Nel 2015 sono morti 42 bambini nelle strade italiane

Secondo l’Osservatorio il Centauro-ASAPS la fascia più a rischio è quella sotto i 5 anni con 21 vittime.

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Sono stati 969 gli incidenti gravi che hanno coinvolto i bambini lo scorso anno e nei quali 42 di loro sono morti.
11 bimbi erano di origine straniera e nel complesso si sono contati anche 1.206 feriti seri.
Dei 42 bambini deceduti 29 erano maschi e 13 femmine.

Sono questi i drammatici dati diffusi dal Centauro-ASAPS, l’Osservatorio dell’Associazione Sostenitori ed Amici della Polizia Stradale che raccoglie ogni anno i dati delle giovani vittime della strada nella fascia che va da 0 a 13 anni attraverso le notizie delle agenzie di stampa e quelle raccolte dai propri 600 referenti sparsi sul territorio nazionale e comunicate alla sede di Forlì.

Oltre la metà delle giovani vittime erano a bordo dei veicoli e, sebbene non si sappia quanti di questi bambini fossero regolarmente allacciati e messi in sicurezza, probabilmente molti di loro non viaggiavano in modo sicuro, in particolare coloro che sono stati catapultati fuori dalla vettura dopo lo schianto.
2 bambini erano trasportati su una moto, altri 7 sono stati travolti con la loro bicicletta e 9 erano a piedi per strada.

Quasi metà degli incidenti, 480 pari al 49,5%, sono avvenuti nei centri urbani con ben 13 vittime e 549 feriti, sfatando l’idea che le strade urbane siano più sicure e vedano solo incidenti non gravi.
Sulle strade statali e provinciali gli incidenti sono stati 33 (34,5%), ma sulle extraurbane si sono contate 21 piccole vittime con 468 feriti.
Sulla rete autostradale gli episodi sono stati 61 ma hanno causato 5 decessi, pari al 12%, mentre 83 bambini hanno dovuto ricorrere alle cure dei sanitari (7%).
Infine, sono stati registrati 3 decessi di bambini avvenuti in incidenti nei campi o su strade con macchine agricole.

I piccolissimi sono la fascia più vulnerabile, infatti metà dei decessi ha coinvolto i bambini da 0 a 5 anni, con 21 vittime. Da 6 a 10 anni i morti sono stati 12 (28%) e 9 per la fascia da 11 a 13 anni (21%).

In 23 incidenti il conducente del veicolo coinvolto era ubriaco o sotto l’effetto di sostanze stupefacenti, mentre i pirati della strada hanno provocato 50 incidenti.
Infine, 58 incidenti sono avvenuti in prossimità delle scuole e in 12 sono stati coinvolti direttamente gli scuolabus.

Lombardia e Toscana sono le regioni che detengono il triste primato.
In Lombardia sono stati registrati 214 incidenti, segue il Veneto con 98, la Toscana con 93 l’Emilia Romagna con 89, il Lazio con 62.
La Toscana segna, invece, il primato dei decessi con 6 bimbi che hanno perso al vita, seguono la Lombardia con 5, l’Emilia Romagna e il Lazio con 4.

Sebbene i dati del 2015 registrano un miglioramento rispetto a quelli molto peggiori del 2014, sulle strade italiane continuano a morire ancora troppi bambini.
… e la colpa è solo degli adulti.


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