Demolizione veicoli gravati da fermo amministrativo: presto una soluzione?

Le Associazioni di autodemolitori ADA e ADQ, con Assoambiente, sono state audite dalla IX Commissione Trasporti della Camera in merito a due proposte di legge inerenti l’annoso tema della demolizione di veicoli gravati da fermo amministrativo.

Forse un poco più vicina la soluzione all’annoso problema del mancato smaltimento dei veicoli fuori uso gravati da fermo amministrativo.
La IX Commissione Trasporti, presso la Camera dei Deputati, nell’ambito dell’esame delle proposte di legge recanti disposizioni in materia di cancellazione dai pubblici registri dei veicoli fuori uso sottoposti a fermo amministrativo, ha svolto alcune audizioni in data 2 luglio con le Associazioni: Legambiente, Assoambiente, ADA –  Associazione nazionale demolitori autoveicoli, ADQ –  Associazione nazionale Autodemolitori di Qualità, CONFARCAConfederazione autoscuole riunite e consulenti automobilistici e scuole nautiche e UNASCAUnione nazionale autoscuole e studi di consulenza automobilistica.

In pratica, le suddette Associazioni, sono state invitate ad esporre le proprie osservazioni in merito a due Proposte di Legge: la prima, di iniziativa dei Deputati: Gaetana Russo, Raimondo, Deidda, Cangiano, Baldelli, Ruspandini, Frijia, Longi, Amich, Buonguerrieri, Dondi recante: “Modifiche al decreto legislativo 24 giugno 2003, n. 209, e altre disposizioni in materia di cancellazione dai pubblici registri dei veicoli fuori uso sottoposti a fermo amministrativo”, già presentata il 24 gennaio 2023; la seconda, di iniziativa dei Deputati: Casu, Barbagallo, Ghio, Bakkali, recante: “Modifiche all’articolo 5 del decreto legislativo 24 giugno 2003, n. 209, e all’articolo 231 del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, in materia di cancellazione dal pubblico registro automobilistico di veicoli fuori uso sottoposti a fermo amministrativo”, già presentata il 14 ottobre 2022.

Entrambe le proposte, secondo le Associazioni ascoltate vanno nella direzione di risolvere un problema pratico che si trascina da parecchi anni: quello dei veicoli registrati in pubblici registri che, una volta sottoposti a fermo amministrativo, non possono essere utilizzati dai proprietari debitori nei confronti di enti pubblici, ma neppure essere demoliti/smaltiti finché colpiti da fermo amministrativo, dal momento che tale provvedimento tutela il credito pubblico.

A pochi giorni dall’audizione, in data 11 luglio ADA, ADQ e Assoambiente hanno prodotto una proposta di emendamento congiunta rispetto alla proposta di legge la cui prima firmataria risulta essere l’On. Russo, richiedendo di poter procedere sempre alla radiazione di un veicolo, qual ora fossero trascorsi più di otto anni dalla sua prima immatricolazione e per i veicoli gravati da fermo amministrativo da più di cinque anni; negli altri casi, di poter procedere con la dichiarazione di inutilizzabilità prevista dalla proposta di legge dell’On. Gaetana Russo.

In sostanza le tre Associazioni propongono l’aggiunta di un terzo comma all’art. 4, relativo alla dichiarazione di inutilizzabilità dei veicoli fuori uso ai fini della rottamazione: “sono esonerati dalla presente dichiarazione di inutilizzabilità dei veicoli fuori uso ai fini della rottamazione i veicoli con più di otto anni dalla prima immatricolazione e i veicoli gravati da un fermo amministrativo da più di cinque anni”.

La ratio di tale proposta di emendamento è da ricercarsi nella macchinosità della procedura di rilascio dell’attestazione di non utilizzabilità (problematica legata soprattutto ai grandi Comuni), che crea, da un lato, difficoltà di individuazione dell’autorità competente all’emissione di tale dichiarazione; dall’altro, favorisce l’abbandono dei veicoli, poiché spesso il cittadino detentore di un veicolo soggetto a fermo preferisce abbandonarlo, piuttosto che iniziare una trafila burocratica dall’esito incerto.

Di qui la proposta di emendamento congiunto che va nella direzione di evitare il “blocco” delle radiazioni di quei veicoli gravati da fermo amministrativo. In questo senso, infatti, come si legge in una nota di ADQ: “la previsione di una dichiarazione di inutilizzabilità da parte del proprietario per veicoli che non siano visibilmente inutilizzabili (es. bruciati o gravemente incidentati) autorizza la radiazione dei veicoli sottoposti a fermo che, diversamente, rimarrebbero incustoditi in depositerie, oppure lasciati a deperire in locali privati, comportando un significativo esborso per la collettività”.

Foto di Rudi Arlt da Pixabay

Condividi con:

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *