Mercato auto Europa: a luglio ancora una crescita delle nuove immatricolazioni
Benzina e diesel, seppur in calo in termini di quote di mercato, rappresentano pur sempre metà delle auto nuove vendute; in crescita il segmento delle elettriche a batteria.
Al secondo mese d’state , nell’Unione europea, il mercato auto ha segnato il dodicesimo mese consecutivo al rialzo per le immatricolazioni delle quattro ruote: 851.156 unità per una crescita del 15,2% su base mensile (nel confronto con luglio 2022).
Ancora più lusinghieri i dati dell’intera Europa occidentale: +16,7% che corrisponde a 1.022.468 nuove immatricolazioni contro le 875.844 di luglio ’22.
Lo ha reso noto a fine agosto ACEA – l’Associazione europea dei produttori automobilistici nel consueto report mensile relativo al mercato auto.
La “fotografia” scattata da ACEA ai 27 Paesi membri Ue mostra sostanzialmente una solida crescita delle immatricolazioni, ad esclusione dei risultati negativi registrati in Ungheria, Malta, Slovenia e Svezia. Trainanti le performance raggiunte dai 4 maggiori mercati dell’area: Francia (+19,9%), Germania (+18,1%), Spagna (+10,7%) e Italia (+8,7%).
Nel consuntivo dei primi sette mesi dell’anno la crescita delle immatricolazioni è stata del 17,6% in Ue (6.290.849 unità) e del 17,5% (7.612.451) nell’area Ue + Paesi EFTA + Regno Unito con oltre il 92% dei mercati Ue in crescita (ad esclusione di Svezia e Ungheria).
Tuttavia, nonostante l’industria automobilistica dia chiari segni di ripresa dopo il tracollo conseguente la pandemia del 2020 e il rallentamento delle forniture strategiche degli anni successivi, i volumi complessivi mostrano ancora una distanza considerevole dai dati 2019: -22%.
Comunque, da inizio anno, incrementi percentuali delle nuove immatricolazioni auto ci sono stati, nella maggior parte dei casi a due cifre, e tanto più nei mercati principali dell’area: in questo caso è la Spagna ad aver conseguito il risultato migliore (+21,9%), seguita da Italia (+20,9%), Francia (+15,8%) e Germania (+13,6%).
A livello di volumi, tuttavia, il podio spetta a Germania e Francia con, rispettivamente: 1.640.147 e 1.018.722 unità immatricolate.
Di seguito una sintesi dell’analisi delle vendite per segmenti di alimentazione.
Auto elettriche a batteria
Nel settimo mese dell’anno le nuove immatricolazioni di auto elettriche a batteria (BEV) sono aumentate del 60,6% (115.971 unità) in Ue e del 62,4% (149.219 unità) nell’interna Europa occidentale arrivando ad una quota di mercato del 13,6%, in crescita rispetto al 9,8% di luglio 2022.
Diffusi gli aumenti a due e a tre cifre (ad esclusione di Cipro e di Malta), con il mercato belga che ha segnato l’aumento più significativo: +235,9%. Tutti positivi i 4 major market con la Germania in testa (soprattutto per volumi) al +68,9%, seguita da Spagna (+63,7%), Francia (+32,4%, ma superiore di molto alla Spagna per volumi) e Italia (+14,4%).
Nei 7 mesi del 2023 le vendite di auto elettriche a batteria sono aumentate del 54,7% in Ue, pari a 819.725 unità immatricolate e del 47,2% in Europa occidentale (1.088.297 unità), con tutti i mercati in crescita a due e a tre cifre.
Auto ibride elettriche
Le nuove immatricolazioni di auto ibride-elettriche (HEV) sono aumentate del 31,6% a luglio in Ue (217.530 unità) e del 30,5% in Europa occidentale (268.514 unità). Quasi tutti i mercati dell’area Ue hanno registrato positività marcate ad esclusione di Danimarca, Finlandia, Slovenia e Svezia. A trainare la crescita, decisamente, sono state le performance dei maggiori mercati dell’Unione: Germania (+46,6%), Francia (+32,8%), Spagna (+30,8%) e Italia (+16,7%).
Il risultato di luglio ha portato il cumulato dell’anno ad una crescita del 28,5% in Ue (1.574.741 unità) e del 27,9% in Europa occidentale (1.965.535 unità), con una quota di mercato del segmento del 25,6%.
Auto ibride elettriche plug-in
Il segmento delle PHEV, nel mese di luglio, ha visto aumentare le nuove immatricolazioni in Ue del 14,5% arrivando a 67.060 unità (i dati dell’intera Europa occidentale hanno mostrato una crescita mensile del 20% a 81.271 unità). A livello annuale, finora le immatricolazioni di auto ibride plug-in sono aumentate dell’1,6% in Ue e del 4% in Europa occidentale (rispettivamente a 468.460 e a 561.250 nuove unità immatricolate.
La “fotografia” del mercato di luglio vede risultati un po’ contrastati tra i vari mercati Ue; ad esempio il mercato tedesco, per volumi il primo in Ue, ha registrato un notevole calo del -39,5%, laddove Paesi Bassi (+107,6%), Francia (+80%), Spagna (+42,7%) e Italia (+7,9%) hanno avuto positività.
Nonostante i numeri siano in crescita la quota di mercato del segmento HEV non è mutata restando ferma a 7,9% nel mese di luglio.
Alimentazioni tradizionali: benzina e diesel
Con quote di mercato rispettive del 35,8% (in calo rispetto al 39,3% di luglio 2022) e del 14,1% (in calo rispetto al 17,9% di luglio 2022), benzina e diesel continuano a mantenere una fetta di mercato combinata pari alla metà delle vendite di auto nuove.
In particolare, il segmento delle auto nuove a benzina è cresciuto a luglio del 5% in Ue (304.903 unità) e del 5,8% in Europa occidentale (359.649 unità), grazie al traino dei principali mercati dell’area: Francia (+16,4%) e Germania (+12,5%), Italia (+4,2%) e Spagna (+1%) che pure sono riusciti compensare le perdite registrate in diversi mercati dell’Unione.
A livello di cumulato le auto nuove a benzina vendute in Ue hanno superato i 2,3 milioni di unità (+14,3%), mentre nell’intera Europa occidentale la crescita è stata del +13,9% pari a oltre 2,8 milioni di unità. Salvo pochissime eccezioni, tutti i mercati Ue hanno registrato aumenti significativi con Spagna e Italia quasi parimerito per volumi e crescite (rispettivamente, +21,3% e +21%).
Viceversa le nuove immatricolazioni di auto diesel hanno proseguito il trend in discesa: -9,1% in Ue (120.016 unità) e -9% (128.135 unità) nel complesso di Ue + Paesi EFTA + Regno Unito.
Solo la Germania, fra i major market ha registrato una variazione positiva (+2,7%), una performance che la accomuna ai risultati dei mercati dell’Europa centrale e orientale come Slovacchia e Romania; mentre Francia (-29,4%), Spagna (-21,6%) e Italia (-5,7%) hanno visto contrarre le loro vendite nel segmento.
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