Sicurezza stradale: in Europa forte disparità sui controlli
Un recente Rapporto di ETSC ha rilevato significative disparità e debolezze nell’applicazione delle norme sulla sicurezza stradale nei vari Paesi europei.
Le strade europee sono sempre le più sicure al mondo, ma l’obiettivo di dimezzare il numero delle vittime stradali al 2030 e quello di azzerarlo al 2050, malgrado i tanti sforzi compiuti finora, è ancora distante, tanto più se si considera che si sono riscontrate significative debolezze nell’applicazione delle norme sulla sicurezza stradale, soprattutto quelle riferite alla guida sotto effetto di alcool e all’uso del cellulare al volante.
Lo afferma il Consiglio Europeo per la Sicurezza dei Trasporti, ETSC (organizzazione indipendente senza scopo di lucro con sede a Bruxelles dedicata alla riduzione del numero di morti e feriti nei trasporti in Europa), il quale ha recentemente pubblicato il Rapporto “How Traffic Law Enforcement can contribute to Safer Roads – PIN Flash Report 42” che rimarca come il superamento dei limiti di velocità, la guida in stato di ebbrezza o la distrazione e il mancato allacciamento delle cinture di sicurezza sono tra i fattori importanti che portano a decessi e gravi lesioni sulle strade europee e fornisce una panoramica dello stato attuale dell’applicazione della normativa sul traffico stradale nell’UE, con raccomandazioni per l’azione.
Nell’analizzare detti fenomeni nell’arco temporale dal 2010 al 2019, il Rapporto evidenza, nel caso dei controlli relativi alla guida in stato di ebbrezza, che questi sono diminuiti in ben 8 Paesi Ue (tra cui l’Italia) e sono aumentati in 5. Tuttavia, la cosa che più salta all’occhio è che ben 13 Paesi membri non raccolgono nemmeno dati nazionali sul numero di controlli e sanzioni, cosa che, comprensibilmente, rende più difficile in quei Paesi stessi, monitorare l’andamento dei progressi su un punto-chiave della sicurezza stradale.
Non solo, un sondaggio condotto quattro anni fa ha evidenziato che solo il 23% degli europei pensava di essere sottoposto a controlli per guida in stato di ebbrezza durante un viaggio tipico mostrando che l’applicazione della norma è efficace solo se le persone hanno la percezione del rischio connesso all’essere individuate.
Il fattore eccesso di velocità continua ad essere un problema diffuso; tuttavia, gli autori del Rapporto hanno riscontrato grandi disparità fra i diversi Paesi nell’applicazione delle norme e pratiche di contrasto. Ad esempio, la Svezia ha 100 volte più autovelox per milione di abitanti rispetto alla Cechia. La buona notizia, però, è che, in generale, le attività di controllo della velocità sono in aumento nella maggior parte dei Paesi (21 tra cui l’Italia) mentre solo in sette si è rilevata una diminuzione.
Un ulteriore aspetto della questione, sul quale ETSC ha chiesto un miglioramento delle norme riguarda il follow-up transfrontaliero delle infrazioni stradali dal momento che dati rilevato indicano che in alcuni paesi dell’UE viene effettivamente pagata meno della metà delle multe comminate a conducenti stranieri.
Secondo il Consiglio Europeo per la Sicurezza dei Trasporti nuove regole dovrebbero rendere obbligatorio il follow-up delle violazioni della legge e gli Stati membri dovrebbero fare di più per garantire il pagamento delle multe.
Per quanto concerne l’uso delle cinture di sicurezza, anche quelle posteriori, il Rapporto ha rilevato che i tassi di utilizzo delle cinture di sicurezza differiscono molto tra i Paesi dell’UE, ad esempio in Germania il 99% dei passeggeri dei sedili posteriori indossa la cintura di sicurezza, ma la percentuale scende all’11% in Italia.
Fra le soluzioni proposte ETSC ha chiesto che i sistemi avanzati di allarme delle cinture di sicurezza posteriori per il rilevamento degli occupanti siano obbligatori in tutte le nuove auto.
Fonte: ETSC
Infine, nell’applicazione delle norme in materia di infrazione per guida con cellulare, malgrado la sottolineatura sul fatto che i conducenti che utilizzano il telefonino mentre guidano hanno il doppio delle probabilità di essere coinvolti in una collisione rispetto a coloro che ne limitano l’uso alla guida; il Rapporto ha evidenziato una diminuzione delle contravvenzioni in 14 Paesi e un aumento delle stesse in 11.
Da Bruxelles rimarcano che una tale tendenza non va sottovalutata considerando l’aumento delle applicazioni di infotainment a bordo veicolo e l’uso sempre più pervasivo degli smartphone nel quotidiano con tutto quello che comporta l’utilizzo continuo dei social e della messaggistica.
“Migliaia di vite potrebbero essere salvate nell’UE ogni anno se i conducenti si attenessero alle norme vigenti in materia di guida in stato di ebbrezza, eccesso di velocità, allacciamento delle cinture di sicurezza e uso del telefono cellulare”, ha commentato Ellen Townsend, direttrice politica di ETSC.
“Una buona applicazione delle stesse è assolutamente fondamentale per questo. Senza sforzi regolari, altamente visibili e ben comunicati per far rispettare la legge, l’Europa non raggiungerà l’obiettivo di dimezzare le vittime della strada e i feriti gravi entro il 2030. I governi nazionali devono agire ora e l’UE può fare la sua parte assicurandosi che anche nel traffico transfrontaliero i reati siano regolarmente perseguiti”.