Mercato auto italiano: a giugno cresce a doppia cifra, +12,9%

Calano le vendite ai privati, ma il noleggio e le società viaggiano a gonfie vele grazie al superammortamento e alla stagione turistica appena iniziata.

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Secondo i dati del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti a giugno sono state immatricolate 187.642 auto in crescita del 12,9% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno quando ne furono immatricolate 166.232.

Ottima performance per il primo semestre 2017 che supera la soglia del milione di auto nuove con 1.136.331 immatricolazioni: +8,9% rispetto alle 1.043.388 dell’anno precedente.

Ricordiamo che nei primi 6 mesi si produce il 60% del totale anno, pertanto è molto probabile che che il 2017 si chiuderà con oltre 2 milioni di auto vendute.

Il miglioramento del nostro quadro congiunturale – ha spiegato Gian Primo Quagliano, presidente del Centro Studi Promotor – facilita il processo di smaltimento del forte contingente di domanda di sostituzione accumulata durante la grande crisi che ci siamo lasciati alle spalle, in quanto induce gli italiani ad attingere ai propri risparmi ed anche ad indebitarsi per acquistare nuove auto. D’altra parte va segnalato che, secondo gli ultimi dati disponibili, il parco circolante italiano continua a crescere nonostante la presenza ormai da tempo sul mercato di nuovi formidabili concorrenti all’automobile come l’alta velocità ferroviaria e i voli low cost. Queste soluzioni ampiamente utilizzate non stanno determinando la rinuncia alla proprietà dell’auto, ma soltanto una diminuzione delle percorrenze, come emerge anche dal calo dei consumi di carburanti auto”.

Analizzando i canali di vendita, emerge un calo nei privati sia nel mese (-3,1%) che nel cumulato (-1,5%).
Viaggia a gonfie vele invece il canale del noleggio (+43% a giugno e +17,1% nel primo semestre), caratterizzato principalmente da una forte spinta del breve termine (+68,4%) dovuta all’avvicinarsi delle vacanze estive.
Robusta anche la chiusura delle società che aumentano del 32,5% a giugno e del 36% nel periodo gennaio-giugno, grazie al superammortamento.

Il comparto dell’auto è attivo in tutte le sue componenti – ha commentato Michele Crisci, Presidente dell’UNRAE – Certo, pur potendoci aspettare nei prossimi sei mesi un clima di fisiologica instabilità politica pre-elettorale, auspichiamo che la preparazione della legge di stabilità non debba causare incertezza o rinvio di decisioni di acquisto per le famiglie e per le imprese, portando ad una ripercussione negativa sulle immatricolazioni di autovetture nuove sulla fine dell’anno”.

Sarebbe davvero uno peccato per le entrate dello Stato che da gennaio a giugno, grazie a un fatturato di 23,4 miliardi di Euro, ha potuto incassare 4,2 miliardi di Euro di IVA.

Sul fronte delle alimentazioni, a giugno si registra un aumento del 15,8% in volumi delle autovetture con motorizzazioni diesel che arrivano al 58,8% di rappresentatività sul totale mercato con una crescita del 9,3% anche nel cumulato gennaio-giugno, con 648.314 unità e una quota del 56,7%.
Crescono anche le vendite di auto a benzina: +2,6% nel mese e +5% nel cumulato.
Continua l’aumento delle ibride, che a giugno raddoppiano i loro volumi (+100,4%), e di quelle elettriche (+103,2%), che mantengono entrambe una crescita sostenuta anche nel cumulato, aumentando, rispettivamente, del 68,8% e del 44,2%.
In calo continuo il metano che perde il 32,5% a giugno il 38,6% nel semestre, mentre il GPL registra un aumento nel mese del 35,5% e del 25,3% nei 6 mesi.

Negli ultimi 4 mesi – ha commentato Filippo Pavan Bernacchi, presidente di Federauto – il mercato è andato come sulle montagne russe: incremento a marzo, aprile in flessione, ripresa a maggio e forte ripresa a giugno. Il risultato estremamente positivo di giugno è figlio soprattutto dalla battaglia tra le case costruttrici che vogliono accaparrarsi punti di quota. In ballo gli importanti premi legati al risultato del primo semestre. A beneficiarne sono i clienti che trovano delle promozioni incredibili – anche sulle kilometrizero – sia sui marchi generalisti sia sui premium. Comprare un’auto oggi? Non sembra essere mai stato così conveniente”.

Infine, dall’inchiesta congiunturale di giugno del Centro Studi Promotor emerge tuttavia un modesto calo del clima di fiducia degli operatori dovuto soprattutto al fatto che il beneficio dell’attuale situazione del mercato auto per i bilanci delle loro aziende è meno rilevante di quanto le statistiche sulle immatricolazioni indurrebbero a ritenere.
Questa situazione deriva dal forte ricorso alla prassi dei “chilometri zero” che è però diffusa ampiamente anche all’estero e che è ormai diventata una componente strutturale del mercato.


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