Mancano le targhe: è di nuovo emergenza immatricolazioni
L’Unasca lancia l’allarme soprattutto per le moto nel periodo di maggiori iscrizioni alla Motorizzazione.
Ci risiamo, mancano le targhe.
A gennaio è stata la volta dei veicoli a noleggio, ora è il momento delle moto: in molte città gli italiani non possono guidare il proprio mezzo (già comprato e pagato) a causa della nuova emergenza targhe, che non arrivano, non ci sono o arrivano a rilento dallo stabilimento di Foggia dove l’Istituto Poligrafico della Zecca produce in esclusiva le targhe italiane, rallentando così l’attività di immatricolazione della Motorizzazione Civile proprio nel periodo di maggior utilizzo delle due ruote.
Le maggiori difficoltà per la carenza delle nuove targhe si sono registrate soprattutto a Livorno, dove le targhe non ci sono da fine giugno, seguita da Brescia, Firenze, Modena, Bergamo, Pordenone, Genova, Varese, Parma, Pescara, Ragusa e Grosseto.
Secondo UNASCA, l’Associazione maggiormente rappresentativa della categoria delle Autoscuole, Scuole Nautiche e di quella degli Studi di Consulenza Automobilistica che ha lanciato l’allarme qualche giorno fa, ormai è prassi che gli ordini si facciamo con cadenza settimanale, con costanti ritardi nelle consegne che lasciano sempre un vuoto.
“Ci chiediamo perché il sistema di produzione incappa sistematicamente in questi problemi di fornitura delle targhe, – ha dichiarato Ottorino Pignoloni, Segretario nazionale Unasca Studi – Noi sono anni che lanciamo un appello perché si risolvano i problemi a livello centrale che sono a monte e che danneggiano i cittadini così come gli operatori del settore. Quest’anno, oltre al problema all’inizio anno per le auto, la vera emergenza sono le targhe moto, ed è quasi incomprensibile dato che le immatricolazioni delle moto hanno dei picchi stagionali, quindi danno modo di organizzare il lavoro con grande anticipo. Auspichiamo una rapida risoluzione del problema”.