Mercato auto europeo: febbraio ancora un mese in positivo
Prosegue la crescita già evidenziata a gennaio, ma i dati sono ancora distanti da quelli pre-pandemia. Bene i veicoli elettrici, tranne i plug-in, solide le immatricolazioni del nuovo a benzina, in calo le diesel.
Prosegue il trend positivo per il mercato auto europeo che, anche nel mese di febbraio, dopo il +10,7% in gennaio (rispetto a gennaio 2022) registra una nuova positività: +11,5% (802.763 nuovi autoveicoli immatricolati in Ue) e +12,2% (902.775 unità se si considera l’intera area dell’Europa occidentale compreso Regno Unito e Paesi EFTA).
Lo ha reso noto ACEA – l’Associazione dei produttori automobilistici europei nel consueto report mensile sul mercato auto europeo che, da quest’anno, si arricchisce di ulteriori numeri che “fotografano” anche l’andamento delle immatricolazioni non solo per mercato nazionale, ma anche per tipologia di alimentazione.
Considerando i dati del primo bimestre la crescita è ancora più evidente: +11,4% in Ue (pari a 1.402.736 unità) e +11,5% in Europa occidentale (1.627.193 unità). Tuttavia, è bene ricordare che tali risultati positivi sono ben lontani dal consuntivo del mercato auto europeo registrato nello stesso periodo prima della crisi pandemica; in questo caso il confronto evidenzia una differenza negativa del -23,6%.
Con le sole eccezioni di Cipro, Finlandia e Slovenia, tutti i mercati dell’Unione hanno contribuito al risultato di febbraio aumentando le loro performance, una dinamica pilotata dai principali mercati fra i quali quelli dell’area mediterranea, Spagna e Italia hanno conseguito i risultati migliori, rispettivamente +19,2% e +17,4%. Più contenuto, viceversa, il risultato di Francia (+9,4%) e Germania (+2,8%).
Il consuntivo del bimestre ha visto solo Finlandia e Lituania diminuire le rispettive domande mentre si sono registrati diffusi aumenti a due cifre in tutta l’area Ue. Anche in questo caso sono state Spagna (+32,1%) e Italia (+18,2%) a registrare i risultati migliori, decisamente sopra Francia (+9,1%) e Germania, risultata, quest’ultima, piuttosto stabile rispetto all’anno precedente (+0,2%).
Osservando la “fotografia” del mercato auto europeo di febbraio amplificando la lente sulle diverse tipologie di carburante ACEA evidenzia la crescita dei veicoli elettrici a batteria e ibridi.
In dettaglio le quote di mercato delle diverse alimentazioni vede in testa, nelle nuove immatricolazioni, la benzina al 36,9%, in seconda posizione gli ibridi elettrici (25,5%), seguiti da diesel (15%), veicoli elettrici a batteria (12,1%) e veicoli ibridi plug-in (7,2%).
La “fetta più piccola” della “torta” di febbraio è quella dei veicoli alimentati a gas/GPL e biodiesel (appena il 3,4%).
Veicoli elettrici a batteria (BEV)
Il segmento dei BEV è quello che ha mostrato la crescita più alta nel confronto con febbraio 2022 tra le diverse alimentazioni: +39,7% in Ue (pari a 97.300 unità). In crescita anche la quota di mercato rispetto al 9,7% precedente. Tutti i mercati dell’Ue hanno contribuito, anche con crescite a tre cifre, con le sole eccezioni della Repubblica Ceca e della Slovacchia.
Ottime le performance dei major market con l’Italia in testa (+54%), seguita da Francia (+45,7%), Spagna (+38,3%) e Germania (+14,3%).
Se guardiamo ai volumi immatricolati, tuttavia, Paesi Bassi, Svezia e Belgio (peraltro tutti in forte crescita) superano di molto quelli del nostro Paese.
Veicolo elettrici ibridi (HEV)
Vendite in aumento in Ue anche per gli HEV la cui domanda è salita del 22,3% in Ue (pari a 204.883 unità) con conseguente aumento della quota di mercato cresciuta di 2,2 punti percentuali rispetto a febbraio 2022.
Quasi tutti i mercati dell’Unione hanno risposto positivamente (ad eccezione di Cipro, Finlandia, Ungheria, Lituania e Svezia), mentre i quattro mercati chiave hanno tutti realizzato solidi guadagni a doppia cifra: Spagna (+31,8%), Francia (+24,6%), Germania (+24,2%), Italia (+23,9%).
Veicoli elettrici ibridi plug-in (PHEV)
Risultato negativo, invece, per il segmento PHEV che su base mensile ha perso il -7,4% (scendendo a 57.569 unità contro le precedenti 62.164) di febbraio 2022).
Senza considerare i risultati negativi di Danimarca, Estonia, Finlandia e Slovenia, quello che ha pesato fortemente sul risultato complessivo dell’area Ue è stato il calo marcato della Germania: -44,8%, unico fra i maggiori mercati ad aver conseguito una riduzione della domanda. Viceversa, Spagna (+22,3%), Francia (+8,3%) e Italia (+5,1%) hanno registrato risultati positivi.
Benzina
Decisamente il carburante tradizionale per eccellenza non sembra sul viale del tramonto; le immatricolazioni di auto nuove a benzina sono cresciute dell’11,1% in Ue lo scorso mese (295.868 unità), mantenendo una quota di mercato in linea con quella registrata nell’analogo periodo lo scorso anno.
Diffuse le crescite a doppia cifra in questo segmento, con tutti maggiori mercati che hanno contribuito al risultato positivo: Spagna (+19,0%), Italia (+16,3%), Germania (+8,9%) e Francia (+7,7%).
Diesel
Non si arresta, invece la flessione del mercato auto diesel che, in Ue, a febbraio, ha registrato una differenza percentuale del -8,4% rispetto a febbraio 2022, con un calo di 3,2 punti percentuali della quota di mercato e nonostante gli aumenti avvenuti in alcuni mercati dell’Europa centrale come Polonia (+18,9%) e Repubblica Ceca (+12,4%); ma anche l’Italia, fra i major market ha fatto la sua parte (+2,2%).
Di segno opposto, invece, i risultati di Francia (-27,4%), Spagna (-9,5%) e Germania (-7,3%).