Code in autostrada: quanto ci costano?
Nel 2016 sono stati persi 64 giorni per fila o per blocchi della circolazione.
“Cara coda ma quanto ci costi, oltre ai disagi?”
Se lo sono chiesto gli esperti dell’Asaps, Associazione Sostenitori ed Amici della Polizia Stradale, che hanno stimato le ore perse nelle file in autostrada dagli automobilisti italiani.
Circa il 36% degli incidenti nell’intera rete autostradale vede il coinvolgimento dei veicoli pesanti e, tenendo conto che nel 2016 la Polizia Stradale è intervenuta in 28.153 incidenti, avvenuti sull’intera rete, compresi quelli con soli danni a cose, emerge una media di circa 77 incidenti al giorno, di cui 28 con il coinvolgimento di veicoli commerciali.
Nelle autostrade italiane gli incidenti sono ancora numerosi, nonostante la sinistrosità complessiva e in particolare la mortalità siano fortunatamente in netto calo, anche grazie al Tutor.
In ogni caso, per la maggior parte di questi eventi, gli automobilisti, a causa del blocco parziale o totale della circolazione, dovranno aspettare in coda mediamente per una o più ore in quanto il tempo per il soccorso meccanico dei mezzi pesanti è maggiore che per i veicoli leggeri. Se poi si aggiunge la perdita del carico, i tempi di risoluzione aumentano notevolmente.
Secondo gli esperti dell’Asaps, ogni 10.000 incidenti sulla rete autostradale si perdono 250 ore per le code e 300 ore per i blocchi della circolazione.
Quindi, nel 2016 per 28.000 incidenti si sono perse 700 ore in code e 840 ore per blocco della viabilità, ben 2 mesi persi in fila.
Era andata peggio nel 2010 quando, con 32.746 incidenti rilevati, sono state perse circa 818 ore di coda e 982 ore di blocco per un totale di 1.800 ore perse, pari a 75 giorni.
Si tratta ovviamente di una media, con tempi distribuiti fortunatamente su varie autostrade e in momenti diversi, e quindi capiterà che un automobilista non farà mai un’ora di coda, ma un altro che viaggia tutto l’anno, può tranquillamente stare 5-6 giorni in fila sulla rete autostradale.
Lo smaltimento di una coda richiede in media circa 7 minuti ogni km, quindi alla riapertura del traffico una coda di 10 km si smaltisce in circa 1 ora e 10 minuti.
Una fila di 10 km su una autostrada a 3 corsie imbottiglia almeno 500 tir e 3.300 vetture.
Se la fila riguarda anche l’altra carreggiata anche per soli 5 km si aggiungeranno altri 250 veicoli pesanti e 1.650 vetture, per un totale di 750 veicoli pesanti e quasi 5.000 vetture.
Se l’autostrada è a 4 corsie, l’incremento è di circa 500 camion su 10 km e di altri 250 su 5 km di coda nella carreggiata opposta.
Un incidente che blocca la circolazione, ad esempio sulla A1 e la A14, cioè sulle spine dorsali della viabilità nazionale senza alternative, oltre ad essere un disagio per gli automobilisti coinvolti e per la viabilità, diventa un costo rilevante per l’economia del Paese.
Basta calcolare il costo orario per quei 750 Tir e per i 5.000 automobilisti quasi tutti in transito nei giorni feriali per ragioni di lavoro o economiche in genere su due sole code di 10 e 5 km.
“Sarebbe importante che organismi istituzionali specializzati o Università quantificassero il costo globale per l’economia che sicuramente è valutabile in diversi milioni di euro al giorno. – ha dichiarato in una nota Giordano Biserni, Presidente Asaps – Ciò rende ancora più urgente una serie di interventi innanzitutto per la verifica delle condizioni di rischio: tempi di guida, riposi, velocità dei veicoli in generale, qualità dei mezzi”.