Veicoli elettrici: occorre facilitarne una più ampia diffusione.
Dall’ultima Sessione di lavoro dell’ITC a Ginevra, suggerimenti e strategie per spingere la domanda di veicoli elettrici e conseguire economia e sostenibilità.
Come anticipato in un precedente articolo, dal 21 al 24 Febbraio si è riunito a Ginevra, il Comitato per i Trasporti Interni – ITC (Inland Transport Committee) dell’UNECE (Commissione Economica per l’Europa delle Nazioni Unite) con l’obiettivo di fornire ai leader dei trasporti degli Stati membri delle Nazioni Unite e alle principali parti interessate dei trasporti di tutto il mondo l’opportunità di deliberare su come trasformare il settore dei trasporti terrestri in un catalizzatore per le soluzioni climatiche.
In un quadro di mitigazione e azzeramento delle emissioni climalteranti derivate dal trasporto su strada, l’elettrificazione della mobilità delle persone e delle merci è già vista come uno strumento importante per allineare il settore dei trasporti a un futuro climaticamente neutro e al raggiungimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile.
In questo senso l’85° Sessione di lavoro dell’ITC ha concordato azioni dedicate per facilitare una più ampia adozione dei veicoli elettrici (EV) lavorando sull’armonizzazione delle politiche, migliorando la raccolta dei dati pertinenti e promuovendo gli scambi globali tra esperti nel settore pubblico e privato.
Ebbene, lo stato dell’arte nel Vecchio Continente vede i veicoli elettrici prendere sempre più campo a discapito delle alimentazioni tradizionali (che, tuttavia, risultano ancora in testa nelle preferenze degli acquirenti).
D’altro canto, se, da un lato, la transizione verso l’elettrico è già avviata; dall’altro, è pur vero che non tutti i Paesi dell’Unione sono allineati e persiste la necessità di fare progressi in questo campo dato l’ambizioso obiettivo dello stop ai motori a combustione al 2035.
Secondo l’Agenzia internazionale dell’energia, nel 2021, 18 Stati membri dell’UNECE erano tra i primi 20 paesi per vendite di veicoli elettrici in tutto il mondo, con la percentuale più alta di vendite di veicoli elettrici in Norvegia (86%), seguita da Islanda (72%) e Svezia (43 %).
Una massiccia penetrazione dei veicoli elettrici sui principali mercati automobilistici per volumi, tuttavia, sconta ancora diversi ostacoli: costi di acquisto ancora elevati, sentiment dubbioso da parte degli automobilisti su tempi, accessibilità, posizionamento dei punti di ricarica e costi della ricarica stessa, scarsa diffusione dei punti di ricarica, soprattutto nelle autostrade.
Proprio su questi punti nodali un evento collaterale dedicato della sessione annuale dell’ITC ha riunito un gruppo di esperti per esplorare gli strumenti politici che i paesi possono utilizzare per superare gli ostacoli all’adozione massiccia dei veicoli elettrici.
Provenienti dal Dipartimento dei trasporti del Regno Unito, da AVERE – European Association for electromobility, dall’Ufficio congiunto per l’energia e i trasporti degli Stati Uniti, dall’Agenzia internazionale dell’Inergia e dalla Direzione generale per la mobilità e i trasporti della Commissione europea, gli esperti hanno concentrato la loro discussione sull’importanza di creare un’esperienza senza soluzione di continuità per gli utenti di veicoli elettrici.
Ebbene, in primo luogo, per facilitare l’adozione di politiche efficienti sull’elettromobilità nei diversi Paesi, servono dati accurati, trasparenti e imparziali necessari per comprendere le tendenze nelle infrastrutture di ricarica dei veicoli elettrici.
È palese che la disponibilità di informazioni aggiornate sull’ubicazione delle stazioni di ricarica, la loro disponibilità e la velocità di ricarica stimolerebbero la domanda agendo sulla leva della fiducia dei consumatori tanto più nell’approccio a lunghe percorrenze.
Un altro aspetto positivo da non sottovalutare nella transizione elettrica e sui cui è bene che riflettano i vari decisori politici è quello che vede gli EV stessi fra i protagonisti nell’integrazione delle fonti di energia elettrica rinnovabili; si consideri, infatti, che i veicoli elettrici possono essere utilizzati come accumulatori di elettricità quando sono parcheggiati, mentre, durante i periodi di picco della domanda, possono aiutare a bilanciare la rete e ridurre l’impronta di carbonio della produzione di energia.
“ITC abbraccia pienamente l’elettrificazione già in forte espansione dei trasporti e molti dei suoi gruppi di lavoro non vedono l’ora di affrontare l’elettrificazione come parte dei loro compiti regolari”, ha affermato Els de Wit, presidente del gruppo di lavoro dell’UNECE sulle tendenze e l’economia dei trasporti e moderatore dell’evento collaterale.
“C’è così tanto spazio per ulteriori azioni qui, che si tratti di produzione di dati armonizzata, protocolli di comunicazione migliorati o progettazione di prese, e una migliore gestione delle attività di integrazione della rete, nonché accessibilità e convenienza della tariffazione”.
Nel prossimo periodo, il gruppo di lavoro sulle statistiche dei trasporti e il gruppo di lavoro sulle tendenze e l’economia dell’UNECE stabiliranno un flusso di lavoro costante sui veicoli elettrici per passeggeri e sulla relativa infrastruttura di ricarica ed esploreranno definizioni armonizzate, inclusa una raccolta di dati migliorata.
Allo stesso tempo, il Forum mondiale per l’armonizzazione dei regolamenti sui veicoli prenderà in considerazione la necessità di un flusso di lavoro dedicato all’armonizzazione degli standard tecnici, sia software che hardware, relativi ai veicoli elettrici e alle infrastrutture di ricarica.