Il Consiglio Ue ha dato l’ok al Regolamento sulle emissioni di CO2 per autovetture e furgoni nuovi.
Stop a benzina e diesel dal 2035. Il regolamento sarà ora pubblicato nella Gazzetta ufficiale dell’UE ed entrerà in vigore il ventesimo giorno successivo a quello della sua pubblicazione.
Dunque è arrivato il via libera del Consiglio Europeo al Regolamento che stabilisce standard più rigorosi in materia di emissioni di CO2 per auto e furgoni e determina lo stop alla vendita di auto nuove a benzina e diesel a partire dal 2035.
La notizia era già nell’aria da ieri, allorquando alla riunione del Coreper I (Comitato dei Rappresentanti Permanenti dei 27 Paesi Ue), era stato approvato l’accordo contenente il compromesso con la Germania che aveva chiesto di “aprire” agli e-fuels.
L’Italia, che ieri aveva giocato l’ultima carta chiedendo la possibilità di includere anche i biocarburanti fra le alternative, ma senza ottenere nulla, oggi si è astenuta dalla votazione. Ma il risultato finale non cambia.
Le nuove regole mirano a ridurre le emissioni del trasporto su strada, che ha la quota più alta di emissioni dei trasporti, e forniscono la giusta spinta all’industria automobilistica per passare alla mobilità a emissioni zero, garantendo al contempo una continua innovazione nel settore.
Tra l’altro, ricorda il Consiglio europeo in una sua infografica, autovetture e furgoni producono circa il 15% del totale delle emissioni Ue di CO2 (il principale gas ad effetto serra), con le sole auto responsabili del 12% del totale e i furgoni che “pesano” per il 2,5%.
Invariato l’obiettivo temporale del 2035 allorquando non potranno più essere vendute auto nuove e furgoni a motore endotermico (benzina e diesel), con eccezione di quelle alimentate a solo combustibile sintetico per le quali si attende un atto delegato da Bruxelles contenente la deroga in questione.
Nel frattempo, gli obiettivi intermedi riguardano la riduzione delle emissioni di CO2 del 55% per le nuove auto e del 50% per i nuovi furgoni dal 2030 al 2034 rispetto ai livelli del 2021.
Dal 2025 fino alla fine del 2029 sarà in vigore un meccanismo di incentivazione regolamentare per i veicoli a zero e basse emissioni (ZLEV). Nell’ambito di questo meccanismo, se un produttore soddisfa determinati parametri di riferimento per le vendite di veicoli a emissioni zero e basse, può essere premiato con obiettivi di CO2 meno rigorosi. Il parametro di riferimento è fissato al 25% per le auto e al 17% per i furgoni.
Il regolamento contiene un riferimento agli e-fuels, in base al quale, a seguito di una consultazione con le parti interessate, la Commissione presenterà una proposta per l’immatricolazione di veicoli alimentati esclusivamente con carburanti CO2 neutri, dopo il 2035, in conformità con il diritto dell’UE, al di fuori dell’ambito di applicazione delle norme sulla flotta, e in conformità con l’obiettivo di neutralità climatica dell’UE.
Prevista una clausola di revisione in base alla quale, nel 2026 la Commissione effettuerà una valutazione dei progressi compiuti verso il raggiungimento degli obiettivi di riduzione delle emissioni del 100% entro il 2035, eventualmente per rivederli.
Ovviamente tale revisione terrà conto degli sviluppi tecnologici, anche per quanto riguarda le tecnologie ibride plug-in e l’importanza di una transizione fattibile e socialmente equa verso emissioni zero.
Ulteriori disposizioni contenute nel Regolamento riguardano:
– la riduzione graduale del tetto dei crediti di emissione che i produttori possono ricevere per le ecoinnovazioni che riducono in modo verificabile le emissioni di CO2 su strada, fino a un massimo di 4 g/km all’anno dal 2030 fino alla fine del 2034 (attualmente fissato a 7 g/km all’anno);
– una metodologia comune dell’UE, che dovrà essere sviluppata dalla Commissione entro il 2025, per valutare l’intero ciclo di vita delle emissioni di CO2 delle autovetture e dei furgoni immessi sul mercato dell’UE, nonché i combustibili e l’energia consumati da tali veicoli;
– la deroga, sino alla fine del 2035, ai piccoli produttori e produttori di nicchia (meno di 10mila auto l’anno, o meno di 22mila furgoni all’anno) che potranno continuare a vendere sino a quella data i loro veicoli con i tradizionali motori endotermici.
Per coloro che producono meno di 1.000 veicoli l’anno è prevista un’esenzione totale dalle nuove disposizioni Ue.
“Sono felice di vedere che l’UE sta mantenendo le sue promesse con il pacchetto Fit for 55”, ha dichiarato a margine dell’incontro odierno Romina Pourmokhtari, ministro svedese per il clima e l’ambiente. “Le nuove regole offriranno opportunità per tecnologie all’avanguardia e creeranno lo slancio affinché l’industria investa in un futuro senza combustibili fossili”.
“La rotta è ora ufficialmente impostata – ha dichiarato il direttore generale di ACEA – l’Associazione dei produttori automobilistici europei, Sigrid de Vries – Tutti i membri ACEA sono fermamente a favore della neutralità climatica entro il 2050 e si impegnano a raggiungere l’obiettivo di zero CO2 del 2035. Crediamo fermamente che un approccio tecnologicamente neutrale, con al centro un’elettrificazione diffusa, sia il modo migliore per raggiungere gli obiettivi climatici”.
In un comunicato stampa di commento al via libera al Regolamento Ue, il DG di ACEA ha voluto ricordare come lo scorso anno un’auto nuova su 5 venduta nell’UE aveva una “spina” e che le stime degli analisti prevedono che questo rapporto salga a tre su cinque entro il 2030.
“Ora – ha concluso – i responsabili politici devono assicurarsi che i cittadini dell’UE siano convinti a passare in maniera massiccia alla mobilità elettrica. Ciò significa che queste auto dovrebbero essere convenienti e convenienti da ricaricare. L’industria ha anche bisogno di un accesso competitivo alle materie prime essenziali e all’energia per mantenere un futuro sostenibile in Europa”.