Raccolta di RAEE: +14% nei primi 9 mesi del 2016
I dati del Centro di Coordinamento RAEE, presentati in anteprima a Ecomondo, registrano un netto incremento dei quantitativi di rifiuti elettrici ed elettronici, ma siamo ancora lontani dagli obiettivi di raccolta europei.
Continua a crescere la raccolta differenziata dei Rifiuti da Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche (RAEE) in Italia nel periodo gennaio-settembre 2016, confermando l’inversione di tendenza già registrata nei due anni precedenti.
Dopo l’incremento dell’8% registrato nel 2015, i primi 9 mesi del 2016 registrano un quantitativo complessivo di 210.930 kg di RAEE, pari al 14% in più rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
Sono questi i dati elaborati dal Centro di Coordinamento RAEE e presentati alla Fiera Ecomondo di Rimini in occasione del Forum RAEE, dedicato alla circolarità delle risorse nel settore delle apparecchiature elettriche.
Cresce anche la raccolta di ogni singolo raggruppamento:
– R2 (+35%), che comprende Grandi Elettrodomestici quali lavatrici, forni elettrici, lavastoviglie,
– R4 (+18%), dedicato ai piccoli elettrodomestici come cellulari, tablet, frullatori ecc.,
– R5 (+22%), il raggruppamento delle sorgenti luminose,
– R1 (Freddo e Clima) segna un +8%.
L’unico comparto in flessione è R3 (Tv e Monitor) con un -2%, giustificato dall’andamento di questo settore negli ultimi anni.
In Italia sono 957 gli impianti per il trattamento adeguato dei RAEE (473 nelle regioni del Nord Ovest, 196 nelle regioni del Nord Est, 149 nelle regioni del Centro e 139 nelle regioni Sud e Isole) che nel 2015, a fronte di 883.882 tonnellate di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche immesse sul mercato, hanno trattato 329.460 tonnellate di RAEE suddivise nei cinque raggruppamenti, di cui quasi l’80% (259.574 t) proveniente da RAEE domestici e 69.886 da RAEE professionali.
I nuovi obiettivi di raccolta stabiliti dalla Direttiva Europea 2012/19/UE stabiliscono il ritorno del 45% della media dell’immesso del triennio precedente entro il 2016 e del 65% entro il 2019.
Poiché l’Italia nel 2015 ha raggiunto un tasso di trattato del 36% per i RAEE domestici, sarà necessario aumentare gli sforzi in vista del target europeo del 2019 in quanto il Paese risulta lontano dagli obiettivi 2016. Nell’anno in corso, ipotizzando un ritorno del 40%, l’Italia è ancora sotto di di 5 punti percentuali rispetto all’obiettivo prefissato.
Oggi entra in piena operatività l’Accordo di Programma relativo al trattamento dei RAEE domestici che il Centro di Coordinamento ha sottoscritto assieme alle Associazioni di categoria che rappresentano le aziende del trattamento (ASSORAEE, ASSORECUPERI e ASSOFERMET).
“La condivisione di comuni aspettative per un innalzamento a livello qualitativo del trattamento dei RAEE, – ha spiegato in occasione del Forum RAEE Giancarlo Dezio, Presidente del Centro di Coordinamento RAEE – unito ad una sempre maggior qualità dei materiali che vengono recuperati, sono stati alla base dell’impostazione del nuovo Accordo, che prevede anche una nuova e più impegnativa fase di accreditamento. Lo sforzo ingente profuso dal Centro di Coordinamento RAEE e da tutti coloro che hanno collaborato per rendere operativo questo sistema merita il nostro riconoscimento e rappresenta un punto di partenza virtuoso in vista dei prossimi obiettivi europei”.