Mobilità, transizione green e ruolo dei fornitori automobilistici
CLEPA, l’Associazione europea che rappresenta oltre 3.000 fornitori automobilistici ha presentato cinque priorità del settore ai nuovi co-legislatori europei.
Il complesso di tecnologie che da “vita” alle nostre auto, al di là del design e della realizzazione finale, è dato dalla compartecipazione di tutte le singole parti, componenti e sistemi d’avanguardia frutto di un lavoro costante di progettazione e realizzazione che vede in primo piano il lavoro dei fornitori automobilistici.
Un settore che impiega, in prodotti e servizi, circa 1,7 milioni di posti di lavoro diretti in tutta l’Ue e che, grazie ad un investimento annuale in ricerca e sviluppo, in più alto per un investitore privato, assicura al comparto una leadership di assoluta rilevanza in termini tecnologici.
Non a caso i fornitori automobilistici registrano circa 39.000 brevetti l’anno sostenendo l’input della mobilità europea del futuro.
Recentemente, CLEPA – European Association of Automotive Suppliers, l’Associazione europea dei fornitori automobilistici che ha sede a Bruxelles e che rappresenta oltre 3.000 aziende, dalle multinazionali alle PMI, responsabili delle forniture di componenti all’avanguardia e innovativi e tecnologie per una mobilità sicura, intelligente e sostenibile, ha reso note le sue priorità politiche per la legislatura 2024-29, diramando il documento; “Driving ambition to Action – Priority for Sustainable and Smart Mobility in EU” che ha l’obiettivo di promuovere un dialogo solido con i decisori politici per assicurare all’Ue una posizione di avanguardia nell’innovazione e nella competitività dell’automotive.
“La digitalizzazione e il Green Deal hanno messo l’industria automobilistica su un percorso di trasformazione senza precedenti”, ha dichiarato Mattia Zink, CEO Automotive Technologies presso Schaeffler e Presidente di CLEPA.
“I fornitori dell’automotive stanno offrendo le innovazioni che rendono la trasformazione una realtà, reinventando le nostre fondamenta tecnologiche nel processo – ha proseguito – L’attenzione deve ora spostarsi sul far funzionare la transizione per l’industria e le persone, garantendo un’implementazione efficiente, efficace e aperta alla tecnologia. Ciò richiede un dialogo continuo e un’azione concreta da parte dei decisori politici. I fornitori dell’automotive sono pronti a contribuire”.
La sfida del futuro è quella della transizione verso sistemi di trasporto su strada a zero impatti in termini emissivi; una sfida che, al di là dei desiderata, rimane molto complessa per l’industria automobilistica e tutto si giocherà sulla capacità di costruttori e fornitori di adattarsi alle sollecitazioni delle nuove normative: “abbracciando – come si legge in un a nota CLEPA – tecnologie innovative e mantenendo la competitività attraverso sforzi coordinati e una visione condivisa . Il futuro della mobilità inclusiva dipende dalla nostra capacità collettiva di navigare in queste complessità e creare un futuro più sostenibile e prospero per tutti”.
Mentre l’Unione europea si è dotata di una nuova Commissione e un nuovo Parlamento il cui mandato abbraccerà il periodo da qui al 2029, l’Associazione dei fornitori automobilistici europei ha indicato ai co-legislatori quali sono le priorità del settore:
1 – garantire una regolamentazione aperta alla tecnologia per un’efficace decarbonizzazione del trasporto su strada – agendo sulla revisione delle norme sulla CO2 di auto e camion in ragione dell’intero ciclo di vita, ma anche su implementazione accelerata delle infrastrutture di ricarica e rifornimento, norme di omologazione per veicoli a combustibile rinnovabile e, infine, realizzare compiutamente la filiera e l’economia dell’idrogeno.
2 – Sbloccare servizi competitivi e digitali per una mobilità accessibile – agendo su un Regolamento per un accesso equo ai dati dei veicoli connessi; sicurezza informatica, promozione della concorrenza al fine di garantire la vendita di pezzi di ricambio nel mercato post-vendita indipendente.
3 – Promuovere la sostenibilità nell’innovazione automobilistica – agendo sulla semplificazione delle normative e sulla riduzione degli oneri di rendicontazione, in particolare per iniziative come la Direttiva sulla rendicontazione della sostenibilità (CSRD) e quella sulla Sostenibilità Due Diligence (CS3D), ma anche agendo sulla standardizzazione di una metodologica LCA e sull’incoraggiare miglioramento continuo delle performance di sostenibilità.
4 – Rafforzare la resilienza e la competitività industriale – a partire da una trasformazione industriale rapida e giusta che riduca i rischi di investimento e promuova la modernizzazione del settore; ma anche riduzione degli oneri amministrativi, dei costi energetici, senza contare la riqualificazione e il miglioramento delle competenze della forza lavoro per favorire la crescita industriale e la competitività. Infine, rafforzare il mercato e l’accesso agli investimenti transfrontalieri attraverso scambi commerciali, accordi, collaborazione con i Paesi terzi e rafforzamento della regolamentazione relativa.
5 – Adattare le normative sulla sicurezza dei veicoli all’era digitale – a partire dall’armonizzazione delle regole sulla sicurezza e dalla facilitazione dell’introduzione di sistemi di guida autonoma sicura e affidabile in ogni condizione di guida.
“L’industria investe miliardi di euro ogni anno nell’innovazione”, ha ricordato Benjamin Krieger, Segretario generale CLEPA.
“I decisori politici devono garantire che l’UE rimanga competitiva per l’industrializzazione e la scalabilità. Dobbiamo dare priorità agli abilitatori per la mobilità a combustibile alternativo, ai servizi digitali avanzati e sicuri e agli standard di sostenibilità efficaci. L’azione politica a livello UE, compresi gli strumenti di finanziamento giusti e un quadro normativo flessibile, sarà fondamentale per far funzionare tutto questo”.
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