Incidenti stradali: nel 2015 sono aumentati le vittime e i feriti gravi

Guida distratta, velocità elevata e mancato rispetto della distanza di sicurezza sono i comportamenti errati più frequenti.

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Il 2015 è stato l’anno della ripresa della mobilità in Italia, con l’aumento del 15% di immatricolazioni e oltre 79 miliardi di km percorsi in autostrada (+3,6% rispetto al 2014).
Accanto a questi dati è cresciuto anche il numero delle vittime della strada ed è rallentato il calo di incidenti e feriti.

È questo il bilancio emerso dal workshop “Incidentalità stradale: strumenti innovativi nella misurazione e valorizzazione di nuove fonti per l’analisi del fenomeno” organizzato da Istat e ACI, durante il quale sono stati resi noti i dati definitivi degli incidenti stradali, dopo quelli provvisori anticipati nel luglio scorso.

Nel 2015 si sono verificati in Italia 174.539 incidenti stradali con lesioni a persone, che hanno provocato 3.428 vittime (morti entro il 30° giorno) e 246.920 feriti.
Per la prima volta dal 2001 aumentano le vittime della strada (+1,4% sull’anno precedente) mentre rallenta, ma non si ferma, il calo di incidenti (-1,4% su anno) e feriti (-1,7%).
Crescono del 6,4% anche i feriti gravi: quasi 16.000 contro i 15.000 del 2014.

Per quanto riguarda i dati europei, l’Ue28 nel 2015 ha registrato un aumento dell’1,6% delle vittime di incidenti stradali: 26.311 decessi contro i 25.896 del 2014.
Rispetto al 2010, anno di benchmark della strategia europea per la sicurezza stradale, emerge una riduzione del 16,7% dei morti sulle strade a livello europeo, così come in Italia.
Nella Ue28 si contano 52 morti per incidente stradale ogni milione di abitanti, mentre sono 56 nel nostro Paese, che si colloca al 14° posto della graduatoria europea, dietro Regno Unito, Spagna, Germania e Francia.

I comportamenti errati più frequenti che causano incidenti sulle strade italiane sono la guida distratta, la velocità elevata e il mancato rispetto della distanza di sicurezza (nel complesso il 38,9% dei casi), infatti le violazioni al Codice della Strada più sanzionate sono l’eccesso di velocità, il mancato utilizzo di dispositivi di sicurezza e l’uso del telefono cellulare alla guida.

Aumentano le morti registrate su autostrade e raccordi (+6,3%) e strade extraurbane (+2,0%), mentre risultano in lieve diminuzione la mortalità su strade urbane (-0,2%), ad eccezione dei grandi Comuni, per i quali, nel complesso, il numero di morti nell’abitato aumenta dell’8,6%.

Motociclisti (773 decessi, +9,8%) e pedoni (602 decessi, +4,1%) sono i soggetti più vulnerabili, mentre cala la mortalità degli automobilisti (1.468, -1,5% ), dei ciclomotoristi (105, -6,3%) e dei ciclisti (251, -8,1%).

 

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