L’industria dei fornitori di componenti auto alla sfida della sostenibilità.
Nell’ultima edizione del Data Digest di CLEPA i numeri e i risultati positivi di un settore industriale sempre più in prima linea per conseguire sostenibilità e resilienza nell’ottica della circolarità.
Il settore automobilistico europeo è e sarà in futuro sempre più chiamato a rispondere positivamente e attivamente alle esigenze di sostenibilità, resilienza e di neutralità carbonica; in questo orizzonte, tutto il comparto della fornitura di componenti per l’automotive è da tempo chiamato a fare la propria parte e il progresso continuo, in questa direzione è costante.
Lo affermano da CLEPA – l’Associazione Europea dei Fornitori Automobilistici, nella 17a edizione del Data Digest, la pubblicazione bimestrale dell’Associazione che fa luce sulla salute e la resilienza dell’industria europea della fornitura di componenti per auto attraverso gli ultimi dati e cifre.
Ebbene, secondo lo studio, le imprese del settore sono pienamente inserite nel solco della sostenibilità, avendo continuato ad implementare strategie verdi e circolari che hanno consentito al settore di raggiungere risultati importanti in diversi parametri-chiave.
Gli estensori dello studio hanno preso in considerazione 6 indicatori-chiave di prestazione (KPI) dai report non finanziari di 29 aziende che rappresentano i maggiori fornitori che operano nell’UE, presentando un campione di fornitori di componenti di livello 1 e 2, fornitori di batterie, semiconduttori e tecnologia. I KPI valutati hanno incluso: le emissioni direttamente imputabili all’azienda; le emissioni create indirettamente attraverso l’acquisto di energia; utilizzo di energia; utilizzo di energia rinnovabile; consumo di acqua, produzione di rifiuti e produzione di rifiuti riciclabili.
Dal punto di vista delle emissioni di CO2, ad esempio, dal 2021, le imprese del settore hanno ridotto le emissioni di 4,1 milioni di tonnellate (secondo un approccio basato sul mercato, che calcola le emissioni in base all’elettricità che le organizzazioni scelgono di acquistare tramite contratti o strumenti come i certificati di energia rinnovabile), avendo aumentato la quota di energia rinnovabile nel suo mix energetico globale al 40,2% e ridotto, al contempo, il consumo assoluto di acqua.
Tra l’altro, questi risultati sono stati raggiunti nel range temporale nel quale la produzione di veicoli a motore è aumentata del 22% a livello globale negli anni 2021-2023 (dato: Oxford Economics).
Nonostante alla crescita delle produzione sia conseguito un aumento degli scarti di produzione, da CLEPA segnalano che la quota di questi ultimi, riciclati o recuperati, sia salita ad un significativo +86,5% nel 2023.
Di seguito i dati principali del Data Digest di CLEPA.
1 – Ridotte le emissioni di CO2 anche a fronte di un aumento della produzione
Tra il 2022 e il 2023, i fornitori di componenti del settore automobilistico hanno ridotto le loro emissioni assolute di CO2 dell’8,4%. Ciò si aggiunge a una tendenza più ampia osservata nel periodo dal 2021, in cui le emissioni totali sono diminuite del 13,8%, pari a una riduzione di 4,1 milioni di tonnellate di CO2; più delle emissioni annuali della città di Amsterdam.
Diminuita anche l’intensità di CO2 del settore (tonnellate di CO2 per milione di € di fatturato) passando dalle 53,6 tonnellate per milione di euro di fatturato nel 2021 alle 39 tonnellate nel 2023.
Va detto che gli elevati livelli di inflazione registrati sia nel 2022 che nel 2023, probabilmente, abbiano portato a sovrastimare leggermente questo calo, tuttavia, non va dimenticato che la crescita della produzione di veicoli ha comportato una crescita della produzione di forniture e che, a differenza delle normali dinamiche registrate fino ad ora, il settore è riuscito a ridurne le emissioni.
2 – Migliora l’efficienza energetica e prosegue la crescita della quota di energie rinnovabili
L’industria della fornitura di componenti automobilistici ha compiuto progressi nella transizione verso le energie rinnovabili, con la sua quota aumentata da appena il 32,2% del consumo energetico totale nel 2021 al 40,2% nel 2023. Inoltre, l’intensità energetica è passata da 157,4 MWh per milione di € di fatturato nel 2021 a 138,3 MWh nel 2023.
3 – Diminuito in soli due anni il consumo di acqua
Tra il 2021 e il 2023, le imprese del settore dei componenti auto hanno ridotto il consumo di acqua di 11,3 milioni di m3, con una riduzione del 5,2%. Lo scorso anno il consumo assoluto di acqua è sceso a 205,17 milioni m3.
4 – Lo scorso anno è stato riciclato fino all’86,5% degli scarti di produzione
Come anticipato sopra, nel periodo compreso tra il 2021 e il 2023, l’industria globale della fornitura automobilistica ha visto un aumento del 12% nella produzione totale di rifiuti, in linea con la parallela crescita globale della produzione di veicoli a motore (+22%).
Tuttavia, rimarcano con orgoglio da CLEPA, l’intensità dei rifiuti, misurata in relazione ai ricavi, è diminuita a dimostrazione della maggior efficienza nelle pratiche di gestione dei rifiuti.
Se è pur vero che i progressi mostrano variazioni a seconda dei vari Paesi a causa delle differenze nelle infrastrutture di riciclaggio e nei quadri normativi, è altrettanto vero che, nonostante queste disparità, la quota di rifiuti riciclati o recuperati è aumentata, passando dall’84,38% nel 2021 all’86,47% nel 2023, riflettendo guadagni incrementali nella sostenibilità.
“Un’industria automobilistica sostenibile richiede collaborazione per affrontare sfide complesse in tutti i settori e in tutta una profonda catena di fornitura”, ha dichiarato Nils Poel – Responsabile CLEPA per gli Affari di Mercato. “Il costante aumento dell’uso di energia rinnovabile ci ricorda cosa è possibile se l’innovazione tecnologica incontra normative in miglioramento e impegno del settore”.
“Le cifre positive di questo rapporto dimostrano il forte impegno del nostro settore nel progredire sulla strada verso un’economia sostenibile. Tuttavia, non possiamo ignorare le urgenti sfide economiche che ci troviamo ad affrontare”, ha chiosato Benjamin Krieger – Segretario generale CLEPA.
“Per mantenere le nostre capacità di investimento – ha concluso – abbiamo bisogno di un quadro neutrale dal punto di vista tecnologico che promuova l’innovazione in tutte le tecnologie di decarbonizzazione, insieme ad azioni decisive per rafforzare la competitività globale dell’UE”.