IV Congresso Nazionale della Confederazione Autodemolitori Riuniti – C.A.R.
Al centro della convention, il 9 giugno a Lecce, lo stato dell’arte della filiera, le dinamiche in corso e le prospettive del comparto con l’obiettivo di mantenere protagonista la figura dell’autodemolitore nella filiera del fine vita dei veicoli in Italia.
Lo stato dell’arte della filiera, le grandi battaglie condotte e i tanti risultati già conseguiti dall’Associazione, restando sempre e comunque di guardia al sistema del fine vita dei veicoli perché rimanga protagonista la figura dell’autodemolitore al massimo livello di qualificazione e di ottimizzazione nella filiera nazionale.
Sono questi gli obiettivi e i confini entro i quali si muoveranno i lavori del IV Congresso Nazionale della Confederazione degli Autodemolitori Riuniti – C.A.R., in programma il 9 giugno prossimo a Lecce presso la Sala Bernini del Grand Hotel Tiziano e dei Congressi.
Un evento istituzionale che al di là delle forme istituzionali previste, è stato pensato dalla presidenza come un intenso pomeriggio di formazione, confronto fra diversi attori della filiera ELV, assemblea elettiva e momento conviviale nello spirito della condivisione di valori comuni.
Ad illustrarci contenuti e scansione della giornata è lo stesso Presidente C.A.R., Alfonso Gifuni.
“La prima parte del nostro Congresso, sarà dedicata a due Sessioni formative dedicate ai professionisti del fine vita dei veicoli: la prima, alle ore 15.00 verterà su un aggiornamento del programma gestionale GEST.CAR da parte di ECODAT”.
Vale la pena ricordare che GEST CAR è un sistema informatico specifico per la categoria degli autodemolitori fortemente voluto dalla C.A.R. e continuamente ampliato ed aggiornato per rispondere meglio alle sollecitazioni della base imprenditoriale.
Nello specifico del pomeriggio leccese, due programmatori integreranno in tempo reale il programma con tutte le evoluzioni normative in atto illustrandone le nuove funzionalità.
“Subito dopo alle ore 16.00 e fino alle ore 17.00, avrà luogo un’altra sessione formativa e informativa incentrata sulla gestione dei veicoli elettrici. Tutti noi abbiamo già fatto dei Corsi specifici in merito alle procedure di messa in sicurezza, smontaggio e stoccaggio – del mezzo e delle batterie – in considerazione della maggior pericolosità dovuta alla tensione presente nelle batterie stesse. Senza considerare il rischio incendio e le particolari procedure di estinzione”.
“La sicurezza è un aspetto fondamentale per i nostri Centri di autodemolizione e gli operatori ivi impiegati e, proprio in vista della transizione ecologica nel settore mobilità, in parte già in atto, vogliamo che ogni momento di incontro fra operatori possa veicolare informazioni atte ad una corretta evoluzione dell’autodemolitore”.
Dalle 17.00 alle 19.00 sarà dedicato ampio spazio al confronto fra la categoria e i partner della filiera nazionale con la presenza di numerosi ospiti: dai rappresentanti del Governo e delle Camere, alle Forze dell’Ordine, senza contare tutte le altre categorie complementari all’interno della filiera ELV: Case automobilistiche, dealers, acciaierie, frantumatori e naturalmente l’Albo Nazionale dei Gestori Ambientali.
“Mettere attorno ad un tavolo il microcosmo della filiera nazionale significa puntare ad una armonizzazione del sistema partendo dai singoli carismi che necessariamente devono restare tali, ma possono concorrere alla realizzazione di un disegno comune; del resto, una filiera che non sia organica, che non si muova a sincrono non riesce a produrre il massimo livello di efficacia e di efficienza dell’intero sistema”.
“Chiaramente – prosegue il Presidente della Confederazione Autodemolitori Riuniti – dopo le tanti voci che porteranno il loro saluto e il loro punto di vista, ci sarà una mia nota prodromica e propositiva rispetto allo scenario che si prospetta delicato e complesso nei prossimi cinque anni anche se, paradossalmente, abbiamo già superato momenti veramente difficili, per una serie di concomitanze tragiche e delicate negli ultimi tre anni”.
Il riferimento è, ovviamente, alle problematiche delle imprese di autodemolizioni dopo tre anni di pandemia e più di un anno di guerra e tutte le conseguenze che un tale combinato disposto ha ingenerato nel tessuto produttivo e sociale del Paese a partire dal crollo del mercato dell’auto, dalla minore rottamazione, dall’aumento dei costi energetici e dalle fluttuazioni del rottame metallico dovuta alle incertezze geopolitiche; ma anche dalla maggiore attenzione alla ricambistica e al futuro della stessa in vista dell’elettrificazione della mobilità già in atto.
“Va detto però – afferma il Presidente Gifuni – che il nostro approccio, come Confederazione parte da idee ben chiare: siamo costantemente impegnati nel monitoraggio del sistema e abbiamo ben chiaro come impostare le strategie per i prossimi anni, anche in funzione dell’avvento dell’elettrico che per certi versi sconvolge un po’ il nostro sistema tradizionale perché, con meno ricambistica in circolazione il nostro core business muterà rispetto allo stato attuale delle nostre imprese”.
Gli ultimi atti del IV Congresso Nazionale della C.A.R. saranno, dalle 19.00, solo per gli aventi diritto, i momenti istituzionali legati alla lettura e approvazione della Relazione consuntiva e del bilancio cui seguirà il rinnovo del Presidente e del Consiglio direttivo della Confederazione, per concludere la giornata con un momento conviviale fra Associati, partner e istituzioni.
“Ancora una volta – sottolinea Gifuni – ho voluto puntare con tutto il gruppo dirigente della C.A.R. sulla forte presenza dei partner della filiera e delle istituzioni per rimarcare un modus operandi che finora ci ha dato ottimi risultati in termini di categoria: quello del dialogo franco, aperto, a partire da un rapporto di pari dignità e di reciproco rispetto in grado di valorizzare al meglio la figura professionale dell’autodemolitore e ribadire il ruolo che il dettato normativo destina alla categoria”.
In copertina: un momento del Convegno C.A.R. dello scorso novembre a Rimini
Foto di A. P.