Veicoli commerciali: ancora in calo il mercato Ue al nono mese consecutivo
Il risultato di marzo segna -24,9% nell’Unione europea, mentre, secondo l’ultima rilevazione ACEA, il consuntivo trimestrale dell’area si attesta al -18,1%.
Il calo delle immatricolazioni per quanto riguarda i veicoli commerciali in Europa è arrivato al nono mese consecutivo con marzo che ha segnato il -24,9% nell’Unione e –26,1% nel totale dell’Europa occidentale.
Lo ha reso noto stamani ACEA – European Automobile Manufacturers’ Association, l’associazione di categoria con sede a Bruxelles dei 16 principali produttori di automobili, furgoni, camion e autobus in Europa.
Un risultato pesante che va a confermare un trend negativo e che ha coinvolto tutti i mercati dell’Unione con le sole, trascurabili, eccezioni di Romania e Cipro.
Sono 50.906 le unità perse in Ue nel confronto con marzo 2021 (salgono a 65.126 se si guarda al risultato complessivo europeo), con un forte contributo in termini di riduzione dato dai quattro mercati principali fra i quali è la Spagna ad aver registrato il calo più marcato (-41,2%), seguita da Francia (-25,9%), Germania (-19,6%) e Italia (-9,7%).
Dall’inizio dell’anno le nuove immatricolazioni di veicoli commerciali sono diminuite del 18,1% attestandosi a 411.097 unità in Ue (-90.730 che scendono ulteriormente a –112.468 nell’intera Europa considerando anche Paesi EFTA e Regno Unito per un risultato finale del -19,8%).
Anche in questo caso tutti e quattro i mercati chiave dell’Ue hanno contribuito alla performance negativa nell’area: Spagna (-30,3%), Francia (-21,9%), Germania (-11,6%) e Italia (-4,8%); mentre le sparute eccezioni positive si sono registrate in Cipro, Lettonia, Romania e Slovacchia.
Ma vediamo i risultati per singolo segmento.
Nuovi veicoli commerciali leggeri fino a 3,5 tonnellate.
Pesante contrazione, lo scorso mese, nella categoria dei furgoni le cui vendite sono crollate in Ue del 28,7% arrivando alle 122.818 unità quando erano state 172.139 a marzo 2021.
Tutti i mercati dell’Unione hanno registrato un calo percentuale, spesso a doppia cifra, risultato che si è verificato anche nei major market dell’area, con la Spagna che ha segnato il risultato peggiore (-46,5%), seguita da Francia (-28,6%), Germania (-22,2%) e Italia (-10,7%).
Nel primo trimestre dell’anno solo Cipro Lettonia e Slovacchia hanno incrementato leggermente le proprie vendite di furgoni, mentre il resto dei mercati dell’Unione ha ridotto le performance trascinando il risultato finale al -21,3% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso (329.606 unità vendute contro le 418.829 precedenti).
I quattro principali mercati della regione hanno tutti registrato cali: Spagna (-35,7%), Francia (-24,2%), Germania (-13,6%) e Italia (-5,3%).
Nuovi veicoli commerciali pesanti di 16 tonnellate e oltre.
Il segmento degli autocarri pesanti, che in febbraio aveva registrato una crescita modesta un risultato ancor più interessante nel primo bimestre dell’anno, nel mese di marzo ha visto diminuire le vendite in Ue del -4,6% arrivando a 24.088 unità contro le precedenti 25.260 di marzo 2021.
L’”istantanea” dell’area mostra risultati contrastanti nei vari mercati dell’Unione, con parallela presenza di perdite e guadagni; un contrasto che si è rilevato anche nei major market ove mentre Germania e Spagna hanno registrato cali percentuali (rispettivamente del -9,2% e del -5,8%); Italia e Francia hanno conseguito una crescita modesta, rispettivamente del +1,9% e del +1,6%.
Il consuntivo trimestrale del segmento ha segnato una modestissima crescita del +0,6% nell’Unione arrivando a 64.336 unità, grazie, soprattutto ai risultati conseguiti nei primi due mesi dell’anno. Anche in questo caso la “fotografia” scattata da ACEA mostra risultati contrastanti fra i vari mercati dell’area anche se il segno “+” è più diffuso.
Fra i quattro maggiori solo la Germania ha ridotto le proprie performance (-1%), mentre gli altri Ad eccezione della Germania (-1,0%), tutti i principali mercati dell’Europa occidentale hanno contribuito al risultato positivo nell’area con la Spagna in testa (+4,5%), seguita da Francia (+3,1%) e Italia che si ferma ad un modesto +0,8%.
Nuovi veicoli commerciali medi e pesanti oltre 3,5 tonnellate.
Le immatricolazioni di autocarri medi e pesanti sono diminuite lo scorso mese del -6,6% in area Ue arrivando a 28.333 unità vendute.
Il quadro mensile ha visto più perdite che guadagni nel raffronto con il terzo mese dello scorso anno e osservando i dati relativi ai quattro mercati chiave della regione, solo l’Italia ha registrato una crescita, seppur modesta (+0,9%), mentre la Germania ha registrato il calo più marcato (-11,6%), seguita da Spagna (-4,8%) e Francia (-1,9%).
Viceversa il risultato complessivo del periodo gennaio-marzo, malgrado un bilancio in negativo del -2% pari a 74.950 unità vendute contro le precedenti 76.441 del primo trimestre 2021, ha visto una leggera maggioranza dei risultati positivi a livello di singoli mercati, rispetto a quelli negativi.
Un tale contrasto si è riflesso anche nelle performance dei quattro maggiori mercati della regione con Germania e Francia che hanno registrato flessioni (rispettivamente -5,2% e -1,0%), mentre Spagna e Italia hanno chiuso il trimestre con una crescita modesta, rispettivamente: +2,9% e +0,4%.
Nuovi autobus e pullman medi e pesanti oltre 3,5 tonnellate.
Lo scorso mese le immatricolazioni di nuovi veicoli adibiti al trasporto pubblico e privato collettivo sono aumentate nell’area Ue del 21,6%, raggiungendo le 2.402 e superando di 426 unità il consuntivo mensile di marzo 2021.
Tale risultato è stato possibile, sottolineano dall’ACEA, grazie ai tanti guadagni a tre cifre riscontrati fra i diversi mercati dell’Unione.
Tuttavia, proprio fra i principali mercati si è osservato un forte contrasto con la Spagna che ha registrato una crescita molto forte delle proprie immatricolazioni (+167,7%), seguita dalla Francia (+15,8%). Viceversa, l’Italia, ha registrato un calo pesante (-29,2%), mentre la Germania è riuscita a contenere la decrescita al -8,8%.
A livello trimestrale le immatricolazioni di autobus e pullman sono rimaste quasi invariate con una differenza di appena 16 unità rispetto al primo trimestre 2021 pari al -0,2% e nonostante il buon andamento dell’ultimo mese. Se i risultati migliori a livello Ue si sono registrati in quasi tutti i mercati minori, fra i major market solo la Spagna ha conseguito un buon risultato positivo (+52,8%), mentre tutti gli altri hanno registrato perdite più o meno forti: Italia (-15,7%), Germania (-10,1%) e Francia (-2,8%).