Mercato auto europeo: primo calo dopo 3 anni di crescita

Francia e Germania registrano i cali maggiori ma il consuntivo dei primi dieci mesi resta positivo.

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Il mercato auto europeo a ottobre registra una battuta d’arresto: 1.140.742 vetture immatricolate rispetto alle 1.143.952 dello stesso periodo 2015.
3.000 immatricolazioni in meno che fanno registrare un calo dello 0,3% dopo 36 mesi di segni positivi, interrotti solo nel luglio scorso con un calo dell’1,4%.

Resta in aumento del 6,9% il consuntivo dei primi dieci mesi, con 12.748.741 auto vendute rispetto alle 11.920.693 del gennaio-ottobre dello scorso anno.

Dopo 10 mesi, 22 Paesi stanno crescendo più della media del mercato, tutti sono in territorio positivo tranne Svizzera e Olanda.

Abbiamo un chiaro segnale dai dati europei e dal nostro mercato – ha commentato Romano Valente, Direttore Generale dell’UNRAE, l’Associazione delle Case automobilistiche estere – che le politiche fiscali funzionano quando sono strutturali e per questo l’Italia sta vivendo un momento più florido per le auto a società grazie al superammortamento, pur rimanendo indietro rispetto alle politiche fiscali degli altri 4 Major Markets. Al momento, però, per il 2017 vediamo una revisione del superammortamento al 140%, che viene cancellato sulle auto aziendali assegnate ai dipendenti in uso promiscuo. Resta ancora poco tempo per riconsiderare il provvedimento ed evitare di innescare una improduttiva anticipazione della domanda sul finire del 2016, con rimbalzo negativo sul 2017”.

“Il mercato europeo è comunque in buona salute e con ogni probabilità, – hanno spiegato dal Centro Studi Promotor dovrebbe chiudere il 2016 con 14.690.000 immatricolazioni e quindi con un calo sui livelli ante-crisi (2007) ridotto al 5,7% a fronte di una contrazione del 12% alla fine del 2015. Come è noto, il gap rispetto ai livelli ante-crisi è dovuto soprattutto ai paesi della fascia meridionale della zona euro che sono stati fortemente penalizzati dalle politiche di austerity dell’Unione Europea, ma che sono oggi interessati da recuperi consistenti e, non a caso, sono meno influenzati dagli effetti di calendario”.

Germania
Il mercato tedesco, dopo la flessione di maggio è di nuovo in calo del 5,6%, con 262.724 vetture, 15.600 in meno rispetto alle 278.372 dello scorso anno.
Il cumulato del gennaio-ottobre 2016 chiude con 2.818.507 immatricolazioni, registrando un +4,9% rispetto alle 2.686.310 dello scorso anno.
Il canale dei privati registra poco meno di 93.000 unità (-1,9% rispetto a ottobre 2015), mentre è in crescita del 6,9% nel cumulato con 990.000 immatricolazioni.

Regno Unito
Cresce dell’ 1,4% il mercato britannico dopo l’impennata di settembre realizzata grazie al cambio-targa. Sono state vendute 180.168 auto, in crescita dell’1,4% rispetto alle 177.664 dello scorso ottobre.
Aumentano del 4,2% le immatricolazioni nel canale delle flotte, ma calano dell’1,1% i privati, con 77.821 unità (+0,3% nei 10 mesi), e le società che perdono il 7,8%, con una rappresentatività del 3,3% (-5,9% nel cumulato).
In flessione il diesel (-2,4%) e in aumento, invece, la benzina (+4,9%) e le alimentazioni a basso impatto ambientale (+12,4%).

Francia
In Francia sono state immatricolate 155.194 auto nuove, in calo del 4% rispetto alle 161.737 dell’ottobre 2015. Positivo il periodo gennaio-ottobre 2016 con 1.657.644 vetture immatricolate, in aumento del 4,7% rispetto alle 1.583.172 dello stesso periodo del 2015.
Scendono del 7,9% gli acquisti dei privati, con una quota del 51%, e il canale del noleggio (-1,8%) con una quota del 9,5%, mentre restano stabili in quota le società (-0,3%) con il 39,5%.
Sul fronte alimentazioni, il diesel registra una quota del 50,4%, la benzina del 45,3%, le vetture elettriche dell’1% e le ibride del 3,2%.

Spagna
Il mercato auto spagnolo chiude in crescita del 4% e un volume di 83.248 immatricolazioni di auto nuove, rispetto alle 80.055 dello scorso anno.
La mancanza del Plan PIVE, il piano di sostegno alle vendite, però si fa sentire, soprattutto sul canale dei privati che cala del 2,3%, sebbene in crescita del 7,7% nei 10 mesi a 501.126 unità, il 52% di quota sul totale.
Ottima performance del noleggio che, grazie al flusso turistico, compensa il rallentamento dei privati e cresce del 36,7% (+15% nei 10 mesi). Crescono anche le società che incrementano del 10,9% con 23.323 vendite.

Il sostanziale pareggio rispetto al dato di ottobre 2015, quindi, deriva soprattutto da risultati di segno opposto nei cinque maggiori mercati che complessivamente valgono il 75% delle immatricolazioni. In particolare i cali accusati dai mercati tedesco e francese sono quasi completamente compensati dalle crescite nel Regno Unito, in Spagna e soprattutto del 9,8% nel mercato italiano, che si dimostra trainante nel contesto europeo.


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