Il mercato auto è riuscito a crescere, ma i giovani sono ancora in difficoltà negli acquisti
Secondo il Book delle Statistiche dell’UNRAE nel 2016 si potranno raggiungere 1.680.000 immatricolazioni, con una crescita vicina al 7%.
La ripresa del mercato auto è partita, ma ci sono ancora molte questioni da affrontare.
È quanto emerge dal Book delle Statistiche 2015, pubblicato dall’UNRAE, l’Associazione delle Case automobilistiche estere, che, attraverso il proprio Centro Studi e Statistiche, ha analizzato nel dettaglio il mercato italiano del 2015.
Negli ultimi 35 anni il mercato italiano dell’auto è stato caratterizzato da 3 crisi profonde: la prima, nel 1983 causata dalla stagnazione economica e da un alto tasso di inflazione; dieci anni dopo, nel 1993, l’auto ha avuto una crisi ancora più acuta in coincidenza con la svalutazione della lira, il prelievo forzoso sui conti correnti e la crisi del terziario, con un calo di mercato di circa il 30%. Da questa crisi profonda, durata quattro anni se ne uscì solo nel 1997 con l’introduzione degli incentivi alla rottamazione.
Nel periodo 1997 – 2007 il mercato è rimasto sostanzialmente stabile attorno ad un valore medio di 2,3 milioni di vetture immatricolate per poi cominciare a calare nel 2008, anno di inizio della recente crisi economica.
Nel 2014 si è finalmente verificata una inversione di tendenza che è diventata più robusta nel 2015 anche se i volumi realizzati riportano indietro a quelli del 1984.
Esaurito il confronto con il periodo degli ultimi incentivi, il mercato dell’auto innesca la propria crisi che si acuisce al tempo delle due manovre fiscali (Manovra Estiva 2011, Governo Berlusconi e Manovra Salva Italia novembre 2011, Governo Monti) con un periodo di calo a doppia cifra per 15 lunghissimi mesi, andando poi a ridursi solo per l’effetto del confronto con la fase acuta della crisi.
L’inversione di tendenza del mercato comincia a dicembre 2013, continua nel 2014 con alcune fasi di rallentamento della crescita, per poi consolidarsi nel 2015 con buone sequenze a doppia cifra positiva.
Nonostante una notevole crescita del mercato, resta ancora forte il problema dell’anzianità del parco circolante.
Nel 2015 il parco circolante reale delle autovetture è salito a 35,8 milioni, ma anche la sua età media ha continuato ad aumentare, arrivando a sfiorare nel 2014 i 10 anni ed è realistico ipotizzare che anche nel 2015 si sia mantenuta intorno a tali livelli.
Al 30 settembre 2015, secondo i dati definitivi, il parco circolante delle autovetture stimato contiene ancora un 25% di vetture Euro 0, 1 e 2. Le auto con più di 10 anni (ante Euro 4), invece, rappresentano il 43% del totale e, all’attuale velocità di rinnovo, ci impiegheremmo 20 anni per sostituire tutto il parco ante Euro 4.
Nel 2015, il prezzo medio di una vettura nuova si aggirava attorno i 19.800 euro per un giro d’affari generato dalle immatricolazioni di 31,1 miliardi di euro, in aumento del 18% rispetto all’anno precedente e con un aumento parallelo del gettito IVA per le casse dello Stato di 5,62 miliardi di euro.
Nel corso dell’anno sono aumentati notevolmente tutti i canali di vendita, con i privati che archiviano circa 18,9 milardi di euro, il noleggio 6,2 miliardi, superando le società con 6 miliardi di euro di fatturato.
In particolare, dall’esame delle vendite per fascia di età degli acquirenti privati emerge che la fascia Senior del mercato italiano (oltre i 56 anni) continua ad aumentare: questo riflette in qualche modo l’efficacia delle azioni promozionali verso il bisogno di sostituzione della vettura posseduta, una più stabile capacità reddituale ed un beneficio nei costi assicurativi intestandosi l’auto del figlio.
Tuttavia, resta ferma all’8% di quota la fascia dei giovani (da 18 a 29 anni) negli ultimi tre anni e cala ulteriormente quella dei giovani maturi (da 30 a 45 anni), le due fasce realisticamente che restano ancora in una condizione di difficoltà di accesso al credito, di precarietà occupazionale e reddituale che li scoraggia all’acquisto dell’auto.
Cosa aspettarsi dal 2016?
“Nel 2015 tutti i settori automotive hanno ripreso a crescere – ha spiegato Massimo Nordio, Presidente dell’UNRAE – e per l’anno in corso si prevede un consolidamento del recupero per tutti i comparti, scesi fortemente in volume in questi anni di crisi”.
Per il 2016, infatti, grazie al percorso di miglioramento previsto per lo scenario economico e alla migliore dinamicità delle vendite, si potranno raggiungere 1.680.000 immatricolazioni, con una crescita vicina al 7%.
Anche il mercato dei veicoli commerciali potrebbero crescere fino al 15% (154.000 unità), così come i veicoli industriali: +10% a 17.000 immatricolazioni.
Anche per gli autobus, infine, si prevede un incremento delle immatricolazioni del 10%.