Techemet 2024: un anno di cambiamenti e nuove sfide
Sempre al fianco del settore dell’autodemolizione per valorizzare i materiali avviati a riciclo e supportare le imprese nel percorso verso l’economia circolare.
Il 2024 volge al termine, portando con sé un bagaglio di innovazioni, sfide e successi nel mondo delle autodemolizioni e del riciclo dei veicoli fuori uso.
Se, da un lato è bene guardare al passato, riflettendo sui risultati raggiunti; dall’altro, occorre anche volgere lo sguardo al futuro, alle nuove sfide che attendono oltre l’orizzonte delle festività.
In questo contesto, Techemet Group, fonderia e raffineria americana, presente in tutto il mondo e in Italia, con due stabilimenti (in Piemonte, a Cirié, in provincia di Torino e in Puglia, a Guagnano, in provincia di Lecce), continua ad essere un partner serio e affidabile per case automobilistiche, centri di raccolta metalli e catalizzatori e autodemolizioni e non ha mai smesso di camminare al fianco dei professionisti del settore ELV per valorizzare i materiali avviati a riciclo e supportare le imprese nel percorso verso l’economia circolare.
Un percorso in salita, non privo di ostacoli, ma che il settore italiano dell’autodemolizione, ha intrapreso da tempo, ottenendo risultati evidenti. Se guardiamo all’ultimo Rapporto della Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile, che fa riferimento ai dati del 2022 (si veda un approfondimento qui), i numeri parlano chiaro: un settore in crescita, dove le imprese, addirittura, aumentano.
Nonostante una riduzione delle quantità di VFU (Veicoli Fuori Uso) destinati a riciclaggio rispetto agli anni precedenti, a causa, probabilmente, del calo delle radiazioni annue in conseguenza dell’allora situazione globale circa il ritardo nell’approvvigionamento di materie prime e componentistica elettronica destinate alla produzione di nuovi veicoli con ricadute sulla produzione e ritardi nella consegna di nuove auto, il target di legge per quanto concerne reimpiego e riciclaggio è stato addirittura superato.
Certo, pesa ancora l’assenza di soluzioni per la valorizzazione energetica del fluff di demolizione che rende ancora distante l’obiettivo di recupero totale. Eppure, il tessuto di imprese italiane ed europee ha continuato ad investire e tutta la filiera dei veicoli fuori uso ha messo in campo processi di smontaggio, separazione, avvio a riciclo più efficienti grazie all’utilizzo di tecnologie innovative nell’ottica di una maggior sostenibilità.
La sfida è chiara da tempo, il nuovo Regolamento europeo 2024/1252 sulle materie prime critiche e la proposta di riforma della direttiva 2000/53 che si cristallizzerà nella forma di Regolamento nel prossimo futuro, rivoluzioneranno la disciplina sulla gestione dei VFU spingendo ancora di più il pedale su sostenibilità e circolarità, aumento del recupero di materie prime critiche, innovazione tecnologica, rafforzamento del regime EPR, riduzione della dipendenza da importazioni, maggior efficacia nella tracciabilità dei flussi di materiali e rifiuti.
Tutto questo non solo per rispondere all’esigenza di una maggior resilienza dell’Ue rispetto all’approvvigionamento di materiali onde prevenire la dipendenza da Paesi terzi ed eventuali interruzioni della catena, ma anche per il conseguimento di precisi obiettivi ambientali.
In tale quadro, avere al fianco un partner leader mondiale con oltre 50 anni di esperienza, nel riciclo dei catalizzatori automobilistici e industriali, nonché nel mercato dei platinoidi, fa la differenza.
E infatti, Techemet, accanto alla comprensibile attività di business non si è mai sottratta dal sostenere le imprese italiane dell’autodemolizione nel loro percorso di crescita, supportando senza alcun pregiudizio tutte le sigle e tutte le diverse sensibilità espresse dalla categoria, sempre nell’ottica di condividere: esperienza, know-how, vision e risultati per la crescita comune.
“Essere presenti nei luoghi e nei momenti dedicati all’analisi e alla costruzione di prospettive per il futuro sostenibile del settore automotive – afferma Alvise Marzo, Direttore Public Affairs Techemet – allo IARC – International Automotive Recycling Congress , così come ad ECOMONDO, senza dimenticare la partecipazione alla campagna “Impianti Aperti on the Road 2024”, promossa da Assoambiente, con il patrocinio del MASE, significa, per noi, mantenere sempre l’attenzione sul tema del riciclo dei materiali derivanti da VFU, per cogliere nuove opportunità, conoscenze, informazioni, da trasferire e far ricadere sul territorio nazionale”.
“Senza dimenticare i tanti riconoscimenti circa la bontà del nostro lavoro e la validità dei nostri processi di valorizzazione, non da ultimo quello assegnato al Presidente Techemet Italia, Giovanni Greco, all’edizione 2024 del Premio Pimby Green di Assoambiente per il Progetto L.E.C.C.E. – Leading Electronic scrap and Catalytic Converger Enterprise, che mira a migliorare il processo di trattamento e recupero di ferro, alluminio e metalli preziosi da catalizzatori esausti e rifiuti elettronici inerti”.
E il futuro?
“Nuovi traguardi e nuovi impegni attendono Techemet nel 2025 – conferma Alvise Marzo – l’obiettivo di affrontare le sfide legate all’efficienza energetica e alla sostenibilità richiedono un approccio strategico ben pianificato… Per Techemet significherà incorporare la sostenibilità come valore centrale nella mission, integrandola nei processi decisionali e nei piani a lungo termine. Accanto a questo proseguiremo il nostro impegno per potenziare Ricerca e Sviluppo per identificare tecnologie e processi innovativi che migliorino l’efficienza energetica e riducano l’impatto ambientale”.
“A questo punto – conclude il Direttore Public Affairs Techemet – vorrei esprimere il mio grazie a tutti coloro che ci seguono su queste pagine e a tutti i nostri partner, per aver contribuito a rendere questo 2024 un anno ricco di sfide e di successi. A tutti vanno i nostri migliori auguri di Buon Natale e Felice Anno Nuovo, con la speranza che il 2025 porti nuove opportunità, occasioni di nuove collaborazioni e maggiore sostenibilità per tutti!”