TORNA C.A.R. A ECOMONDO 2008
La Confederazione Autodemolitori Riuniti ha promosso, alla fiera di Rimini, un Seminario dedicato alle problematiche delle imprese del settore ELV.
Conscia delle enormi problematiche che gravano sulla filiera del fine vita dei veicoli: • emergenze ambientali, per quanto concerne lo smaltimento e la riduzione dei rifiuti pericolosi derivanti dalla demolizione degli automezzi, ma anche per ciò che riguarda l’adeguamento impiantistico delle aziende che devono operare sotto la stretta vigilanza di controlli che puntano al rispetto delle rigide normative a tutela dell’ambiente; • emergenze economiche, per quanto concerne la fluttuazione dei prezzi dei rottami, recentemente crollati, oppure la concorrenza più o meno palese da parte dei vari attori della filiera; • complessità normative, dettate dalla stratificazione delle norme nazionali e dalla costante produzione giuridica europea di cui il nostro Paese deve necessariamente tener conto; • difficoltà istituzionali, rappresentate dalla necessità di creare un dialogo con tutti gli stakeholders della filiera, primi fra tutti quelle istituzioni e quegli organi di controllo da cui dipendono le autorizzazioni necessarie, ma anche i giusti stimoli incentivanti, affinché sia garantita la sopravvivenza dell’impresa, la giovane e affiatata Confederazione degli Autodemolitori Riuniti (C.A.R.), è voluta tornare da protagonista del settore End Life Vehicles, all’appuntamento con la Fiera Internazionale dei Recupero di Rifiuti, Materia ed Energia e dello Sviluppo Sostenibile, ECOMONDO di Rimini. L’occasione non poteva essere più propizia, dal momento che, proprio in occasione della 11° edizione della ker- messe riminese, lo scorso anno, C.A.R., appena fondata, aveva voluto punta- re fortemente ad una partecipazione massiccia delle aziende di autodemolizione italiane, coinvolgendole in una convention che aveva registrato oltre 300 presenze.
Se la prima “uscita pubblica nazionale” della neonata Confederazione, aveva lo scopo di far emergere le problematiche e le richieste di un settore su cui han- no gravato anni di pregiudizi, ma che, forte di un impulso normativo comunitario (la Direttiva 2000/53/CE, recepita nell’ordinamento nazionale dal D. Lgs. 209/2003), aveva ritrovato un orgoglio di categoria e un rinnovato ruolo di primo piano nella filiera del fine vita dell’auto (con tutti gli apporti connaturati alla professionalità accumulata negli anni nella pratica della messa in sicurezza degli autoveicoli da rottamare, smontaggio e controllo delle parti da avviare a riutilizzo, bonifica e messa in sicurezza/stoccaggio delle parti da avviare a riciclo), la partecipazione in massa all’edizione 2008, è stata all’in- segna di un riconoscimento da parte di tutti gli attori della filiera del ruolo in- sostituibile degli Autodemolitori e, nel contempo, un’occasione di dialogo e confronto tra la base imprenditoriale e i vertici della Confederazione che han- no potuto presentare un “consuntivo” delle attività svolte a favore della base imprenditoriale. Da un punto di vista strettamente “politico” non si può sottacere l’invito rivolto al Presidente C.A.R., Alfonso Gifuni, a partecipare al tavolo dei re- latori al Convegno nazionale: “I veicoli fuori uso – La svolta per il risultato” a cura del Gruppo di Lavoro Nazionale (FIAT, ANFIA, AIRA, UNRAE, FISE UNIRE, FEDERAICPA, ASSOFERMET, CAR-CNA, APAT), organizzato nella giornata del 6 novembre. (ndr: per maggiori informazioni sul Convegno, si veda l’apposito articolo a pag…. del Notiziario) In quella sede, a partire dalla disamina dell’Accordo di Programma Quadro sulla gestione dei veicoli fuori uso, siglato lo scorso 8 maggio dal Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, dal Ministero dello Sviluppo Economico e dalle Associazioni che rappresentano la filiera industriale del trattamento dei veicoli a fine vita (Produttori; Concessionari; Autodemolitori, Frantumatori e Commercianti di rottami ferrosi e metallici), si è inteso esaminare i dati statistici del riciclaggio degli autoveicoli in Italia, per interrogarsi sulle possibilità di offrire una risposta industrialmente concreta ed in linea con i più impegnativi target di riciclaggio dei veicoli a fine vita (ELV), fissati dalla Commissione Europea e che, in Italia, si traduce in una massa di circa 1,4 milioni di auto- vetture l’anno. “Abbiamo aderito a questo Tavolo – ha dichiarato il Presidente CAR, Alfonso Gifuni – consci delle problematiche, ma anche delle opportunità offerte dalla filiera della corretta autodemolizione che, se gestita opportunamente, può leggersi, non solo come una valida risposta alla gestione dei rifiuti, ma anche, e soprattutto, una risorsa economica in termini di materiali da avviare al riciclo”. Rimarcando come: “per troppo tempo, non tutti i membri di questo comparto hanno goduto delle stesse opportuni- tà di ascolto da parte delle Istituzioni competenti”, il Presidente Gifuni, ha ribadito altresì il ruolo insostituibile del demolitore quale anello fondamenta- le della catena virtuosa dell’End Life Vehicles, sottolineando che: “grazie a questo Accordo di Programma, abbiamo la possibilità di portare al Governo questioni condivise, pur nel rispetto dei singoli ruoli e delle singole competenze”. Il concetto è stato ribadito più volte durante l’evento promosso dalla Confederazione degli Autodemolitori Riuniti, nel pomeriggio del 6 novembre, il Seminario: “Evoluzione del sistema fine vita dei veicoli”, promosso in collabo- razione con CNA. Il seminario pomeridiano, organizzato da CAR si è aperto con la lettura, da parte del vicepresidente, Monica Bonaglia, di una lettera inviata dal Sottosegretario al Ministero alle In- frastrutture e Trasporti, Bartolomeo Giachino, impossibilitato a partecipare ma molto interessato all’oggetto del- la discussione, e dai saluti di Fabio Tancredi, del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, in rappresentanza del Sottosegretario, Roberto Menia. Introducendo la tematica relativa alla vicinanza che lega il mondo degli Autodemolitori e l’aggregazione delle piccole e medie imprese artigiane rap- presentate dalla CNA, Mario Turco, Segretario Nazionale CNA, Servizi alla Comunità, settore Autoriparazioni ha voluto ricordare come: “l’esperienza di collaborazione fra C.A.R. e CNA of- fra alle aziende del settore un’ampia possibilità di servizi e, per contro, anche agli automobilisti, offra ulteriori possibilità di accesso al mondo della ricambistica”. Momento centrale del Seminario, che ha raccolto l’adesione di oltre 400 operatori del settore, è stato il lungo intervento del Presidente Gifuni, il quale ha introdotto la sua relazione dichiaran- do che: “Se la nostra filiera non è mai stata perfetta, forse lo sarà in futuro e, per quanto ci riguarda, esserci seduti attorno ad un Tavolo con tutti i diversi attori e i Ministeri competenti, è una garanzia del rispetto dei ruoli e di ter- zietà rispetto a coinvolgimenti di sorta” – e ancora: “siamo tutti anelli di una unica catena, ma ci sono punti di vista differenti e ogni tipologia di imprese della filiera ha le sue specificità”. Durante il Seminario CAR, il Presidente Gifuni ha avuto modo anche di ricor- dare alla platea le problematiche e le difficoltà affrontate durante l’anno 2008, soprattutto quelle relative alla presa in carico del deposito temporaneo degli autoveicoli, alla ingerenza, nel lavoro di autodemolizione, da parte dei Co- struttori, a monte della filiera e a valle, dei Frantumatori, e dalle impugnative intraprese contro alcune Convenzioni che ponevano una privativa sulla libertà del mercato. “Sono preoccupato – ha dichiarato il Presidente Gifuni – del fatto che, il ruolo degli Autodemolitori rischia di essere occupato, da entrambi i lati della filiera, dai Concessionari e dai Frantumatori… Al di là delle semplici dichiarazioni di intenti, che servono a farci credere che tutto va bene, non sono seguite azioni concrete… Dobbiamo reagire a questa indebita occupazione – ha proseguito – altrimenti la nostra categoria rischia di scomparire, come è già avvenuto in altro Paesi europei”. Alludendo alle recenti problematiche di mercato che hanno visto una forte fluttuazione del prezzo dei rottami, il Presidente ha lanciato un grido di allarme: “Il particolare momento storico che stiamo vivendo ci ha rivelato come, per troppo tempo, abbiamo vissuto nella tranquillità… L’aumento del prezzo del rottame, ci preoccupa, è vero, tuttavia ci stiamo attrezzando con i dovuti software per la vendita di rottami”. Un ultimo accenno alle problematiche che sta vivendo la filiera, il Presidente C.A.R. lo ha riservato alla esportazione illegale di autoveicoli radiati per demolizione; dinamica criminosa che, negli ultimi anni ha pesantemente coinvolto tutta la filiera ELV. Infine, avviandosi al termine del suo intervento Gifuni ha voluto conclude- re con una nota positiva, ricordando che: “La forte presenza di imprese, oggi, dimostra come, nel suo operare, la Confederazione Autodemolitori Riuniti, è riuscita ad essere in sintonia con la base imprenditoriale”. “Proprio a partire dalla positiva esperienza del Tavolo Tecnico – ha concluso, infine – crediamo che avere al nostro fianco il Legislatore sia, per noi, una garanzia del rispetto dei ruoli da parte di tutti i soggetti interessati alla filiera del fine vita dei veicoli”. “CAR ha dimostrato di essere un referente serio nel panorama italiano – ha dichiarato l’avvocato Sergio Rastrelli, Consulente legale CAR – passando dalla logica dello scontro a quella del confronto, dal rapporto patologico con le istituzioni a quello fisiologico”. “CAR – ha proseguito – ha saputo di- fendere la posizione delle imprese di autodemolizione senza fraintendimenti, in linea con i dettami della Direttiva europea che, proprio sulla questione del deposito temporaneo fa una distinzione precisa fra lo stesso e il preliminare, ponendo distingui e indicando diverse responsabilità”. Al Seminario CAR hanno partecipato, tra l’altro, anche i vertici nazionali della CNA: Tommaso Campanile – Responsabile Dipartimento Competitività e Ambiente, CNA Nazionale; Bruno Tosi e Mario Turco, rispettivamente, Presidente Nazionale CNA, Servizi alla Comunità, settore Autoriparazioni; e Segretario Nazionale CNA, Servizi alla Comunità, settore Autoriparazioni, i quali, a vario titolo, hanno sottolineato l’importanza strategica di un sindacato forte nel settore ELV, come CAR, e la forte valenza ambientale del recupero dei materiali derivanti dalla demolizione degli autoveicoli. Il corretto riciclaggio dei materiali di risulta dell’autodemolizione, secondo Campanile: “non solo permette il recupero dei pezzi in buono stato da avviare al mercato della ricambistica, azione di per sé virtuosa perché incide sul riuso, ma anche sull’abbattimento delle emissioni climalteranti, in quanto si rimmettono nel ciclo produttivo materiali che non debbono essere prodotti con ingente dispiego di energia”.