Emissioni veicoli pesanti: Consiglio e PE hanno raggiunto un accordo provvisorio
Obiettivi: ridurre le emissioni di gas serra dal trasporto su strada, favorire la mitigazione climatica, la decarbonizzazione e la riduzione del consumo di combustibili fossili.
In data 18 gennaio i negoziatori del Consiglio e del Parlamento europeo hanno raggiunto un accordo politico provvisorio sulle norme in materia di emissioni di CO2 per i veicoli pesanti (in attesa dell’adozione formale da parte di entrambe le istituzioni).
L’accordo riguarda la proposta di progetto di Regolamento del PE e del consiglio Ue che modifica il regolamento (UE) 2019/1242 per quanto riguarda il rafforzamento dei livelli di prestazione in materia di emissioni di CO₂ dei veicoli pesanti nuovi e l’integrazione degli obblighi di comunicazione, e abroga il regolamento (UE) 2018/956, presentata lo scorso febbraio dalla Commissione Ue.
Lo scopo è ridurre ulteriormente le emissioni di CO2 nel settore del trasporto su strada (considerando che ai veicoli pesanti è imputato oltre il 25% delle emissioni di gas a effetto serra prodotte dal trasporto su strada nell’UE e rappresentano oltre il 6% delle emissioni totali di gas a effetto serra dell’UE) e introdurre nuovi obiettivi al 2030, al 2035 e al 2040; in tutto nel solco degli ambiziosi obiettivi europei per la mitigazione del clima al 2030, per la decarbonizzazione al 2050 e la conseguente riduzione dei combustibili fossili importati.
La proposta mira, inoltre, a incoraggiare l’aumento della quota di veicoli a emissioni zero nel parco veicoli pesanti a livello dell’Unione, garantendo allo stesso tempo la tenuta e il rafforzamento della necessaria innovazione del settore e della sua competitività.
Nell’accordo raggiunto dai colegislatori l’ambito di applicazione del regolamento è stato ampliato per far sì che quasi tutti i veicoli pesanti nuovi con emissioni di CO2 certificate — compresi gli autocarri più piccoli, gli autobus urbani, i pullman e i rimorchi — siano soggetti agli obiettivi di riduzione delle emissioni.
L’accordo provvisorio amplia inoltre, in una fase successiva (2035), l’ambito di applicazione del regolamento ai veicoli professionali, come gli autocarri per rifiuti o i camion betoniera. Inoltre, la Commissione analizzerà la possibilità di includere nell’ambito di applicazione gli autocarri più piccoli (di peso inferiore a 5 tonnellate).
Sono previste esenzioni dagli obiettivi di riduzione delle emissioni di CO2 stabiliti nel regolamento per:
– i piccoli costruttori e i veicoli utilizzati nelle attività minerarie, silvicole e agricole;
– i veicoli destinati alle forze armate e ai servizi antincendio;
– i veicoli destinati alla protezione civile, all’ordine pubblico e all’assistenza medica.
Nell’accordo è prevista anche la questione relativa ai veicoli ammodernati, ovvero quei veicoli convenzionali convertiti in veicoli a zero emissioni, consentendo il trasferimento di tali veicoli tra costruttori.
Nella fattispecie i colegislatori hanno convenuto di incaricare la Commissione di valutare, entro il 2025, la necessità di agevolare la diffusione sul mercato di veicoli pesanti ammodernati, attraverso norme armonizzate per la loro omologazione.
Nuovi obiettivi di riduzione delle emissioni
L’accordo provvisorio raggiuto fissa obiettivi di riduzione delle emissioni di CO2 per i veicoli pesanti:
– del 45% per il periodo 2030-2034,
– del 65% per il periodo 2035-2039
– del 90% a partire dal 2040 rispetto ai livelli del 2019.
A partire dal 2030 sono fissati obiettivi specifici di riduzione delle emissioni anche per i rimorchi (7,5 %) e i semirimorchi (10 %).
Anche il settore dei mezzi per il trasporto pubblico è compreso nella bozza di accordo con l’obiettivo di accelerare la transizione verso trasporti pubblici a emissioni zero in tutta Europa.
Pertanto è previsto che i nuovi autobus urbani dovranno ridurre le emissioni del 90% a partire dal 2030 e tutti i nuovi autobus urbani dovranno essere a zero emissioni entro il 2035.
Gli autobus interurbani, al contrario, al momento sono esentati da tale obiettivo e, secondo i colegislatori, dovranno adeguarsi agli obiettivi generali per i pullman.
A valutare efficacia e impatto del regolamento modificato sui suddetti obiettivi è previsto che sia la Commissione Ue nel 2027.
Inoltre la Commissione dovrà anche valutare la possibilità di sviluppare una metodologia comune per la valutazione e la comunicazione delle emissioni di CO2 dell’intero ciclo di vita dei veicoli pesanti nuovi e produrre una valutazione del ruolo di un fattore di correzione del carbonio nella transizione verso una mobilità a zero emissioni nel settore dei veicoli pesanti.
Sempre nell’ambito del riesame sarà valutato, poi, il ruolo di una metodologia per la registrazione dei veicoli pesanti alimentati esclusivamente con combustibili neutri in termini di emissioni di CO2.
A questo punto l’’accordo provvisorio sarà ora sottoposto per approvazione ai rappresentanti degli Stati membri in seno al Consiglio (Coreper) e alla commissione per l’ambiente del Parlamento.
In caso di approvazione, il testo dovrà poi essere formalmente adottato dalle due istituzioni, previa messa a punto da parte dei giuristi-linguisti, prima che il regolamento possa essere pubblicato nella Gazzetta ufficiale dell’UE ed entrare in vigore.
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