade e il 37% nelle aree urbane.
La maggior parte delle vittime (46%) sono gli occupanti di auto, ma anche gli utenti vulnerabili della strada come pedoni, ciclisti e motociclisti, che insieme rappresentano la stessa quota, sono esposti al rischio di incidente, in particolare nelle aree urbane.
Con l’E-call si stima che i tempi di risposta dei servizi di emergenza saranno ridotti del 50% nelle aree extraurbana e del 40% nelle aree urbane, salvando la vita di 1.500 persone all’anno.
“Sia gli Stati membri che i produttori – ha concluso Olga Sehnalová – hanno avuto abbastanza tempo per preparare infrastrutture e tecnologie, in modo che l’E-call inizi a lavorare immediatamente per offrire i suoi maggiori benefici e aumentare la sicurezza dei cittadini che viaggiano ovunque in Europa”.